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“Durante il parto dovete essere presenti. Si capiscono tante cose”: il consiglio di un papà

Negli ultimi anni, sempre più padri scelgono di vivere attivamente il parto, superando timori e vecchie convenzioni. Un padre americano ha condiviso la sua esperienza sui social per scardinare questo stereotipo, mostrando come la presenza in sala parto rafforzi il legame di coppia e renda la paternità più consapevole.
A cura di Niccolò De Rosa
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Per generazioni, ai padri è stato suggerito di restare dietro le quinte durante il parto, evitando di assistere direttamente alla nascita dei propri figli. Un’idea radicata nel timore di impressionarsi, di rovinare l’intimità di coppia o semplicemente di non essere pronti a vedere la realtà del momento. Oggi però i padri vogliono essere sempre più coinvolti, e secondo un papà americano, questo nuovo atteggiamento può partire proprio dalla sala parto.

"Ho rifletto molto a lungo prima di pubblicare questo post perché non volevo essere un altro content creator che piange davanti alla telecamera", ha scritto Myer Krah II nel post su Instagram con cui ha voluto condividere la sua esperienza. "Ma la verità è che la vulnerabilità è il mio super potere […]. E poi chi mi conosce sa che non ho paura di bagnarmi gli occhi".

Dalla distanza alla partecipazione attiva

Krah II, padre di cinque figli e residente ad Atlanta, ha voluto rendere pubblico il suo pensiero per testimoniare quanto la presenza paterna in sala parto possa cambiare radicalmente la l'esperienza di un genitore e rafforzare il legame con la propria compagna.

Durante la nascita dei primi tre figli, l'uomo non aveva mai assistito alla nascita vera e propria dei suoi bambini, limitandosi a fornire supporto emotivo alla moglie prima e dopo il parto. Eppure, quando la moglie è entrata in travaglio per dare alla luce il suo quartogenito, Krah II ha deciso di compiere quel passo in più che si era sempre negato, prendendo partr al parto. "L'ultima volta mi sono sentito come se mi mancasse qualcosa, come se mi fossi perso un'opportunità" ha dichiarato l'uomo nel video diventato virale. "Così mi sono deciso e l'ho fatto."

Oltre la paura: scoprire la forza della maternità

Nel suo racconto Krah II, ha confermato come molti uomini evitano di entrare in sala parto per paura di impressionarsi o per timori legati alla sfera intima. Dopotutto, "accadono cose spaventose lì dentro".

Per Krah II, però assistere con i propri occhi al momento della nascita ha cambiato la sua stessa percezione della genitorialità. Oltre alla crudezza dell'evento, l'uomo è rimasto sbalordito dalla straordinaria forza della moglie, così resiliente e determinata nel fare tutto ciò che era in suo potere per rinnovare il miracolo della vita. "Ho visto mia moglie essere così forte" ha spiegato poco prima che un attimo di commozione andasse a interrompere il suo discorso. "Prima di quel momento avevo così tante domande. Alcune hanno avuto risposta, altre le ho ancora: come ha fatto mia moglie a riuscire a camminare dopo solo 24 ore da ciò a cui avevo assistito. Come può essere possibile?".

Krah II ha infine concluso rivolgendosi direttamente agli altri padri, invitandoli a trovare il coraggio per "passare dall'altra parte". "Certo, non tutti siamo fatti uguali, ma se pensi di riuscire a non svenire dovresti veramente farlo".

Il padre come spettatore o protagonista?

Contattato dai cronisti del sito di Newsweek, Krah II si è anche lasciato andare a una breve riflessione sul modo in cui la società e lo stesso sistema medico tratta i padri sia durante la gravidanza che il momento del parto, relegandoli spesso al ruolo di semplici spettatori. Nei nove mesi di attesa, molti uomini si sentono passeggeri di un viaggio di cui non hanno pieno controllo, con il compito principale di sostenere la partner senza essere davvero coinvolti nel processo.

Oggigiorno invece i padri rivendicano un ruolo molto più attivo, dove la vicinanza ai bambini e alle madri dei loro figli non è solo quella emotiva, ma anche fisica e pratica. Anche i papà possono infatti seguire corsi pre-parto, informarsi su cosa aspettarsi quando si rompono le acque e comprendere le fasi del travaglio: tutto questo può aiutare i padri a sentirsi più preparati e meno sopraffatti dall’emozione nei momenti più concitati del parto. Perché alla fine, ha ricordato Kra II, il punto non è avere tutte le risposte, ma semplicemente esserci. E anche solo tenere la mano della propria compagna, incoraggiarla e rassicurarla può fare tutta la differenza del mondo.

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