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Da che età i bimbi possono rimanere a casa di un compagno di classe da soli? La domanda di una mamma

Da che età i genitori non devono presentarsi agli inviti dei compagni di classe dei figli? Questa è la domanda che si è fatta Sieh, la mamma di un bimbo di 6 anni, dopo aver organizzato per lui e un amico un pomeriggio di giochi insieme.
A cura di Sophia Crotti
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bimbo a casa di un amico da solo

Sieh è una mamma di 32 anni dell’Arizona che ha condiviso su TikTok un video in cui racconta la strana esperienza vissuta con suo figlio di 6 anni, e un suo compagno di classe venuto a casa loro per giocare nel pomeriggio. “Sua mamma ha lasciato il bimbo a casa nostra tutto il giorno, io pensavo si fermasse anche lei”.

Da che età i bambini si presentano da soli per giocare da un amico?

Sieh è la mamma di Tantum, un bimbo di appena 6 anni. Il piccolo, a cui lei ha insegnato per ragioni di sicurezza il suo numero di cellulare, lo ha dato alla mamma di un suo compagno di classe, affinché si accordassero per giocare insieme nel pomeriggio a casa sua.

Sieh ha ricevuto un messaggio dalla mamma di Fred (nome di fantasia) compagno di classe di suo figlio, che le chiedeva di organizzarsi per far giocare i bimbi insieme.

Sieh ha dunque invitato il piccolo Fred a giocare con Tantum l’indomani a casa loro. Il programma del pomeriggio prevedeva giochi d’acqua in giardino sul tappeto gonfiabile a getto d’acqua che Sieh ha in giardino. Alle 12.45 Sieh ha ricevuto un messaggio dalla mamma di Fred che le diceva che a causa di un contrattempo sarebbe stata la nonna a portare il piccolo da lei. 

@aimeesieh

What are your thoughts? The kid was so good the whole time but the situation felt a little off to me…

♬ original sound – Aimee Sieh

La nonna ha lasciato il costume e il cambio del piccolo in mano a Sieh sul vialetto di casa e poi se n’è andata, lasciando la giovane mamma sgomenta, perché era convinta, come spiega nel video su TikTok, di poter passare il pomeriggio a chiacchierare con la mamma si Fred o con sua nonna, non di doversi occupare da sola di due bambini.

“Io non conoscevo questa famiglia, eppure mi hanno affidato loro figlio per ore senza neanche buttare un occhio in casa mia e assicurarsi che fossimo affidabili”. 

Sieh non ha più avuto notizie né dalla mamma, né dalla nonna del bimbo per 4 ore filate, fino a che ha deciso di scrivere un messaggio alla donna per capire se avrebbe dovuto cucinare la cena per suo figlio. A questo punto la mamma di Fred le ha detto di non preoccuparsi e 15 minuti dopo si è presentata per riprendere suo figlio e portarlo a casa.

Mai mi sarei immaginata così il primo pomeriggio di un compagno di mio figlio a casa con noi, pensavo che i suoi genitori si sarebbero fermati, per badare insieme ai nostri figli e conoscerci meglio, e che il tutto non sarebbe durato più di un’ora e mezza”. 

La donna a questo punto si è chiesta se fosse lei ad essere troppo protettiva, perché non avrebbe mai  lasciato il suo bimbo di soli 6 anni per 4 ore a casa di sconosciuti. 

Sotto al suo video tanti genitori hanno commentato, qualcuno ha detto che ormai già dai 5 anni gli inviti a casa dei compagni di classe per i genitori diventano un modo per “Parcheggiare i propri figli”, altri invece condividono il pensiero di Siah e le dicono che neanche loro avrebbero mai lasciato loro figlio così piccolo a casa di sconosciuti.

Il parere della psicologa

La psicologa clinica  Sheryl Ziegler, alle pagine di Today.com ha spiegato che a suo avviso una giornata di gioco a casa di un amico, tra compagni di classe, ormai inizia già a 5 anni.

Se però i bambini di età prescolare hanno bisogno di maggiore attenzione da parte dei genitori, che dunque è bene rimangano tutti ad occuparsi dei piccoli e per un massimo di due ore, non vale lo stesso ragionamento quando si parla di bambini che almeno hanno iniziato la scuola elementare, come nel caso del bimbo di Sieh.

“Dalla mia esperienza posso dire che quando i genitori di un bambino di prima elementare invitano a casa loro un compagno di classe è scontato che sia solo lui a doversi presentare a casa, non anche la sua famiglia”. 

Il suggerimento che la psicologa da, però, è quello di essere chiari ed espliciti: “Se si desidera che il bimbo rimanga a casa propria al massimo due ore o che i genitori si fermino con lui, basta dirlo esplicitamente al momento dell’invito”.

Se invece non si dice nulla e si usano termini come “portalo alle 13”, “puoi lasciarlo da noi nel pomeriggio” è anche normale che il bimbo si presenti senza la famiglia.

In ultimo, ma non per importanza, la psicologa invita i genitori a stare alle esigenze dei figli, se i bimbi non vogliono andare da un compagno di classe senza mamma e papà è bene accompagnarli se invece, almeno per i momenti di gioco, preferiscono essere autonomi, possono essere lasciati lì.

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