Due gemelli nascono a nove giorni di distanza: “È stato un miracolo della medicina”
Una coppia di neo-genitori sudafricani ha vissuto un’esperienza di parto decisamente fuori dal comune, dando alla luce due gemelli ben tre mesi prima del termine previsto e, soprattutto, con nove giorni di distanza l'uno dall'altro.
I protagonisti della vicenda, Jo-Marie Senekal e il marito Hermanus, aspettavano con ansia il momento in cui sarebbero diventati genitori, tanto da preparare con largo anticipo la cameretta per l'arrivo dei gemellini, un maschio e una femmina. Nessuno dei due però poteva immaginare che l'inizio della loro nuova famiglia sarebbe stato così tribolato.
L'inizio delle doglie e il marito irreperibile
Come raccontato dalla stessa coppia ai media britannici, Jo-Marie, 31 anni, si trovava appena alla 28esima settimana quando, il 6 luglio 2024, iniziò ad avvertire dei dolori mentre si preparava per andare al lavoro.
Il termine per la nascita era però ancora molto lontano, perciò la donna si era convinta che dovesse per forza trattarsi di un episodio di contrazioni di Braxton Hicks, ossia "finte" contrazioni che non presagiscono il parto ma si verificano nei mesi precedenti per preparare l'utero alla fuoriuscita del feto.
Jo-Marie cercò dunque d'ignorare il dolore ma dopo poco tempo le fitte si erano fatto sempre più intense e frequenti, costringendo la donna a chiedere alla suocera di accompagnarla in ospedale.
Hermanus, ignaro di tutto, si trovava infatti nel mezzo di una battuta di caccia immerso nel nulla, senza la possibilità di ricevere messaggi o telefonate. Dopotutto la moglie non era nemmeno alla trentesima settimana di gestazione: perché avrebbe dovuto preoccuparsi?
La nascita gemellare in differita
Dopo aver finalmente ricevuto il messaggio che annunciava l'inizio del travaglio, Hermanus si è subito precipitato all'ospedale dove la moglie, nel frattempo, aveva già dato alla luce la prima gemellina, nata decisamente sottopeso (appena 940 grammi), come sempre accade ai bimbi così prematuri.
Mentre la piccola veniva portata in incubatrice però, il gemellino, che teoricamente avrebbe dovuto seguirla a ruota, continuava a rimanere nel pancione. I medici avevano infatti deciso di ritardare il secondo parto il più a lungo possibile, in modo da consentire al bimbo di crescere un po' di più.
"Mi fidavo del mio medico e sapevo che stava prendendo la decisione giusta" ha poi raccontato la madre.
La famiglia è così rimasta in ospedale per nove giorni, un periodo durante il quale Jo-Marie ha dovuto affrontare la doppia difficoltà di non poter tenere in braccio la sua piccola e mantenere in grembo un bimbo fragile e sottopeso, le cui condizioni sarebbero state incerte. Al nono giorno però le contrazioni sono riprese e finalmente anche il secondo gemello è potuto venire al mondo.
"l ritardo nella nascita è molto insolito e non riesco ancora a credere che siano considerati miracoli della medicina" ha affermato la neo-mamma, felice e orgogliosa per essersi messa il peggio alle spalle.
Oggi entrambi i gemelli stanno infatti facendo progressi in ospedale, seguiti e accuditi da un team dedicato, anche se i medici hanno avvertito i genitori che ci vorranno almeno altri tre mesi prima che possano essere dimessi.
Jo-Marie e Hermanus però non hanno perso la gioia di essere finalmente diventati genitori e si stanno già preparando per il giorno in cui potranno finalmente portarli a casa. Nel frattempo però, i due hanno già preso la prima decisione come mamma e papà: nonostante i nove giorni di differenza, i gemelli festeggeranno i compleanni sempre insieme.