Figli a casa da soli durante le vacanze estive: cosa dice la legge e i consigli pratici
L'arrivo dell'estate e la chiusura delle scuole pone molti genitori lavoratori di fronte al problema di capire a chi affidare i propri figli. In mancanza di nonni, zii o amici, i centri estivi e i grest parrocchiali rappresentano alcune delle alternative più valide e gettonate, tuttavia le famiglie non sempre possono farvi affidamento a causa dei costi, della limitata ricettività o della scarsa offerta sul territorio.
Se però le mamme e i papà di bimbi piccoli non hanno altra alternativa che rivolgersi a simili strutture o ingaggiare qualcuno che si occupi dei figli mentre si è a lavoro, i genitori con bambini più grandicelli potrebbero accarezzare l'idea di offrire ai figli un primo assaggio di autonomia e lasciarli a casa da soli.
La decisione va però ponderata con attenzione, anche perché sotto una certa età vi sono vincoli legali piuttosto restrittivi.
Cosa dice la Legge
Sull'argomento la normativa italiana è molto chiara. L‘articolo 591 del Codice Penale infatti afferma chiaramente che "chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici è passibile di una pena che va dai sei mesi a cinque anni di reclusione, pena che s'inasprisce in caso di lesioni o decesso del minorenne in questione.
Stando alla Legge, dunque, la soglia per iniziare a concedere una maggiore indipendenza ai figli è il raggiungimento dell'età in cui di solito s'iniziano le scuole superiori.
L'esperienza genitoriale e i fattori da considerare
La presenza di un'età legale specifica stabilisce un importante punto di riferimento per i genitori, i quali sono chiamati a garantire in ogni momento la sicurezza e il benessere dei propri figli. Per questo, oltre al rispetto della Legge, mamme e papà sono chiamati a considerare alcuni elementi prima d'iniziare a lasciare che i figli passino molte ore senza la supervisione di un adulto.
- Maturità del bambino: Il bambino è in grado di seguire le istruzioni e le regole stabilite? Sa come comportarsi in caso di emergenza?
- Durata e frequenza: Per quanto tempo il bambino sarà da solo? Lasciarlo per pochi minuti o un'ora può essere molto diverso dal lasciarlo per un'intera giornata.
- Ambiente domestico: La casa è sicura? Il bambino ha accesso a tutto ciò di cui potrebbe aver bisogno, come cibo, acqua e numeri di emergenza?
- Supporto esterno: Ci sono vicini di casa fidati o parenti nelle vicinanze che possono intervenire in caso di necessità?
Altri accorgimenti da adottare una volta presa la decisione di permettere ai ragazzi di rimanere a casa da soli possono poi prevedere una lista scritta di contatti d'emergenza (numeri dei familiari e numeri d'emergenza) e periodici controlli telefonici durante la giornata per accertarsi che tutto stia andando nel verso giusto.