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Genitori in salute aiutano i bambini a “fiorire”, ma è lo status sociale a fare la differenza: lo studio

La ricerca ha dimostrato come il benessere dei bambini non possa essere considerato indipendentemente da quello dei genitori. Se però la buona salute di mamma e papà appare come un elemento importante per una crescita serena, possibilità economiche e ambiente sociali rimangono fattori decisivi (e discriminanti) per lo sviluppo dei bambini.
A cura di Niccolò De Rosa
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Studio sul benessere dei bambini

La salute dei genitori può essere un indicatore decisivo per valutare il benessere e la corretta crescita dei figli. A dirlo è un recente studio della Brown University (USA), il quale ha evidenziato quanto un buono stato di salute di madri e padri possa comportare effetti positivi sullo sviluppo complessivo dei bambini.

Se però lo stato di salute di un genitore può dipendere da fattori casuali e genetici (come predisposizioni, tratti ereditari etc…), anche l'ambiente sociale e le possibilità economiche dei cittadini sembrano avere un impatto rilevante sulla probabilità di mantenere una buona condizione di salute (una persona benestante ha, banalmente, accesso a cure migliori rispetto a chi ha meno disponibilità). Un elemento che denota come anche la prosperità dei più piccoli sia pesantemente influenzata dalle differenze socio-economiche.

Chi sono i bambini "fiorenti"?

Negli Stati Uniti il concetto di "prosperità" legato a una crescita sana e serena è stato concentrato nel termine flourishing, "fiorire", "prosperare" che però ha radici antiche. Già Aristotele parlava di eudaimonia per indicare un "vivere bene" basato su virtù, ragione, salute e connessioni sociali. In tempi recenti, invece il National Survey of Children’s Health (NSCH) ha introdotto il termine come misura del benessere dei bambini. Secondo questo sondaggio, il bambino viene definito "fiorente" se dimostra resilienza, curiosità, affetto e una tendenza a sorridere o ridere, come riportato dai genitori.

L'importanza della salute dei genitori

La ricerca pubblicata su JAMA dal team di Annie Gjelsvik, professoressa associata di epidemiologia, e Brock Polnaszek, medico e studente in Medicina materno-fetale, ha voluto approfondire in che modo la salute dei genitori incida sul benessere dei figli. Lo studio, nato come progetto di classe di Polnaszek, si è concentrato sulla famiglia come un'unica unità, considerando la salute dei genitori e dei figli come aspetti interconnessi.

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Analizzando i dati del 2021 su oltre 30.000 bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni, la ricerca ha confermato che l'81% dei bambini americani è riconducibile alla definizione di flourishing e questa percentuale sembra aumentare in corrispondenza del miglioramento della salute generale dei genitori. Al contrario, la salute precaria dei genitori si associa a una minore probabilità di benessere nei figli.

Ad esempio, i bambini le cui madri riportavano una salute "scarsa o molto scarsa" avevano il 32% di probabilità in meno di essere "fiorenti" rispetto ai figli di madri in ottime condizioni di salute. La stessa tendenza si osserva per la salute paterna, con un calo del 41% del benessere nei figli di padri in cattiva salute.

Fattori sociali e resilienza familiare

La professoressa Gjelsvik ha sottolineato come la correlazione tra salute dei genitori e benessere dei figli appaia evidente, ma diventa meno marcata quando si tengono in considerazione fattori come il reddito, il livello di istruzione e le capacità di far fronte alle difficoltà.

Questo suggerisce che elementi come la povertà e la resilienza familiare giochino ancora un ruolo fondamentale nel determinare la soddisfazione e la serenità dei figli. Dopotutto, come in un circolo di causa-effetto, i genitori con maggiori possibilità finanziarie possono accedere a cibo migliore, cure più efficienti e stili di vita più sani. E tutto questo ha un peso rilevante nel mantenimento di una buona condizione psico-fisica.

Un approccio a tutto tondo sul benessere familiare

Oltre al reddito e all'istruzione, lo studio ha messo in luce l'importanza delle capacità di coping dei genitori, ovvero la capacità di gestire lo stress e le sfide quotidiane. Queste abilità dipendono in gran parte dalle risorse disponibili e dalla rete sociale di supporto, dimostrando come le determinanti sociali influenzino la salute delle famiglie.

A tal proposito, la dottoressa Gjelsvik ha spiegato che, sebbene le misure a sostegno diretto della salute dei genitori siano importanti, rimane essenziale agire su fattori più ampi che possano migliorare il benessere complessivo dell'intera famiglia, puntando quindi su politiche sociali mirate e una seria lotta alla povertà.

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