Donna racconta il suo aborto spontaneo, durante il percorso di fecondazione assistita: “Un dolore straziante”
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Kellie Gerardi trascorre la maggior parte del suo tempo laddove la forza di gravità non esiste e le stelle sono incredibilmente vicine: nello spazio. Ma la missione dell'astronauta, da qualche mese a questa parte, era sensibilizzare l'opinione pubblica sulla procreazione medicalmente assistita (PMA), percorso al quale lei si stava sottoponendo per poter dare alla luce un bambino.
Dopo diversi tentativi la donna aveva condiviso con i suoi followers la gioia infinita di essere rimasta incinta, fino a che, purtroppo, non ha dovuto comunicare alla community una notizia davvero triste, che ha svelato il più doloroso risvolto che può avere il percorso per diventare genitori.
Il racconto del percorso di fecondazione assistita
Gerardi da qualche mese aveva iniziato a raccontare il suo percorso con la procreazione medicalmente assistita, in particolare la fecondazione in vitro a cui si stava sottoponendo. Tramite i suoi video su TikTok raccontava anche l'importanza cruciale dell'arrivo del bebé proprio durante quello che sarebbe stato l'ultimo tentativo a lei possibile prima della missione spaziale del 2026. La donna ha condiviso con tutti gli utenti la sua infertilità secondaria, subentrata dopo l'arrivo della sua prima bambina di 7 anni, contro la quale aveva provato diverse strategie, dall'agopuntura alle iniezioni di progesterone, senza riuscire mai a vedere due lineette sul test di gravidanza, dovendo così optare per la PMA.
Dal suo pick-up ovocitario sono stati prelevati 24 ovuli, di cui 13 erano maturi e solo 10 fecondabili; ma solo un embrione di quelli che i medici sono riusciti a ottenere aveva le caratteristiche genetiche necessarie alla sopravvivenza. Nei suoi video Gerardi ha condiviso con i suoi followers la paura dettata dal fatto che un unico embrione fosse adatto al trasferimento, forte di una community che già altre volte aveva accolto e compreso il dolore della donna per precedenti aborti spontanei o tentativi fallimentari.
La triste notizia dopo la gioia immensa
Il feed di Gerardi si è presto riempito di video in cui la donna celebrava la forza di quell'unico embrione che da 8 settimane a quella parte prometteva di renderla mamma presto. Ci sono video in cui la donna condivide le prime nausee, la fame improvvisa e la difficoltà a chiudere i pantaloni per quel pancino che già iniziava a farsi vedere.
L'astronauta si è dunque filmata con uno sguardo speranzoso, 30 minuti prima di entrare in clinica e fare la sua ultima ecografia per confermare la buona riuscita della fecondazione in vitro. Gerardi sorride ed incrocia le dita, ignara del verdetto che da lì a breve i medici le avrebbero dato.
A quelle immagini di speranza, segue un video registrato un'ora più tardi, Gerardi è sempre in auto, posteggiata e registra con il suo cellulare quanto accaduto in clinica, ma questa volta il suo viso e pieno di lacrime. "Non è esattamente l'aggiornamento che avrei voluto darvi, ma l'ultima ecografia che ho fatto ha decretato che il cuore del mio bimbo ha smesso di battere". La donna ha spiegato di aver voluto raccontare anche quel dolore devastante per essere trasparente e per spiegare alle donne che intendono intraprendere questo percorso che può accadere anche questo. "Mi spiace, è questo il mio annuncio della gestazione, ma avrei voluto fosse diverso" ha concluso tra le lacrime, speranzosa che prima o poi la vita le riservi la gioia di una tanto desiderata gravidanza.