Gestire i capricci quando si è stressati: il metodo del “tap-in, tap-out” che rafforza il lavoro di squadra tra genitori
Quando si tratta di crescere un figlio, il lavoro di squadra tra genitori è fondamentale. Tuttavia, gestire i momenti di stress e le sfide quotidiane della genitorialità può essere complicato. A volte infatti, un capriccio o una marachella compiuta dal bambino durante un momento di particolare stress potrebbe portare un adulto ad agire in modo scomposto e impulsivo, venendo meno al suo ruolo educativo.
Proprio per affrontare queste situazioni, due psicologhe infantili, le dottoressen Erin Avirett e Jordana Mortimer, hanno recentemente condiviso sui social media una strategia innovativa chiamata "tap-in, tap-out". Questa tecnica semplice ma efficace punta a migliorare la collaborazione tra i genitori e a prevenire conflitti, mantenendo un ambiente sereno per i bambini.
Come funziona la strategia
Il principio alla base del "tap-in, tap-out" è piuttosto semplice: i genitori si accordano su un segnale non verbale (il più classico è un tocco sulla spalla) che permette a uno dei due di intervenire quando l’altro si sente sopraffatto da una situazione stressante. L'idea è quella di agire come una squadra, evitando che il genitore che è in difficoltà si senta criticato o screditato davanti al figlio. Entrambi devono però essere d'accordo nel permettere all'altro di "entrare in campo" senza che questo venga percepito come un giudizio sulle loro capacità genitoriali.
Secondo le psicologhe, è cruciale che il genitore che lancia il segnale porti avanti la disciplina condivisa o gestisca la situazione in modo calmo e deciso, evitando escalation emotive. Inutile praticare questa sorta di "staffetta parentale" se poi il genitore che interviene inizia a urlare o dare in escandescenze. Molto meglio garantire un ambiente equilibrato, dove sia il bambino che i genitori si sentono supportati.
Perché è utile
Secondo le due esperte, la tecnica si dimostra particolarmente efficace nei momenti in cui il comportamento del bambino diventa difficile da gestire. Quando un genitore si sente sopraffatto, magari perché stanco o provato dalla giornata lavorativa, è più probabile che reagisca in modo impulsivo o poco costruttivo. Grazie a questo metodo, l'altro genitore può arrivare a dare una mano per riportare calma e razionalità nella gestione della situazione.
La chiave del successo: accordo e comunicazione
Il punto più importante e delicato da stabilire affinché la strategia funzioni, è che entrambi i genitori si trovino d'accordo sui termini e si impegnino a non prendere sul personale il gesto del partner. Gli interventi infatti non sono finalizzati a riparare agli errori di una madre o di un padre non all'altezza, ma servono a fornire supporto quando il contesto e le condizioni rendono difficile a uno dei due genitori di risolvere la questione senza grida o crisi emotive.
Ciò però significa che il "tap-in, tap-out" debba essere praticato solo in caso di emergenza e in determinate circostanze: abusarne potrebbe lanciare un segnale distorto al piccolo (il quale finirebbe per identificare uno dei due genitori come la parte "debole" della coppia) e sminuire l'operato del partner.