È giusto che i nonni vadano a trovare i nipoti senza avvisare? Un video accende il dibattito: “Evitiamo le intrusioni”

Le visite improvvisate dei nonni sono una dimostrazione di affetto o rischiano di diventare una fonte di tensione? Spesso questo tema diventa motivo di attrito: da un lato, i nonni desiderano trascorrere più tempo con figli e nipoti, dall’altro i genitori, che a volta vorrebbero godersi qualche momento di tranquillità senza ospiti tra i piedi.
Sulla questione si è recentemente esposto un nonno di New York che dopo aver condiviso la propria riflessione sui social, ha acceso un vero e proprio dibattito online, spingendo molti utenti – sia nonni, che genitori – a riflettere su quali siano i giusti confini da imporre nel delicato rapporto tra parenti.
Il punto di vista di un nonno
Rick Cognata, giovane nonno di due nipotini, ha recentemente condiviso sui social il suo pensiero sulle visite a sorpresa. Nel video pubblicato su Instagram, ha spiegato di preferire sempre fare una telefonata alla figlia prima di andarla a trovare.
"Ho detto, ‘Ehi, ti dispiace se vengo? Mi mancano. Voglio solo fare un salto. Porterò del cibo, quello che vuoi", racconta Cognata in favore di camera. "Lei ha detto di sì, ma a volte risponde: ‘No papà, oggi non è una bella giornata".
Non tutti i nonni, però, la pensano allo stesso modo. Lo stesso Cognata conosce diversi amici che considerano normale presentarsi senza preavviso, ritenendolo quasi un diritto legato al loro ruolo di genitori. Tuttavia, questo atteggiamento può diventare fonte di tensione, lasciando i figli in bilico tra il disagio di avere sempre i genitori in casa e il timore di ferirli chiedendo maggiore rispetto per i propri spazi. Secondo Cognata però, la soluzione per prevenire qualsiasi problema è molto semplice: chiamare prima e verificare che sia un buon momento per una visita.
Un tema molto sentito
Dopo la pubblicazione del video, il post di Cognata è stato sommerso da centinaia commenti equamente divisi tra chi rimpiange i bei tempi andati in cui la porta di casa era sempre aperta per i parenti, e chi invece rivendica maggior rispetto per le famiglie che hanno tutto il diritto di ritagliarsi dei momenti di tranquillità e intimità senza il costante timore di veder comparire un ospite inaspettato sull'uscio di casa.
Tra gli utenti che hanno partecipato alla discussione chi ha trovato un compromesso ("Vivo vicino a loro e mando sempre un messaggio prima. Ho una chiave, ma busso prima di entrare"), chi si lamenta dei suoceri invadenti ("Ho stabilito dei confini con i genitori di mio marito e ora sono passata per quella cattiva") e chi invece ci scherza su: "Mio padre mi avvisa sempre, ma mentre è già per strada!".
Il ruolo dei nonni: sostegno, non co-genitori
In un commento rilasciato al sito americano Today, Cognata è tornato a sottolineare come le visite non pianificate possano risultare delle vere e proprie intrusioni, soprattutto se i genitori sono esausti o impegnati con la gestione della giornata. A volte poi gli stessi bambini dormono o hanno compiti da fare e non possono sempre dedicarsi ai nonni.
Per questo Cognata ha insistito sull’importanza della comunicazione preventiva. Molti nonni, ha affermato, pensano che il loro metodo sia quello giusto, senza mettersi nei panni dei figli. Frasi come "Ho cresciuto figli e sono venuti su bene" possono ostacolare il dialogo. Secondo lui, i nonni dovrebbero accettare di avere un ruolo di supporto e non di co-genitori, imparando ad adattarsi alle nuove dinamiche familiari. "Siamo noi nonni a doverci adattare. Certo, entrambe le parti possono migliorare, ma la flessibilità deve partire da noi", conclude Cognata. "E io stesso sto ancora imparando che non sono genitore aggiunto, ma un semplcie elemento di sostegno."