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Essere genitori affettuosi può aiutare i figli a percepire il mondo come un posto sicuro: lo dice una ricerca

Uno studio internazionale ha seguito per oltre dieci anni bambini di otto Paesi, rivelando che l’affetto ricevuto in famiglia è il principale fattore che influenza la visione positiva del mondo da adulti. Più che il contesto sociale o economico, è la qualità del rapporto con i genitori a plasmare la fiducia nel mondo.
A cura di Niccolò De Rosa
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I genitori affettuosi e capaci di far sentire amati i propri figli possono crescere bambini con uno sguardo positivo sul mondo in cui dovranno vivere. È questa la scoperta realizzata da un team di ricerca internazionale che ha seguito per oltre un decennio più di un migliaio di bambini provenienti da otto Paesi sparsi per il globo.

Ogni persona, nel corso della vita, sviluppa infatti una propria visione del mondo: c’è chi lo vede come un posto accogliente, chi lo percepisce come pericoloso, chi ne coglie la bellezza e chi ne teme le insidie. Ma da dove nascono queste convinzioni profonde del mondo, che gli studiosi chiamano primal world beliefs? Lo studio ha cercato di rispondere proprio a questo quesito, analizzando come le esperienze dell’infanzia e dell’adolescenza – soprattutto quelle vissute in famiglia – possono influenzare la percezione del mondo da adulti.

Lo studio: otto Paesi, vent’anni di dati

La ricerca, pubblicata sulla rivista Child Development, fa parte di un più ampio progetto chiamato Parenting Across Cultures. A coordinare il lavoro è stata la professoressa Jennifer Lansford della Duke University, attuale presidentessa della Society for Research in Child Development (SRCD). Lo studio ha coinvolto famiglie provenienti da Stati Uniti, Colombiam Giordania, Kenya, Filippine, Svezia, Thailandia e anche dall'Italia. I ricercatori hanno così seguito circa 1.500 bambini – maschi e femmine in pari numero – a partire dagli 8 anni e per oltre un decennio, fino a quando hanno raggiunto i 22 anni.

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Durante l’infanzia e l’adolescenza, i giovani e i loro genitori hanno risposto a domande su vari aspetti della vita familiare e del contesto sociale, come il livello di pericolo del quartiere, la situazione economica della famiglia, il tipo di disciplina adottato dai genitori, la presenza di affetto o, al contrario, di comportamenti autoritari. A 22 anni, poi, gli stessi ragazzi sono stati invitati a descrivere la propria visione del mondo: lo vedevano come un luogo sicuro? Come un posto pieno di opportunità? O piuttosto come un ambiente freddo e minaccioso?

L’impatto dell’affetto: il mondo è buono se la casa è "calorosa"

Il risultato principale della ricerca è sorprendente per la sua chiarezza: ciò che più influisce sulla visione positiva del mondo è il calore affettivo ricevuto dai genitori. I giovani che da bambini e adolescenti hanno percepito un ambiente familiare affettuoso tendono da adulti a credere che il mondo sia un posto "buono", "sicuro" e "pieno di possibilità". Al contrario, fattori come la povertà, la pericolosità del quartiere o uno stile educativo severo si sono dimostrati incredibilmente poco rilevanti nella formazione di queste credenze.Tale dato sembra dunque smentire il comun sentire secondo il quale crescere in un contesto difficile dovrebbe generare sfiducia nel mondo.

papà bimba affetto

"È incoraggiante sapere che i genitori possono avere un impatto così profondo sulla visione del mondo dei loro figli", ha spiegato la professoressa Lansford. "Non sempre si possono cambiare le condizioni esterne, come il quartiere in cui si vive o lo stato economico della famiglia, ma creare un clima familiare affettuoso è alla portata di molti genitori".

Uno studio pionieristico, ma con qualche limite

Va precisato che, come ogni ricerca, anche questa ha dei limiti. I campioni non erano rappresentativi di tutta la popolazione dei rispettivi Paesi e molte delle risposte raccolte erano autovalutazioni, quindi soggette a interpretazioni personali. Inoltre, essendo uno studio osservazionale, non si possono stabilire legami di causa-effetto certi.

Tuttavia, si tratta del primo studio longitudinale e multiculturale che affronta il tema delle primal world beliefs, aprendo la strada a nuove ricerche. La prossima sfida, hanno fatti sapere gli autori della ricerca, sarà pertanto capire come bambini e adolescenti stessi costruiscono queste credenze e se lo fanno in modo diverso dagli adulti. Nel frattempo però, mamme e papà di tutto il mondo possono partire da simili osservazioni per trarne un prezioso insegnamento: non serve cambiare il mondo per dare ai figli una visione positiva della vita. A volte, basta aggiustare il modo in cui li si guarda, li si ascolta e li si abbraccia.

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