“Ho sofferto molto quando il mio primo figlio ha iniziato la scuola”: il racconto di una mamma
Jodi Wilson ha raccontato di aver provato un forte dolore quando ha dovuto salutare, sulla soglia della scuola, il suo primogenito che si apprestava a iniziare il suo percorso di studi. "È stato per me l'anno più doloroso da quando sono diventata madre" ha spiegato alle pagine dell'abcnews, notiziario australiano, dando voce alla sua sofferenza, che ha represso a lungo, per evitare che ricadesse sulla voglia del proprio bimbo di andare a scuola.
Il primo giorno di scuola è difficile anche per i genitori
Si parla spesso di quanto il primo giorno di scuola sia complesso per i bambini, dando per scontato che i genitori non soffrano il distacco che sapere il proprio bimbo tutto il giorno sui banchi porta con sé. Wilson è una mamma che ha dato voce al suo sentimento, spiegando che quando il suo piccolo ha iniziato la scuola si è sentita sopraffatta dai lunghi mesi trascorsi a prepararlo al distacco, dai continui messaggi provenienti dall'istituto o dalla chat delle classe, e dalla consapevolezza che non avrebbe più potuto trascorrere una giornata spensierata e non cadenzata dai ritmi di campanelle e compiti da fare con il suo bimbo. "Ho fatto finta di niente a lungo, ho tenuto il mio dolore per me, perché sapevo di dover essere forte per il mio piccolo, ma poi sono crollata".
Il momento più difficile per Wilson è stato vedere il suo primo bambino varcare la soglia della scuola, il distacco dagli altri 3 è stato altrettanto complesso, ma lei si è sentita più preparata, racconta ad abcnews. La donna spiega di essersi sentita inadeguata e lontana dalla perfezione che molte donne, invece, mettevano in mostra in classe o sulle chat di gruppo. "Ho accettato col tempo che non sarei mai stata una mamma perfetta, che i miei figli non avessero sempre una merenda salutare, che a volte saremmo arrivati in ritardo a scuola e che una mattina al buio avrei fatto indossare loro calzini spaiati e che le loro divise sarebbero state spesso stropicciate" ha spiegato Wilson.
Il carico mentale genitoriale, secondo la mamma, aumenta drasticamente quando i piccoli iniziano la scuola, perché vi è sempre il confronto tra pari, tra genitori a cui si sommano tutte le scadenze e gli impegni che la scuola porta con sé.
"Ho tagliato il cordone ombelicale una seconda volta"
Wilson ha raccontato che per lei e i suoi figli, dopo aver vissuto per un lungo periodo come famiglia nomade, muovendosi su un camper, doversi abituare alla stabilità di una scuola non è stato molto semplice. "È stato complesso, iscrivendoli a scuola imparare che ognuno di loro avesse i suoi tempi di apprendimento, il sistema scolastico è fatto da una serie di obiettivi ed è difficile imparare che non è detto che tutti i bimbi li raggiungano allo stesso momento".
Inoltre la donna ha spiegato che doversi abituare a una nuova routine, consapevole di non essere più la diretta responsabile dell'apprendimento dei suoi figli, cresciuti fino a quel momento come homeschooler, è stato per lei, seppur giusto e necessario, come tagliare nuovamente il cordone ombelicale. "Ricordo le lacrime nascoste dietro alla macchina fotografica, per immortalare il primo giorno di scuola dei miei bimbi. Vederli entrare a scuola è un momento emozionante e doloroso, fatto della consapevolezza che stanno crescendo e non saranno piccoli mai più" ha detto Wilson.