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Fare lezione nella natura migliora la salute mentale dei bimbi: il progetto “scuole a cielo aperto”

I bambini di 33 scuole francesi di età compresa tra i 10 e i 12 anni hanno partecipato ad un’indagine che li ha visti fare lezione per due ore alla settimana nella natura. A beneficiarne è stata la loro concentrazione e salute mentale.
A cura di Sophia Crotti
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lezione nella natura

Sono 33 le scuole francesi del Canada, situate ad un km dal parco cittadino più vicino o con un giardino scolastico, che hanno coinvolto 1015 studenti e 53 insegnanti nello studio "Scuole a cielo aperto".

La ricerca che forse dovremmo definire come progetto didattico, è stata proposta ai bambini di quinta e sesta elementare (la nostra prima media) per indagare i benefici delle lezioni nella natura per la salute mentale dei più piccoli. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Jama Pediatrics.

Il progetto scuola a cielo aperto e i benefici

I 1015 alunni francesi, insieme ai loro insegnanti, hanno potuto far lezione, come riporta lo studio condotto dai ricercatori della McGill University, per 12 settimane, da fine febbraio 2023 a giugno dello stesso anno, due ore alla settimana all'aperto.

L'intera classe si è infatti spostata con i libri sottobraccio nel parco cittadino più vicino, per portare avanti i programmi all'ombra delle fronde di un albero, tra i profumi della primavera in fiore e tra i rumori degli abitanti del parco.

I bambini, di età compresa tra i 10 e i 12 anni, hanno beneficiato di questa esperienza, come hanno riportato, rispondendo a specifici questionari, i loro insegnanti e i ragazzi stessi. Le lezioni all'aperto sono state una vera e propria medicina soprattutto per quei bambini che, tra le 4 mura della loro aula a scuola, manifestavano sintomi legati ad ansia, depressione, aggressività, impulsività o difficoltà ad interagire con i coetanei.

lezione nella natura

I benefici, secondo i docenti, non svanivano una volta rientrati in aula, anzi, i ragazzi erano molto più propensi a concentrarsi sulla lezione successiva, anche perché meno agitati e molto più calmi e rispettosi della quiete della classe. "A mostrare i più importanti benefici sono stati proprio i bambini che prima dell'intervento manifestavano più elevati sintomi legati a problemi di salute mentale" ha spiegato la professoressa di psichiatria Marie-Claude Geoffroy, autrice principale dello studio.

Di conseguenza, promuovere qualche ora di lezione al cielo aperto potrebbe prevenire disturbi di questo genere tra tutti i bambini e rendere meno pesante l'esperienza scolastica per chi manifesta sintomi depressivi, attacchi di panico o proprio non riesce a stringere legami con i compagni di classe.

Le attività fuori dalla scuola

I ricercatori dell'Unità di psichiatria dell'Università McGill hanno dato specifiche indicazioni agli insegnanti delle 33 classi che per fare lezione hanno usato come aule i parchi cittadini:

  • Gli insegnanti dovevano attenersi anche in mezzo alla natura ai programmi scolastici ministeriali, proponendo ai ragazzi le regolari lezioni di matematica, letteratura, lingue o scienze.
  • Fare specifiche attività legate alla natura e al benessere mentale per 10-15 minuti: i bambini con gli insegnanti dovevano dunque esplorare la natura circostante, scrivere componimenti poetici haiku, dipingere mandala, segnare la corteccia di un albero, fare camminata consapevole per il parco e parlare delle loro paure, tra cui la morte, grazie al ciclo della vita particolarmente evidente in natura.

"Il metodo delle scuole a cielo aperto è stato poco costoso, ben accolto dai ragazzi e dagli insegnanti e senza alcun rischio – specifica Tianna Loose, una ricercatrice che ha curato l'esperimento – Per tanto ci auguriamo che sia rilevante per educatori, politici e professionisti della salute mentale che si applichino perché si diffonda in tutte le scuole per proteggere così la salute mentale, sempre più a rischio, dei ragazzi".

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