“Ho litigato con mio marito perché vuole dare a nostra figlia il nome di sua madre”: il parere dell’esperta
Scegliere il nome giusto per il proprio bambino per alcune coppie è semplicissimo, per altre complesso, altre ancora scendono a compromessi ma alla fine si pentono della decisione presa e decidono di cambiare il nome scelto.
Sembra che le liti maggiori si instaurino tra quelle coppie in cui uno dei due membri vorrebbe per il piccolo o per la piccola un nome proveniente dalla sua tradizione familiare. È quanto accaduto ad una coppia che ha riportato il suo vissuto alle pagine di Parents.
La storia della coppia in disaccordo nella scelta del nome
La donna 35enne e al primo parto racconta alle pagine di Parents di essere rimasta sconvolta dalla reazione del marito quando lei gli ha risposto che non avrebbe voluto dare alla loro primogenita il nome di sua madre: "Mi ha detto che avrebbe significato molto per lui e che avrei dovuto accettare, perché per lui era uno modo per onorare la memoria di sua madre, venuta a mancare".
La donna ha affermato di non voler scegliere il nome di sua figlia mossa dal senso di colpa, anche perché la suocera, da poco mancata, era sempre stata con lei molto antipatica, dunque non aveva alcun legame emotivo con il suo nome. Nonostante ciò ha sofferto molto la reazione del marito e l'apparente impossibilità di trovare un punto in comune.
Perché alcuni genitori vogliono dare il nome dei nonni ai propri figli?
La terapista familiare Kate Engler, alle pagine di Parents, ha spiegato che le discussioni che si innestano al momento della scelta del nome per il proprio bambino, potrebbero sottendere delle tensioni mai affrontate in precedenza: "Quando nasce il primo figlio, la coppia affronta una delle principali transizioni della vita, che fanno spesso emergere qualcosa che la futura mamma o il futuro papà non hanno mai risolto. Anche la scelta di un nome per il proprio bambino dunque può diventare davvero problematica".
Tra queste situazioni irrisolte la dottoressa Engler ne riconosce 4 su cui invita i futuri genitori a riflettere:
- Pressioni dalla propria famiglia di origine: in alcuni casi, secondo la dottoressa sono i nonni ad imporsi sul futuro nipote, chiedendo ai figli di scegliere il loro nome per i piccoli, come si è sempre fatto in famiglia. "Non bisogna cadere nel tranello di pensare che se non si sceglierà per il bimbo il nome del nonno, allora si perderà il legame familiare con loro" spiega l'esperta.
- Sensi di colpa nei confronti dei propri genitori: secondo l'esperta potrebbero esserci delle situazioni irrisolte nelle famiglie di origine di entrambi i membri della coppia. "Spesso si pensa erroneamente che i sensi di colpa nei confronti dei propri genitori si possano risolvere scegliendo il loro nome per i propri figli".
- L'incapacità di superare un lutto: quando muore un genitore accade che pur di onorare la sua memoria e tramandare la sua presenza alle generazioni future, si voglia scegliere il suo nome per i propri figli.
- Il ritorno al passato per la paura del futuro: "Durante la gravidanza i genitori possono manifestare timori pensando al loro bimbo, rifarsi alla tradizione, scegliendo per lui un nome dal passato" spiega la dottoressa.
Cosa fare per non trasformare la scelta del nome di un figlio in un conflitto
Secondo gli esperti esistono delle tecniche che la coppia può mettere in atto per evitare di trasformare la scelta del nome del proprio bambino in un conflitto:
- Ascoltare le motivazioni dell'altro: la coach matrimoniale Laura Doyle alle pagine di Parents, invita le coppie a non criticare le idee l'uno dell'altra ma ad ascoltarsi, sottolineando i punti di forza di ogni scelta. "Dire al partner che il suo desiderio di celebrare i suoi genitori dando il loro nome ai figli è un gesto d'affetto molto dolce, anche se poi si opterà per un altro nome, può rendere la conversazione proficua".
- Fare delle domande: secondo la dottoressa Engler fare delle domande per comprendere le motivazioni del partner può mostrare empatia nei suoi confronti, anche se poi non si è d'accordo.
- Scegliere insieme: secondo Doyle è molto importante non impuntarsi proponendo al partner un solo nome, ma presentare ognuno una rosa di nomi possibili, così da scegliere insieme e ispirarsi vicendevolemente.
- Non condividere prima del tempo il nome con persone esterne: le pressioni esterne possono essere molto forti, perciò se si è indecisi su che nome dare al proprio bimbo è bene evitare di condividerli esternamente. Inoltre gli esperti suggeriscono di stabilire limiti chiari con la famiglia di origine, non è giusto che i nonni scelgano il nome per il loro nipote.
- Non pensare tutto il giorno ai nomi: Secondo Max Doshay, psicologo, è bene focalizzarsi anche sulle altre incombenze che precedono il parto, per evitare che i conflitti legati alla scelta del nome aumentino lo stress della coppia.