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Genitore pro-natalità schiaffeggia il figlio davanti alla giornalista: la spiegazione è assurda

L’americano Malcom Collins ha scioccato una giornalista inglese per aver dato una sberla al figlio durante un’intervista. Il motivo? Un approccio educativo imparato osservando i felini in natura.
A cura di Niccolò De Rosa
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Genitore pronatalista schiaffeggia il figlio davanti al giornalista: la spiegazione è assurda

L'attivista americano Malcom Collins è da sabato scorso al centro di una pioggia dei polemiche per aver dato uno schiaffo al figlio di appena due anni davanti agli occhi di una giornalista che lo stava intervistando.

Ancora più dell'inaspettato gesto di violenza però, a scioccare la reporter è stata la spiegazione fornita dall'uomo, il quale si è giustificato dicendo di aver adottato questo approccio educativo imitando il comportamento delle tigri in natura.

Il personaggio

Malcom (37 anni) e la moglie Simone (36) sono tra i fondatori del movimento pronatalista, una corrente di pensiero ultra-razionalista convinta che l'incremento massiccio delle nascite sia l'unica via per salvare il mondo e che vede tra i suoi capofila anche l'eccentrico multimiliardario Elon Musk, non a caso padre di ben 11 figli.

Negli anni il movimento si è fatto portavoce di diverse iniziative e teorie controverse, come l'idea di usare le moderne biotecnologie per realizzare uteri artificiali e creare in laboratorio super-embrioni in grado di generare nuove generazioni di esseri umani più forti e più sani, e i Collins sono tra i più accesi sostenitori di questa visione del mondo che spesso rasenta l'eugenetica più spinta.

La coppia ha al momento tre figli, ma vorrebbe presto arrivare almeno a sette. Per la loro educazione però, papà Malcom sembra aver scelto un approccio piuttosto originale, influenzato da un approccio "simil-Darwinista" che punta a rendere i propri figli più adatti alle difficoltà della vita fin dai primi anni.

Lo schiaffo e la spiegazione

A testimoniare questo particolare modello educativo è stata la giornalista del Guardian Jenny Kleeman che lo scorso 25 maggio si era recata a casa dei Collins, in Pennsylvania, nella periferia di Philadelphia, per intervistare e osservare da vicino l'intera famiglia.

Dopo una lunga chiacchierata nelle fredde stanze della villetta – i Collins pensano che il riscaldamento sia una comodità cui si può rinunciare, così come i giocattoli per i bambini – la conversazione si è spostata in un vicino ristorante thailandese.

Giunti nel locale però i bimbi hanno iniziato ad essere un po' irrequieti e mentre gli adulti stavano proseguendo con l'intervista, il piccolo Torsten Savage ha finito con l'urtare il tavolo, rischiando di farlo ribaltare. Un incidente da nulla, che però Malcom ha subito punito assestando uno schiaffo a mano aperta.

Un gesto istintivo, che la stessa Kleeman ha descritto come non particolarmente violento, ma il cui suono viene avvertito con chiarezza durante la registrazione dell'intervista.

Dopo la sberla, Malcom ha ripreso a parlare come se nulla fosse accaduto. Dopo essersi accorto dello stupore della giornalista però, l'uomo ha voluto a chiarire il proprio comportamento.

Malcom e la moglie hanno infatti scelto di adottare uno stile genitoriale ispirato a quello delle tigri, le quali reagiscono alle intemperanze dei figli colpendoli con un rapido movimento della zampa. Un metodo che i Collins hanno reputato molto utile per insegnare in modo rapido e incisivo cosa sia concesso fare e cosa no.

Dopo l'uscita dell'intervista però, la "lezione felina" di questo padre non convenzionale ha immediatamente scatenato un'ondata d'indignazione. Lo stesso Malcom ha fatto sapere che molte persone hanno allertato i servizi sociali chiedendo che alla coppia venisse revocata la custodia dei figli.

La violenza può educare?

In molti Paesi occidentali la violenza fisica a scopo educativo – siano esse schiaffi o sculacciate –  perseguibile a norma di legge.  Negli USA però, le punizioni corporali sono ancora ammesse in tutti i 50 Stati, e molti genitori sono convinti dell'efficacia di usare le mani per "raddrizzare" i figli.

Molti studi però hanno sconfessato ormai da tempo questo modello educativo. La stessa American Psychological Association (APA) si è ufficialmente opposta all'utilizzo di qualsiasi forma di violenza nei confronti dei bambini, asserendo come questa antiquata forma di disciplina non solo non sia utile a ridurre i comportamenti "indesiderabili", ma possa favorire lo sviluppo di traumi psicologici e l'adozione di comportamenti aggressivi da adulti.

Insomma, lo schiaffo educativo sarà valido per le tigri, ma certamente non lo è per l'uomo.

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