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“Essere mamma nel Paleolitico, sotto alcuni punti di vista, era più semplice di oggi”: la ricercatrice

Elena Bridgers racconta attraverso le sue piattaforme social i suoi studi che l’hanno portata ad indagare la genitorialità nel Paleolitico. “Era più semplice essere madri quando a prendersi cura dei figli era un intero villaggio”.
A cura di Sophia Crotti
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credits: profilo Instagram di @Elena Bridgers
credits: profilo Instagram di @Elena Bridgers

Elena Bridgers è una scrittrice scientifica che da tempo, attraverso le sue piattaforme social, cerca di raccontare la sua materia di studio e ricerca: la maternità nel paleolitico.

La donna ha indagato se alcune caratteristiche della maternità di oggi, quali il quasi totale annullamento che la società impone alle donne dopo il figlio, affinché siano solo madri, il difficile reinserimento al lavoro, il carico di cura sempre troppo sbilanciato su di loro, affondassero le loro radici storiche fin nel Paleolitico.

Con grande sorpresa si è accorta che non è così ed ha elencato le ragioni per cui essere madre nel Paleolitico, sotto tanti punti di vista, era più semplice di adesso. “Vi assicuro che per tornare a stare bene e a vivere la genitorialità in maniera corretta dovremmo mettere in atto un po’ di maternità paleolitica” ha spiegato la ricercatrice a Today.com.

Perché era più semplice essere madri nel Paleolitico?

Bridgers ha elencato una serie di caratteristiche della genitorialità del paleolitico, in grado di renderla un'esperienza, soprattutto per le madri, molto meno difficoltosa, rispetto all'essere mamme nella società contemporanea.

  • A crescere i bambini era un intero villaggio: la ricercatrice ha evidenziato come nel Paleolitico non venisse rigettata solo sulle madri la responsabilità di cura ed educazione di un bambino. “Il piccolo poteva passare tra le braccia di almeno 14 persone nell’arco di una giornata e la sua mamma se ne occupava solo per il 25% del tempo”.
  • I bimbi potevano imparare dai loro errori: dopo lo svezzamento, spiega Bridgers, i piccoli di due o tre anni si trovavano tutti insieme per giocare. “Gli adulti non li supervisionavano quasi per nulla e questo permetteva ai bimbi più grandi di imparare a prendersi cura di quelli piccoli.
  • Le donne non erano obbligate a stare a casa dopo un figlio: dimissioni o part-time involontari non esistevano di certo nel Paleolitico, come spiega l'esperta a Today.com: “Il tempo che le donne potevano non dedicare alla cura del loro bambino, era speso per uscire a cacciare e portare alla famiglia il cibo di cui necessitava”.
  • Ogni individuo aveva a disposizione del tempo libero, anche le mamme: Non solo nelle comunità nomadi di cacciatori-agricoltori le mamme avevano lo stesso tempo libero dei padri, ma anche del resto della comunità”, secondo la donna, infatti, un tempo la maternità non sanciva un prima e un dopo nella vita delle madri e delle famiglie, dal momento che tutta la comunità si impegnava nell’accudimento dei piccoli. “Oggi non solo quando una donna diventa madre ha il doppio del carico del lavoro su di sé, ma abbiamo creato una situazione per la quale non ha neanche sufficienti aiuti esterni” ha concluso lei a Today.com.
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