“É faticoso sapere che non diventerò mai nonno”: il dolore legato alla denatalità di cui si parla poco
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I dati Istat parlano chiaro, in Italia sempre meno persone proveranno l’esperienza di diventare nonni e stringere tra le braccia i propri nipotini.
La tendenza, infatti, già oggi, come riporta il report sulle previsioni della popolazione, per le coppie italiane è quella di scegliere di non avere pargoli che corrano per casa. Solo 3 famiglie su 10 scelgono per la genitorialità, e si prevede che tra vent’anni saranno anche meno.
Questo comporta, come ha analizzato il New York Times, che per i Baby Boomers e per i membri della Generazione X, diventare nonni sarà un miraggio e un privilegio, a meno che le politiche per incentivare e supportare la genitorialità non si facciano più consistenti, convincendo gli individui che diventando genitori non dovranno rinunciare al resto della propria vita.
La voce di chi non diventerà mai nonno
Saranno i genitori boomers, quelli appartenenti alla gen x e, se non ci sarà un cambio di tendenza, anche quelli delle generazioni a venire a non sperimentare mai la gioia di scoprire i propri figli genitori.
Come raccontano al New York Times diversi genitori i cui figli avrebbero l’età per diventarlo a loro volta. Questa consapevolezza, soprattutto quando i figli scelgono di non dare loro nipoti dà vita a diverse tipologie di dolori che tre "non nonni" hanno raccontato al giornale americano:
- La signora Birk alle pagine del New York Times racconta di aver così amato la maternità da avere a lungo sperato che i suoi figli le dessero dei nipoti: “Speravo di essere una nonna giovane, che avrebbe raccontato tante storie ai nipoti, invece devo accettare che non potrò più crescere dei bambini piccoli”. Il marito però spiega che si tratta di una realtà che devono accettare, seppur dura, perché fa parte della genitorialità scoprire che i figli crescono, abbandonano il nido e prendono decisioni diverse dalle proprie: “Possiamo solo stare a guardarli e supportarli” ha detto il signor Birk.
- Christine Kutt, mamma di un’unica figlia di 42 anni, sta facendo i conti con la decisione della donna di non avere figli: “Mi ha detto che teme i cambiamenti climatici, il pessimo stato del mondo e che non vuole mettere al mondo un bambino da inserire in questo contesto”. La donna soffre all’idea di veder infrangere un suo sogno e di non poterne parlare con la figlia: “Lo so benissimo, su questo argomento non si discute in alcun modo, ma è dura”.
- La signora Perry ha 69 anni ed entrambe le sue figlie non le daranno dei nipoti, se da un lato sa che spetta a loro scegliere per la propria vita dall’altro si avvicina la pensione che fronteggerà sola e senza nipoti. “Soffro guardando chi sui social pubblica foto con i nipotini, so che sarei stata un’ottima nonna, la mia casa sarebbe stata quella del divertimento per i miei nipoti”. La donna spiega che i bambini avrebbero portato luce e speranza nella sua vita, non averli le fa solo pensare all’invecchiamento rapido e costante che la sta travolgendo.
“I non-nonni provano un vero dolore”: gli psicologi
I racconti dei tanti non-nonni hanno messo in luce diverse sofferenze di un argomento di cui si parla ancora poco. Così diversi psicologi, alle pagine del New York Times, hanno espresso il loro parere su ciascuna di queste sensazioni, umane e per tanto degne di ascolto:
- Profonda nostalgia e senso di perdita: il terapista Claire Bidwell Smith ha spiegato che seppur coscienti di non dover ricevere per forza dei nipoti dai figli, sapere che questi non nasceranno e che non potranno insegnare loro ciò che nella vita hanno imparato è spesso fonte di sofferenza
- Paura di non essere delle persone realizzate: sempre il terapista spiega che sui social spopolano video e foto di nonni felici, o gratificati e riconosciuti per il loro ruolo in famiglia e che non avere pargoli che scorrazzano per casa sembra quasi dipingere a tinte fosche la loro vecchiaia
- Delusione: la psicologa Maggie Mulqueen ha spiegato che è così difficile fare i conti con la delusione delle proprie aspettative di diventare nonni che talvolta può rovinare il rapporto tra genitori e figli.
- Sensazione che il tempo scorra più velocemente: secondo la dottoressa Mulqueen occuparsi dei nipoti permette di impegnare la mente e non soffrire il dolore che la vecchiaia porta con sé.
- Paura di aver fallito: secondo Mulqueen la domanda che si fanno alcuni non-nonni è sul loro modo di essere stati genitori, temono di aver indotto per i loro metodi educativi, i figli a decidere per una vita senza bambini.
- Sensazione di isolamento sociale: la psicologa parla del diventare nonni come una fase della vita, al pari del momento dei matrimoni e della genitorialità: “Se tutti i tuoi coetanei attorno a te diventano nonni e tu no è inevitabile sentirsi un po’ esclusi".
- Paura di star chiedendo troppo ai figli: molti anziani secondo la psicologa temono di parlare del dolore che provano con i figli, perché sanno di non poter pretendere che loro diventino genitori, così si isolano incrinando i rapporti.