video suggerito
video suggerito

Curare la salute mentale in gravidanza significa tutelare il cuore delle madri: l’appello dei medici americani

L’American Heart Association ha diffuso un articolo nel quale viene sottolineato il legame tra salute mentale e cardiovascolare in gravidanza. Per gli esperti ansia e depressione nelle future mamme aumentano il rischio di complicanze e problemi a lungo termine, ma integrarli nella cura perinatale può migliorare il futuro sia per le madre che per i loro bambini.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Per prendersi cura del cuore di una madre occorre prima di tutto salvaguardarne la salute mentale. È questo il forte messaggio lanciato dall'American Heart Association (AHA), associazione statunitense senza scopi di lucro che da decenni svolge un ruolo di primo piano nell'opera di ricerca e prevenzione per ridurre le morti legate a problemi cardiaci.

Con un articolo pubblicato sul Journal of the American Heart Association, il comitato scientifico dell'organizzazione ha infatti sottolineato la connessione tra benessere psicologico e salute cardiovascolare durante la gravidanza e il periodo post-partum, sollecitando l'integrazione della valutazione della salute mentale nella routine medica perinatale. Tale strategia, affermano gli esperti, potrebbe non solo ridurre il rischio di complicanze durante la gravidanza, ma anche migliorare il benessere cardiovascolare delle madri sul lungo termine.

I pericoli per la salute mentale e lo sviluppo del bambini

Partendo dal tema della mortalità materna negli Stati Uniti – un problema crescente, con tassi di decessi due o tre volte superiori rispetto a quelli di altri paesi ad alto reddito –  gli autori dell'articolo hanno illustrato come tra le principali cause di questa situazione vi siano proprio i disturbi psicologici perinatali, come la depressione e l'ansia, i quali non solo aumentano il rischio di complicanze durante la gravidanza, ma hanno anche conseguenze negative sulla salute cardiovascolare materna nel lungo termine.

Immagine

Lo di stress psicologico prolungato può infatti portare a un incremento dei livelli di infiammazione nel corpo, influenzando negativamente la pressione sanguigna e il metabolismo. Inoltre, le persone con problemi di salute mentale tendono ad adottare abitudini di vita meno salutari, come un’alimentazione scorretta, un’attività fisica ridotta, difficoltà nel rispettare le prescrizioni mediche e un maggiore uso di sostanze dannose come alcol, tabacco o droghe.

Tutti questi comportamenti, spiegano gli esperti, aumentano pertanto il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e – elemento per nulla trascurabile – influiscono negativamente anche sul benessere del neonato, aumentando le probabilità che il piccolo sviluppo disturbi emotivi e comportamentali durante l'infanzia.

L’importanza dello screening psicologico durante la gravidanza

Alla luce di queste evidenze, il gruppo di ricerca guidato dalla dottoressa Garima Sharma, direttrice della cardiologia preventiva e della salute cardiovascolare femminile presso l'Inova Schar Heart and Vascular in Virginia, ha sottolineato la necessità di ridefinire il concetto di salute cardiovascolare materna, includendo in essa anche tutto ciò che concerne il benessere psicologico. Per i medici è dunque fondamentale che i professionisti sanitari comprendano la connessione tra mente e cuore, integrando lo screening della salute mentale nei controlli di routine durante la gravidanza e il periodo post-partum.

Immagine

Attualmente, lo screening per la depressione e l'ansia non è sempre una pratica standardizzata nel percorso perinatale. Tuttavia, gli esperti raccomandano che venga adottato con la stessa importanza di altri esami di routine, come il monitoraggio della pressione sanguigna o il controllo dei livelli di glucosio nel sangue. Identificare precocemente eventuali problemi di salute mentale permette di intervenire in modo tempestivo, riducendo il rischio di complicazioni sia per la madre che per il bambino.

Strategie per un approccio integrato

Per integrare in modo efficace lo screening psicologico nella cura perinatale, l'AHA ritiene necessario fornire agli operatori sanitari gli strumenti adeguati per valutare la salute mentale delle pazienti e stabilire protocolli di intervento in caso di necessità. Uno degli strumenti citati dall'articolo è, ad esempio, il Patient Health Questionnaire-9 (PHQ-9), un test che aiuta a identificare i sintomi depressivi e di ansia nelle pazienti. L’uso di questi strumenti, puntualizzano gli esperti, non solo migliorerebbe la diagnosi, ma aiuterebbe anche a ridurre lo stigma associato ai problemi di salute mentale.

Secondo le linee guida proposte dallo studio, il primo screening psicologico dovrebbe avvenire il prima possibile durante la gravidanza e dovrebbe essere ripetuto almeno una volta nel corso della gestazione. "Durante la gravidanza e il post-partum, identificare e intervenire sui fattori di rischio modificabili che aumentano il rischio di depressione, come l'isolamento sociale, il supporto inadeguato o assente del partner, la depressione prima della gravidanza e la scarsa qualità del sonno, può migliorare la salute psicologica materna e la futura salute cardiovascolare" ha dichiarato Sharma.

Medici e ricercatori si sono augurati che l'appello non cada nel vuoto, ribadendo come un nuovo approccio che tenga finalmente  sia della componente fisica che di quella psicologica, potrebbe contribuire a ridurre il tasso di mortalità materna e a migliorare la qualità della vita delle donne durante e dopo la gravidanza.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views