“Do 20 euro ai miei studenti, chiedendo loro di spenderli in un gesto gentile”: l’esperimento di un’insegnante

Possono 2o euro cambiare la giornata di una persona? È la scommessa che la docente di inglese Kristina Ulmer, di una scuola media della Pennsylvania, fa dal 2014 con tutti i ragazzi delle scuole medie che hanno la fortuna di essere suoi studenti.
Spinta dal desiderio di dare un senso al dolore immenso che provò quando nello stesso anno dovette fronteggiare la morte di sua sorella ventinovenne, coinvolta in un incidente stradale, la docente organizza ogni anno il progetto "la challenge della gentilezza per 20 dollari (circa 20 euro)".
Dal profondo dolore alla gentilezza
Era il 2014 quando la sorella della docente Kristina Ulmer si spense a soli 29 anni, a causa di un incidente stradale. La ragazza, come riporta il Washington Post, lavorava come cameriera, nell'attesa di trovare il suo posto nel mondo. Aveva la certezza di voler aiutare gli altri, ma non sapeva come, anche se aveva da poco completato gli studi per diventare un tecnico di medicina d'urgenza. "Chiesi alla polizia di poter recuperare la borsa di mia sorella dalla macchina e vi trovai dentro le mance accumulate, circa 100 dollari".
La docente fin da subito decise che avrebbe convertito quei soldi nel sogno di sua sorella, poter aiutare gli altri; ma l'idea precisa di come fare le venne una mattina, in classe, mentre con i suoi studenti leggeva qualche passo del libro Fahrenheit 451, di Ray Bradbury. "Il romanzo distopico racconta di un mondo in cui tutti sono ossessionati dagli schermi, hanno sempre gli auricolari nelle orecchie e non ascoltano chi hanno al loro fianco, manca l'empatia e questo genera nei protagonisti molta ansia, non molto diverso dal nostro" spiega la docente. Così guardando quei 100 dollari conservati nel portafogli, decise di convertirli in tante banconote da 20 quanti erano i suoi alunni, aggiungendo anche la sua parte.
La challenge della gentilezza per 20 euro
Leggendo Fahrenheit 451 si evince cosa succede in un mondo in cui non esiste empatia e capacità di aiutarsi vicendevolmente, per insegnare ai suoi alunni che invece essere gentili paga, la docente Kristina Ulmer decise a pochi mesi dalla morte di sua sorella, di convertire le mance trovate della donna in tante banconote da 20 dollari quanti erano i suoi alunni.
A questo punto l'insegnante chiese loro di mettersi in gioco e compiere con quella cifra un gesto gentile. "Desideravo che comprendessero il vero significato della parola ‘atto gentile' e vedessero con i loro occhi l'impatto che la loro gentilezza avrebbe avuto sugli altri". Dal 2014 ad oggi la challenge di bontà non si è mai fermata, ogni anno i suoi studenti compiono gesti per gli altri con i 20 euro consegnati loro dalla docente. Una volta compiuto il gesto i ragazzi devono registrare un breve video in cui raccontano cosa hanno fatto e cosa questo ha provocato in loro.
I gesti di gentilezza degli alunni
"I miei gesti preferiti sono quelli per i quali i ragazzi partono da qualcosa che sanno di essere molto bravi a fare" ha spiegato la docente al Washington Post, elencando alcune dei gesti di gentilezza per soli 20 euro che i suoi studenti hanno realizzato:
- Uno studente è andato in un ristorante locale, chiedendo solo un bicchiere d'acqua ma lasciando quei 20 dollari di mancia alla cameriera, in memoria della sorella della sua insegnante
- Una studentessa appassionata di uncinetto ha realizzato delle cuffie rosse calde e intrecciate, da mettere sulle teste dei neonati con problemi cardiaci in terapia intensiva neonatale, in modo da renderli più facilmente riconoscibili dai medici.
- Uno studente ha realizzato dei biglietti di auguri per Natale personalizzati per ciascun residente di una casa di riposo.
- Un gruppo di ragazzi si è impegnato a realizzare biscotti per i propri insegnanti.
- Una studentessa ha cucito delle federe con i personaggi preferiti dei cartoni animati dei bambini ricoverati in ospedale.
La docente confessa che guardare tutti i video dei suoi studenti è commovente ma le permette anche di riempire a poco a poco quel vuoto enorme che l'improvvisa scomparsa di sua sorella aveva causato in lei. "Sento che lei è lì vicino a loro ogni volta che si stupiscono di come con pochi euro e un po' di gentilezza, si possa fare del bene, cambiando in meglio la giornata di qualcuno" ha concluso.