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“Da quel giorno ho paura di rimanere da sola con mia figlia”: mamma racconta la sua depressione post-partum

Ushma Kansara è una mamma che ha vissuto e sta vivendo una forte forma di depressione post-partum dovuta ad un trauma vissuto durante l’allattamento, quando la sua bimba di 4 giorni ha smesso di respirare.
A cura di Sophia Crotti
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depressione post-partum

Ushma Kanshara è mamma della piccola Amara da ormai un anno e mezzo, ma non riesce a rimanere a casa da sola con lei neanche per un secondo da quando la piccola, a pochi giorni di vita, l'8 gennaio del 2023, mentre veniva allattata ha smesso improvvisamente di respirare, come racconta lei stessa a Mirror.

Il malore della bimba e la rianimazione

Amara, la figlia di Ushma Kansara, aveva appena 4 giorni di vita quando ha rischiato di morire soffocata.

La piccola stava bevendo il latte dalla sua mamma, quando improvvisamente non è più riuscita a respirare. Secondo i medici la piccola avrebbe avuto un problema di deglutizione, nonostante,come specifichi l’OMS, proprio l’allattamento al seno dovrebbe ridurre il rischio di SIDS, o morte in culla.

Il papà, che in quel momento era presente, ha subito sollevato la piccola per iniziare la rianimazione cardio-polmonare, mentre la mamma ha chiamato un'ambulanza immediatamente accorsa sul posto.

Oltre ai medici è intervenuta anche la polizia, la quale ha analizzato le immagini pro0venienti dal baby-monitor, che hanno permesso loro di ripercorrere quegli attimi terribili vissuti dalla famiglia.

La piccola è stata ricoverata nella terapia intensiva neonatale dell’Eveline London Children's Hospital, per 5 giorni, dove i medici hanno capito che la bambina aveva alcuni problemi di deglutizione, una sorta di disfagia che non permetteva al palato e ai muscoli coinvolti nell’alimentazione di funzionare correttamente.

La bimba è stata alimentata per i suoi primi 8 mesi di vita tramite un sondino.

Oggi quell’episodio è un ricordo lontano, Amara sta bene e cresce in forze, solo i suoi genitori devono fare attenzione che non mangi troppo velocemente.

A non essere più tornata quella di prima, però è stata la sua mamma.

La depressione post-partum

Dopo l’episodio avvenuto proprio mentre Ushma Kanshara stava allattando la sua bambina, la donna non è più riuscita a rimanere sola con lei.

Racconta in un’intervista a Mirror di essersi sentita a lungo in colpa per la sua bambina: “Pensavo fosse tutta colpa mia, perché la stavo allattando quando ha smesso di respirare”.

Questa esperienza traumatica ha provocato in lei una fortissima depressione post-partum.
La situazione non è poi così insolita,uno studio pubblicato nel 2017 sulla National Library of Medicine, ha indagato la stretta correlazione tra traumi provati dalle madri prima o dopo la nascita dei loro bambini e di come questi influenzino le loro capacità genitoriali, il loro stato di stress, spesso dando vita a diagnosi di depressione post partum.

La donna ha racchiuso tutti i sentimenti che dice di aver provato, mentre guardava la sua bimba giocare e per il suo stato di salute mentale non riusciva ad avvicinarsi a lei, in un diario, che è poi diventato un libro dal titolo “Cara Amara: come sei sopravvissuta”.

Si è convinta a pubblicare il suo racconto, per poter aiutare tante mamme che vivono uno stato depressivo simile, del quale, però, non si rendono conto.

Ushma Kanshara ha spiegato che il trauma vissuto con la sua piccola Amara è stato tanto forte da aver, per il momento, affievolito il suo desiderio di maternità. La psicoanalisi è stata la sua salvezza e spera di trasmettere questo concetto a tante mamme che stanno vivendo una esperienza simile e si sentono sole.

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