Dalla matita al parco giochi: i segreti dell’esperta per aiutare i bambini a imparare a scrivere

Imparare a scrivere non è solo una questione di matita e foglio. Dietro alla capacità di tracciare lettere, frasi e testi si cela un complesso sviluppo di abilità motorie e percettive che, proprio come tante altre attività tipiche dell'infanzia, devono essere stimolate e ripetute nel tempo.
Per favorire l'apprendimento della scrittura a mano – competenza sempre meno usata nel mondo digitalizzato di oggi, ma decisamente importante per lo sviluppo fisico e cognitivo dei più piccoli – non occorre però prendere i bimbi in età da asilo e metterli a copiare file e file di lettere. Anzi, le attività creative e il gioco non strutturato possono rivelarsi degli ottimi alleati per aiutare i bambini a prepararsi alla scrittura in modo naturale e divertente. Sinéad McCauley Lambe, docente della Dublin City University, ha recentemente affrontato l'argomento sul sito The Conversation e, forte della propria attività di ricerca, ha condiviso alcune strategie utili che ogni genitore potrebbe prendere in considerazione per i propri figli in età prescolare.
Un giro al parco giochi
Per quanto la scrittura venga considerata un'attività soprattutto intellettuale, l'atto della scrittura – ossia la trascrizione di segni codificati disposti in ordini precisi per formare parole e frasi di senso compiuto – coinvolge diverse parti del corpo e richiede una certa coordinazione motoria. Per questo, suggerisce la professoressa Lambe, l'attività fisica nel parco giochi rappresenta una delle migliori preparazioni alla scrittura: arrampicarsi, dondolarsi e attraversare i percorsi a ostacoli favorisce lo sviluppo delle cosiddette abilità grosso-motorie, ossia la capacità di utilizzare i grandi gruppi muscolari del corpo, come tronco, gambe e braccia, fondamentali per il controllo della postura e della stabilità. In particolare, le sbarre orizzontali dei parchetti rafforzano la stabilità delle spalle, migliorando il controllo e la coordinazione dei movimenti della mano e delle dita.

Inoltre, ricorda l'esperta, giocare in spazi aperti rafforza la percezione spaziale (la capacità di valutare come gli oggetti siano disposti in un ambiente), che è una competenza molto importante per imparare la disposizione delle lettere e delle parole sul foglio.
Il valore dello scarabocchio
Prima ancora di imparare a scrivere, i bambini hanno bisogno di sperimentare con i segni e i tratti a mano libera. Invece di limitarsi ai libri da colorare, dove l'azione richiesta, per quanto creativa, viene imbrigliata all'interno di confini ben definiti, Lambe sottolinea dunque l'utilità di offrire ai piccoli fogli, cartoni o lavagne per disegnare e scarabocchiare in piena libertà.
Attraverso lo "schizzo", il bambino impara non solo che i suoi gesti riescono a lasciare dei segni visibili e tangibili sulla superficie dove si sta scarabocchiando, ma soprattutto che questi segni seguono fedelmente i movimenti della sua mano. Ed è proprio questa consapevolezza che aiuterà i bambini nei primi approcci con la scrittura.
Educare lo sguardo e la mano
Osservare e riconoscere le forme è un passaggio essenziale nel processo di apprendimento della scrittura. I bambini devono infatti sviluppare la capacità di discriminare le differenze tra lettere simili e comprendere il loro orientamento per poter familiarizzare con la scrittura.

Secondo Lambe, attività come i puzzle, la lettura condivisa di libri illustrati e i giochi di ricerca visiva, come il classico "Dov'è Wally?", possono rappresentare un ottimo allenamento per la percezione visiva e la coordinazione occhio-mano, competenze fondamentali per riprodurre lettere in modo chiaro e preciso.
Inoltre, suggerisce la professoressa, anziché proporre subito lettere e numeri da copiare, sarebbe bene che i piccoli si esercitassero prima nella riproduzione delle principali forme geometriche di base, come il triangolo, il cerchio o la croce. Solo dopo che il bambino avrà imparato a replicare fedelmente questi insiemi di linee e angoli potrà affrontare con maggiore sicurezza l'apprendimento della scrittura formale.
Anche i materiali sono importanti
L'ultimo consiglio di Lambe riguarda invece un aspetto spesso sottovalutato: l'importanza della qualità dei materiali di scrittura e disegno. Matite spuntate, pennarelli scarichi o pastelli spezzati possono infatti demotivare i bambini, innescando un inconscio rifiuto per l'attività di scrittura, che viene inconsapevolmente associata a un momento di frustrazione.
Offrire strumenti variegati e stimolanti, come pennarelli colorati, evidenziatori sgargianti o tempere per le dita, può invece trasformare la scrittura in un'attività coinvolgente e piacevole, favorendo così nei bambini lo sviluppo di competenze essenziali attraverso il gioco e l'esplorazione.