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“È spaventoso ma bisogna agire subito”: mamma racconta come ha salvato suo figlio dal soffocamento

Adriana Warne ha pubblicato il video registrato dalle telecamere di sicurezza della sua abitazione, per mostrare come ha agito mentre suo figlio di 11 mesi soffocava a causa del cibo: “È terrificante ma ci vuole prontezza e sangue freddo”.
A cura di Sophia Crotti
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Credits: profilo Facebook di @Adriana Warne
Credits: profilo Facebook di @Adriana Warne

È un video spaventoso quello catturato dalle telecamere di sicurezza che Adriana Warne, mamma e professionista specializzata in salute infantile, ha condiviso tramite la sua pagina Facebook.

Lei e il compagno sono in piedi, hanno in braccio il loro bimbo paonazzo, mentre la sorellina più grande osserva la scena alzandosi in piedi su uno sgabello. Il bimbo, piccolissimo, alle prese con uno dei pasti della giornata smette di respirare, mostrando un principio di soffocamento, derivante da qualcosa che aveva inghiottito. La donna ha condiviso il contenuto sul suo profilo per sensibilizzare i genitori sull'importanza di agire rapidamente, senza farsi vincere dalla paura.

Il video del salvataggio

La famiglia di Adriana Warne è seduta a tavola, mamma e papà sono in piedi, i due bambini a tavola, quando improvvisamente il più piccolo, seduto sul seggiolone, pochi secondi dopo aver finito di mangiare inizia ad emettere un suono, molto simile a un conato di vomito, ma in un attimo quel conato si trasforma in un principio di soffocamento, che lo fa diventare paonazzo e incapace di respirare. La donna a questo punto prende il bebè, di soli 11 mesi, dalle braccia del papà e lo posiziona a pancia in giù lungo il suo avambraccio, aiutandosi con la coscia per supportarne il peso inizia poi a imprimergli dei colpetti interscapolari con la parte piatta della mano sulla schiena.

Nel video si percepisce la tensione, il papà e la sorellina rimangono a fissare la scena pietrificati, mentre Warne agisce con sicurezza e lucidità, senza lasciarsi prendere dal panico e liberando il collo del figlio dal bavaglino. Il piccolo dunque riprende a respirare e tutti possono tirare un sospiro di sollievo: "Dovete ricordare che, per quanto spaventoso, avete solo 4 secondi per agire affinché il vostro bimbo non riscontri un danno cerebrale o vada in contro alla morte" la donna nella didascalia del video pubblicato su Facebook continua spiegando la dinamica dell'evento.

"Non era la prima volta che mangiava quel cibo, ma mio figlio era appena uscito da una malattia respiratoria, che abbiamo capito dopo rendergli più complessa la masticazione, vederlo incapace di respirare è stato terrificante, lo spavento più profondo provato nella mia vita" ha spiegato la donna.

Warne ha concluso il suo post specificando che riguardare quelle immagini è terribile, la fa sprofondare nel terrore ma sa che aver recuperato quel filmato dalle telecamere di sicurezza e averlo diffuso è stato un grande regalo per lei e per tutte le famiglie con figli piccoli, che stanno imparando a nutrirsi da soli. "E tu sapresti capire se il tuo bambino sta facendo un conato o si sta strozzando? Sapresti come intervenire?" ha chiesto provocatoria per poi dare qualche indicazione ai genitori.

Le indicazioni su come agire e i commenti dei genitori

A dimostrazione del fatto che la donna ha fatto benissimo a condividere le sue azioni per salvare il bebè sono stati i tanti commenti sotto ai post. Molti genitori hanno spiegato che si sarebbero paralizzati dinnanzi alla paura di perdere i propri figli, altri hanno commentato le pacche date dalla mamma al bebè, ritenute troppo violente, seppur efficaci. Altri, invece, le hanno fatto i complimenti per la prontezza e rapidità. La donna ha spiegato per filo e per segno con parole semplici, ai genitori, come intervenire in caso di soffocamento dei propri bambini, in base anche alla stazza dei piccoli:

  • Se si tratta di neonati procedete con 5 pacche sulla schiena, alternate a 5 compressioni toraciche, e non smettete fino a che l'oggetto o il pezzo di cibo non è uscito dalla bocca del bambino o finché non perde conoscenza, in questo caso allertare subito i soccorsi.
  • Se invece si tratta di bambini più grandi, che hanno già compiuto un anno di età, si può procedere con la manovra di Heimlich e intervenire chiamando i soccorsi non appena il piccolo perde conoscenza.

Per quanto riguarda i commenti dei genitori spaventati all'idea che la donna fosse troppo vigorosa nelle pacche date al suo bambino, ha pensato la Croce Rossa britannica a rispondere, specificando che la forza dei colpi dati al neonato dovrebbe variare in base alla potenza di chi li da e alla stazza del piccolo, tuttavia quelli della mamma non sono troppo forti: "Le pacche devono essere efficaci e lo sono se causano una vibrazione nelle vie aeree del bebè, riuscendo a rimuovere l'oggetto o il cibo che causa l'ostruzione".

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