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Cos’è lo stress da rientro a scuola, e perché colpisce più i genitori degli alunni

Il suono della prima campanella dopo le vacanze estive non è stressante solo per i bambini, ma anche per i genitori. Tra spese sempre più alte per il materiale scolastico e i tanti impegni dei bimbi il 60% dei genitori affronta questo nuovo inizio con vere e proprie crisi di pianto.
A cura di Sophia Crotti
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scuola

I genitori avrebbero bisogno di giornate lunghe almeno 48 ore, quando riprende la scuola. È quanto rivela un sondaggio condotto su un campione di 1000 genitori americani, che hanno spiegato di vivere una vera e propria condizione di stress da ritorno alla routine scolastica dei propri figli, anche peggiore dei diretti interessati che si troveranno a dover affrontare un nuovo anno tra i banchi di scuola.

Il sondaggio ha rivelato quali sono le maggiori preoccupazioni dei genitori, che li portano poi a vivere il momento dell’inizio della scuola con forte agitazione.

Poco tempo a disposizione

L’87% dei genitori intervistati ha spiegato che conciliare lavoro e famiglia è davvero complesso, anche quando ricomincia la scuola. Questo perché trascorrono circa 17 ore settimanali ad occuparsi degli spostamenti dei figli tra scuola e attività extra, come sport, scuole di musica o teatro, della programmazione, della preparazione di pasti, vestiti e materiale scolastico.

rientro a scuola

I dati italiani parlano di un’ altrettanto stressante situazione per i genitori del Bel Paese. Secondo l’ultima rilevazione ISTAT del 2019 erano più di 10 milioni e mezzo le persone occupate nell’accudimento di figli in età scolare, minori di 15 anni.

Di loro il 34.7% si diceva in difficoltà nella conciliazione cura e lavoro e così, soprattutto le mamme, riducevano l’orario di lavoro, optando per un part-time involontario. Infatti, secondo i dati del 2024 raccolti da Save the children, il 36.4% delle donne impiegate a tempo parziale è mamma.

Tra le cose più complesse da gestire quando si parla di orari e tempo, per i genitori che hanno partecipato al sondaggio vi sono:

  • trovare il tempo per fare tutto (57% degli intervistati)
  • ricordarsi di tutti gli impegni (54% degli intervistati)
  • bilanciare lavoro e famiglia (52% degli intervistati)
  • avere a che fare con i cambi di programma dell’ultimo minuto (51% degli intervistati)
  • trovare il giusto tempo per far fare i compiti ai bambini (68% degli intervistati)

I genitori hanno spiegato anche, nel 76% dei casi, di trascorrere buona parte della giornata a ricontrollare gli orari degli impegni dei figli, per paura di sbagliare e di sentirsi così stressati da non tollerare il minimo ritardo che i piccoli hanno in uno dei loro impegni.

Ritornare a scuola costa caro

Zaino nuovo, astuccio ricolmo di pastelli e penne, libri, quaderni, matite, colla, scotch, la lista del materiale scolastico sembra non terminare mai.

Proprio questo dispendio economico notevole spaventa e stressa il 51% dei genitori intervistati, e il 49% di loro trema all’idea di non riuscire economicamente a sostenere le ingenti spese.

Secondo un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore, i libri di testo hanno una spesa media che varia dai 300 euro, quando i bimbi fanno le medie a 600 euro annui quando si parla invece di libri di testo delle superiori. Se non si contano però i dizionari, richiesti quando i ragazzi frequentano le superiori, come quello delle lingue o di latino e greco, che possono alzare la spesa, secondo Federconsumatori fino a farle superare i 1300 euro a ragazzo.

crisi economica

Per Federconsumatori uno zaino nuovo può costare anche 200 euro, ai quali si devono aggiungere i costi per tutto il resto del materiale scolastico, con una spesa complessiva pari a 1300 euro l’anno per ciascun figlio che andrà a scuola.

Allo stress di queste spese i genitori sommano anche lo stress che provoca loro la perdita del materiale scolastico da parte dei figli. Dal sondaggio emerge che i genitori, sfiduciati, sanno già che i loro bimbi perderanno almeno 160 euro di materiale nuovo. 

Secondo un sondaggio sulle spese e le rinunce delle famiglie svolto da Ipsos, vi è un altra spesa ingente per quanto riguarda la ripresa della scuola e della routine dei bambini: quella legata allo sport.

I genitori affermano che questa spesa sia pari al 48% della spesa complessiva annua per un figlio, tra tute, scarpe e oggetti necessari alla pratica sportiva a scuola e in palestra.

Come superare lo stress da rientro a scuola dei propri figli

Il 60% dei genitori intervistati ha affermato di scoppiare in vere e proprie crisi di pianto quando i bambini ricominciano la scuola, o all’idea che manchino pochi giorni dall’inizio.

Dunque alle pagine di Parents la terapista familiare Jillian Amodio ha dato qualche consiglio ai genitori per contenere e superare lo stress da inizio della scuola dei propri figli:

  • Chiedere aiuto: secondo la terapista se ci si sente sopraffatti e si ha la fortuna di essere circondati da zii, nonni e cugini volenterosi di dare una mano è molto importante farsi aiutare da loro nella gestione degli impegni dei propri figli.
  • Imparare a dire di no: spesso le improvvisate di amici e parenti possono non fare altro che alterare la tabella di marcia giornaliera e influire negativamente sullo stato d’ansia dei genitori, che non sanno proprio come incastrare la visita. Per questo è importante dire di no, senza pensare di risultare maleducati, si sta solo proteggendo la propria salute mentale.
  • Creare una rete solidale: oltre ai bonus, si può chiedere ad amici e parenti di poter utilizzare, per esempio, lo zaino o le scarpe o i vestiti che ormai un cugino non utilizza più.
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