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Dare i nomi dei nonni ai figli: i pro e i contro di una scelta delicata

Chiamare i figli come i nonni è un gesto di affetto e rispetto per i propri cari. I nomi del passato possono però risultare un po’ troppo obsoleti per i tempi moderni: in questi casi la scelta del doppio nome può essere un modo per risolvere il problema senza scontentare nessuno.
A cura di Niccolò De Rosa
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Dare i nomi dei nonni ai figli

Dare ai figli il nome dei nonni è una tradizione che risale a tempi antichi. Ancora oggi in molte zone d'Italia, soprattutto nel Sud del Paese, l'usanza di chiamare i nuovi primogeniti come i nonni o le nonne risulta molto radicata.

Da un lato, c'è chi vede in questa pratica un modo per onorare la memoria e la storia familiare, dall'altro, c'è chi ritiene che si tratti del retaggio di un passato un po' stantio e teme che addossare sui bambini l'eredità "nominale" degli anziani possa in un certo senso limitare la loro identità.

Partendo dal presupposto che non esiste una scelta giusta e una sbagliata, proviamo dunque ad analizzare i diversi punti di vista: il confronto potrebbe aiutare i futuri genitori alle prese con la delicata scelta del nome per il bimbo o la bimba in arrivo.

Perché sì: memoria e rispetto

Per molte famiglie, dare il nome di un nonno a un figlio è un modo per mantenere vivo il ricordo di persone care e il legame con le generazioni precedenti.

Chi sceglie di tramandare il nome dei propri nonni o dei propri genitori, infatti, molto spesso intende infondere nei figli le medesime qualità valoriali e personali dei loro genitori e sono molti i nipoti che portano con orgoglio il nome ereditato da nonni e nonne.

In alcuni contesti poi, tale scelta rappresenta una vera e propria forma di rispetto nei confronti dei genitori, percepiti ancora come i venerabili depositari delle redini della famiglia.

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Perché no: meglio guardare al futuro

Alcuni genitori temono che dare ai figli il nome dei nonni (o in certi casi dei bis-nonni) possa in qualche modo offuscare la loro identità individuale e preferiscono che i bambini crescano con un nome originale, che non lo leghi al pensiero o al ricordo di qualcun altro.

Per non parlare poi del fatto che non di rado i nomi di nonni e bis-nonni sembrano troppo antiquati per le esigenze di un bambino che potrebbe non essere troppo soddisfatto di chiamarsi con nomi affascinanti ma un po' fuori tempo come "Raimondo", "Elvira" o "Adalgiso".

Il possibile compromesso: nomi doppi e secondi nomi

Un compromesso che può accontentare i genitori e non offendere i nonni che tengano al fatto che il proprio nome venga tramandato ai posteri è l'uso dei nomi doppi o dei secondi nomi.

In questo modo, i genitori possono onorare i nonni senza rinunciare alla possibilità di scegliere un nome che sentono più adatto per il loro bambino o la loro bambina.

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