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Giovane coppia posta foto con il figlio per trovare casa: “Finora solo rifiuti, truffe e costi esorbitanti”

La neo-mamma Sara ha iniziato a pubblicare su Facebook annunci contenenti una foto con figlio e compagno per convincere i proprietari di casa a conceder loro un appartamento in affitto: “Basta avere lo spazio per far giocare il nostro bambino senza paura che si faccia del male”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Nell'Italia delle culle vuote e dei continui appelli a fare più figli, una coppia di neo-genitori rischia di nona vere un tetto sopra la testa dove cominciare la propria vita insieme. È quanto sta accadendo a Sara Masella e Victor, giovani bolognesi Under 30 (27 anni lei, 24 anni lui) che da oltre un anno stanno affrontando una lunga e difficile ricerca di una casa dove poter crescere il loro bimbo, Andrea, nato quattro mesi fa.

Nonostante gli sforzi e i tentativi quasi quotidiani per trovare una sistemazione adeguata, finora i neo-genitori hanno ricevuto solo delusioni e porte in faccia, tra affitti esorbitanti, truffe e soluzioni abitative ai limiti dell'umana decenza.

Una ricerca infinita

Come riportato dall'edizione locale del quotidiano La Repubblica, sia Sara che Victor sono in possesso di un regolare contratto di lavoro – lei è assunta in un punto ristoro all’Ospedale Maggiore, lui all’Interporto – eppure nonostante tutte le garanzie fornite, la ricerca di un appartamento assomiglia ogni giorno di più a una missione impossibile.

Da qui l'idea della neo-mamma di pubblicare sui social la foto della famiglia al completo per lanciare un appello ai proprietari di casa.

"Parlo anche per chi ha subito rifiutato la nostra richiesta perché abbiamo un figlio, tranquilli che se volevamo occuparvi casa andavamo all’Acer, dato che poi se le occupi te le assegnano" recita uno dei passaggi più piccati del post dove Sara ha raccontato la loro storia.

Il post pubblicato da Sara in un gruppo Facebook dedicato alla ricerca di case in affitto a Bologna.
Il post pubblicato da Sara in un gruppo Facebook dedicato alla ricerca di case in affitto a Bologna.

Lo sfogo social

Stando a quanto spiegato dalla ragazza, la lunga odissea in cerca di un nido per la nuova famiglia è iniziata nel 2023, poco dopo l'inizio della gravidanza. Da allora però la coppia ha cominciato ad imbattersi in annunci fuorvianti, affittuari diffidenti e, in certi casi, veri e propri truffatori che chiedevano bonifici anticipati giustificandosi con una non meglio precisata distanza geografica ("Fammi il bonifico così arrivo dalla Spagna senza perdere tempo").

Quando poi le case erano effettivamente disponibili quasi sempre si rivelavano o troppo piccole ("erano così piccole da non riuscire a metterci neanche il lettino") o troppo costose.

Disperati, i due hanno anche provato a cercare nei paesi limitrofi, ma né Sara né Victor possiedono un'automobile e gli spostamenti, con tanto di figlio al seguito, sarebbero stati impraticabili, così come l'ipotesi di condividere un appartamento con degli universitari: impossibile conciliare ritmi così differenti.

"È possibile che nel 2024 una coppia non riesca a trovare un appartamento decente senza dover vendere un rene? – si chiede Sara al termine del post – Pensate davvero che siamo tutti studenti che si fanno prendere in giro da chi affitta una casa divisa in due senza neanche il ricircolo dell’aria o che hanno i genitori pronti a sborsare?"

Come riporta Repubblica, al momento la famiglia continua a vivere dai genitori di Victor, in una casa condivisa da sei persone. Sara però rimane preoccupata per il futuro, soprattutto quando Andrea inizierà a camminare e avrà bisogno di più spazio. "Penso anche a me: dovrò prolungare la maternità, ma con uno stipendio ridotto, trovare un affitto sarà ancora più difficile."

Per ora, la famiglia è costretta a vivere dai suoceri in una casa condivisa da sei persone. Sara però si dice preoccupata per il futuro, soprattutto quando Andrea inizierà a camminare e avrà bisogno di più spazio. La speranza della coppia ora è che tutta la solidarietà ricevuta online possa presto tradursi in un'offerta concreta per trovare finalmente una casa dove il piccolo Andrea possa correre e giocare senza rischiare di farsi male.

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