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Dolcetti di Halloween, l’esperta invita a concedere lo sgarro di una notte: “Gli estremismi fanno più danni della cioccolata”

Obbligare i bambini a una dieta rigida e senza sgarri golosi potrebbe essere controproducente e non garantire il benessere dei piccoli. L’esperta: “Non bisogna far passare l’idea che alcuni alimenti siano proibiti”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Dolci ad Halloween

La notte di Halloween è arrivata e anche in Italia migliaia di bambini attendono impazienti di bussare alle porte del quartiere sfoggiando il loro travestimento e cantilenando "dolcetto o scherzetto". A terrorizzare alcuni genitori non sono però demoni, scheletri e vampiri, ma il pensiero che il proprio figlio faccia una scorpacciata di schifezze caria-denti.

Limitare il consumo di caramelle o, addirittura, impedire ai bambini di uscire a caccia di dolci insieme agli amichetti potrebbe però non essere la soluzione migliore. A dirlo è Sheryl Ziegler, psicologa e saggista americana che ha recentemente spiegato come un eccesso di rigore in materia di alimentazione dei figli potrebbe avere effetti negativi sulla salute mentale dei bambini.

Ziegler, intervistata dall'emittente australiana 9News, ha infatti avvertito come alcuni genitori eccessivamente attenti alle calorie – i cosiddetti "genitori mandorla" – rischiano di instillare nei più piccoli atteggiamenti malsani, dove l’immagine fisica e il peso diventano priorità.

Il rischio di creare una visione distorta della salute

La psicologa ha spiegato che i bambini di oggi sono spesso esposti a pressioni e messaggi estremi sulla forma fisica e il benessere, cosa che però non favorisce l'adozione di stili di vita sani, ma anzi rischia di sviluppare abitudini alimentari disordinate. Per Ziegler, il vero problema nasce quando la salute viene interpretata in modo così rigido da portare i bambini a legare il cibo all’aspetto fisico, piuttosto che al benessere.

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Un simile atteggiamento porta i piccoli a maturare un rapporto conflittuale con il cibo. In più, questo approccio repressivo non smorza affatto l'interesse dei bambini per gli alimenti più golosi, tanto che quando si trovano in una situazione di minor controllo (come una festa o durante una cena a casa di amici) molto spesso tendono ad abbuffarsi di tutto ciò che di solito non possono mangiare, quasi fosse un atto di compensazione.

Promuovere un approccio equilibrato

Per evitare simili situazioni, Ziegler ha suggerito ai genitori di adottare un atteggiamento ben più moderato, che valorizzi l’idea di salute piuttosto che la ricerca di un aspetto fisico perfetto. Aiutare i bambini a comprendere i benefici dell’alimentazione sul loro stato d’animo e sulle prestazioni, ad esempio nello sport o nello studio, può essere molto più efficace di divieti e restrizioni. Secondo la psicologa, il vero obiettivo dovrebbe essere far capire ai figli l’importanza di sentirsi bene, piuttosto che di apparire in un certo modo.

L'esperta ha infine sostenuto la grande utilità di consentire ai bambini di gustare "schifezze" e caramelle nelle giuste occasioni, come Halloween o i compleanni, mantenendo sempre un principio di moderazione.  "Non bisogna far passare l’idea che ci siano alimenti proibiti – ha concluso Ziegler – ma piuttosto che tutto va consumato con moderazione".

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