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“Ecco perché non userei mai i rumori bianchi per addormentare i miei figli”: il parere del neurochirurgo

I rumori bianchi vengono utilizzati da molti genitori per addormentare i loro bambini, ma il neurochirurgo Edward Chang ha spiegato che questi non sono ottimali per lo sviluppo cerebrale dei più piccoli.
A cura di Sophia Crotti
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Credits: Profilo TikTok di @braingeniusinsights
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Riuscire ad addormentare un neonato per molti genitori è quasi un'impresa impossibile, per tanto, trovato il trucco perfetto per calmare il proprio bambino ed evitare la privazione del sonno, è normale che questo metodo venga messo in atto ripetutamente.

Tuttavia il dottor Edward Chang, pur comprese le motivazioni che portano i genitori ad optare per i rumori bianchi, nella scelta del metodo per addormentare i loro bebè, ha spiegato i rischi di questa pratica. Rispondendo all'intervistatore del podcast Huberman Lab Podcast, di cui ha preso parte ha affermato con franchezza: "No io non lascerei mai i miei 3 figli addormentarsi con i rumori bianchi nelle orecchie".

I rumori bianchi non sono troppo indicati per i bambini

Durante il podcast Huberman Lab Podcast il dottor Edward Chang, neurochirurgo e scienziato, ha spiegato sia il parere della scienza sull'utilizzo dei rumori bianchi per far dormire i più piccoli, metodo che a suo avviso è utilizzato in maniera massiva da quasi tutti i genitori, che il suo punto di vista di padre. Secondo la scienza questi rumori, in grado di ovattare quelli circostanti e permettere così ai piccoli di dormire sonni tranquilli, effettivamente possono essere in grado di addormentare i bimbi in poco tempo. Oltre a tranquillizzare i bimbi e condurli verso le braccia di Morfeo, sono utili anche ai loro genitori, in grado di calmarsi ascoltandoli.

Tuttavia il dottor Chang ha affermato di non averli mai utilizzati per nessuno dei suoi 3 figli: "Ammetto di essere stato molto tentato di far ascoltare rumori bianchi ai miei figli, purché dopo una giornata estenuante di lavoro si addormentassero velocemente, ma alla fine non l'ho mai fatto".

Il dottore ha infatti affermato che mettendo a paragone costi e benefici non si è mai sentito in grado di lasciare i propri figli ad ascoltare per tutta la notte rumori sulla stessa frequenza e innaturali, come quelli bianchi. "Tutti i rumori che i bimbi sentono, anche di notte, sono essenziali al normale sviluppo del loro cervello, dunque a mio avviso ancora si conoscono poco i danni che il loro cervello può riscontrare dopo un'intera notte trascorsa ad ascoltare suoni di questo genere".

Il dottore spiega, infatti, che in laboratorio, quando i cuccioli di topo vengono lasciati per ore con un rumore bianco, non eccessivamente forte, ma in grado di ovattare i rumori circostanti nelle orecchie, registrano ritardi nello sviluppo della corteccia uditiva, contenuta nel lobo temporale e essenziale per l'udito. "Questo ritardo influisce sulla maturazione dell'intero cervello, poi".

I commenti sotto al video

La risposta del dottor Chang, alle domande del suo interlocutore riguardo l'utilizzo dei rumori bianchi per i bambini è diventata virale e molti genitori l'hanno ascoltata. Tra i commenti vi sono genitori che affermano di aver avuto grosse difficoltà nell'addormentamento dei loro bimbi e di aver dovuto per forza ricorrere ai rumori bianchi. "Capisco il parere del dottore ma la mia bimba con questi suoni riesce a dormire anche 12 ore, essenziali per lo sviluppo del suo cervello". Un'altra mamma ha parlato dei disagi che la privazione del sonno porta ai genitori, specificando di essere più serena e rilassata da quando sua figlia, grazie ai rumori bianchi, riesce a riposare. La dottoressa Amee Revana, alle pagine dell'Huffpost, ha spiegato che se per i genitori utilizzare i rumori bianchi per addormentare più in fretta i propri bimbi è essenziale, possono continuare a farlo purché facciano attenzione al volume del rumore.  "Il rumore che si fa ascoltare ai bambini deve essere tra i 30 e i 60 decibel perché non sia dannoso per il loro udito, e posizionato almeno a 2 metri di distanza da dove riposa il bebé" ha concluso la dottoressa Revana.

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