video suggerito
video suggerito

Cos’è la vigoressia e perché i genitori dovrebbero imparare a riconoscerla nei figli: il punto degli esperti

La vigoressia, ossia la tendenza a percepirsi troppo esili o gracili, è un disturbo in crescita tra i giovani, sempre più indotti da media e social a inseguire modelli fisici irraggiungibili. L’ossessione per i muscoli e l’aspetto può portare a comportamenti estremi, influenzando salute e benessere. Per pediatri e psicologi è dunque necessario che i genitori imparino a riconoscere i segnali d’allarme e intervenire prontamente per risolvere il problema.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Negli ultimi anni, il culto del corpo perfetto ha assunto nuove forme, influenzando in modo significativo adolescenti e giovani adulti. Se disturbi alimentari come l'anoressia e la bulimia sono ormai noti al grande pubblico, un altro disturbo legato all'immagine corporea sta emergendo con preoccupante diffusione, soprattutto tra i ragazzi: la vigoressia, conosciuta anche come dismorfia muscolare o "bigoressia". Questo disturbo porta chi ne soffre a un'ossessione patologica per la crescita muscolare e una percezione distorta del proprio corpo, che può sfociare in comportamenti dannosi per la salute fisica e mentale.

Cos'è la vigoressia?

La vigoressia è un disturbo psicologico che rientra nella categoria dei disturbi dismorfici corporei. Come recentemente spiegato all'HuffPost dalla terapista di disturbi alimentari  Kara Becker, chi soffre di questa condizione sviluppa una vera ossessione per la propria massa muscolare, percependo il proprio corpo come troppo esile o poco definito, anche in presenza di una massa muscolare oggettivamente sviluppata.

Immagine

Come le altre forme di dismorfismo, questa errata valutazione del proprio aspetto si traduce in comportamenti potenzialmente nocivi sia per la mente che per il corpo. I ragazzi che soffrono di vigoressia tendono infatti a praticare un'attività fisica compulsiva, a seguire diete estreme e, in alcuni casi, anche a ricorrere a sostanze più o meno lecite per aumentare la propria massa muscolare.

I segnali da non sottovalutare

Secondo gli esperti, chi soffre di vigoressia mostra comportamenti ripetitivi e rigidi legati all'allenamento e all'alimentazione. Si osserva una preoccupazione eccessiva per la dieta, che spesso diventa iperproteica e povera di grassi, e una tendenza a isolarsi socialmente per evitare situazioni in cui non si possa rispettare il proprio regime alimentare o la propria routine di allenamento. Inoltre, possono manifestarsi sentimenti di inadeguatezza, ansia e depressione.

Rispetto ad altri disturbi alimentari, la vigoressia è meno riconosciuta e diagnosticata, soprattutto nei ragazzi. Ggià uno studio del 2019 ad opera della University of California San Francisco aveva evidenziato come il 22% degli adolescenti maschi adottasse comportamenti alimentari disordinati nel tentativo di aumentare la massa muscolare. Un trend che sembra trovare confermare nell'uso sempre più diffuso di integratori, steroidi e altre sostanze per migliorare le prestazioni fisiche e provare raggiungere un modello corporeo irrealistico.

Immagine

Eppure, nonostante l'aumento di ospedalizzazioni per disturbi alimentari che in questi anni sta interessando i pazienti maschi, il rischio appare ancora sottostimato. "Sebbene ci sia maggiore consapevolezza sui disturbi alimentari, la dismorfia muscolare può essere trascurata per diversi motivi, uno dei quali è che può portare a comportamenti spesso incoraggiati in sala pesi" ha spiegato all'HuffPost Amy Gooding, psicologa clinica dell'Eating Recovery Center di Baltimora.

Il ruolo dei media

Per gli esperti, l’influenza dei social media nei comportamenti e nelle aspirazioni di bambini e teenager risulta un fattore chiave nella diffusione della vigoressia. La costante esposizione a immagini di corpi scolpiti e muscolosi porta infatti tanto i ragazzi quanto le ragazze confrontarsi con standard estetici difficilmente raggiungibili. Molti influencer costruiscono infatti la loro immagine attraverso allenamenti intensivi, diete rigorose e, in alcuni casi, l'uso di fotoritocco o filtri. Tutto questo però crea un'illusione di perfezione che può alimentare insicurezze e disturbi dell’immagine corporea nei più giovani.

Intervenuto sulla questione, il professore di psicologia alla Bryant University Joseph J. Trunzo, ha evidenziato come la pratica di sottoporre il proprio corpo a sforzi estremi per trasformarlo in un fascio di muscoli sia una pratica molto diffusa anche nelle grandi produzioni di Hollywood (Trunzo ha citato l'esempio dell'attore Hugh Jackman, che per interpretare il personaggio Wolverine ha dovuto seguire diete rigidissime ed estenuanti regimi di disidratazione per ricreare l'aspetto statuario dell'eroe Marvel), ma i giovani non sempre comprendono quanto queste trasformazioni siano il risultato di condizioni molto specifiche e non realisticamente riproducibili.

Come aiutare i propri figli

Gli esperti indicano diversi fattori che possono contribuire allo sviluppo della vigoressia, tra cui una predisposizione genetica ai disturbi d'ansia, un basso livello di autostima e il perfezionismo. Anche esperienze di bullismo e traumi infantili possono aumentare il rischio di sviluppare un'ossessione per il proprio aspetto fisico. Gli atleti e gli assidui frequentatori delle palestre sono poi particolarmente vulnerabili al fenomeno, sia perché esposti a un continuo confronto con gli altri corpi, sia per la cultura "del risultato" che in certi ambienti del fitness spinge gli sportivi a non accontentarsi mai dei risultati ottenuti.

Immagine

I genitori possono però svolgere un ruolo fondamentale sia nella prevenzione e che nel supporto ai ragazzi che mostrano segnali di vigoressia. Per Trunzo, è essenziale che mamme e papà promuovano fin dai primi anni di vita dei bambini un rapporto sano con il corpo, sottolineando l'importanza della salute rispetto alla mera estetica. Meglio dunque evitare commenti sprezzanti sul corpo altrui e non mostrarsi ossessionati da muscoli e canoni estetici: l'esempio degli adulti è decisivo per indirizzare i giovani ad adottare un certo approccio nei confronti della forma fisico.

Parallelamente, psicologi e pediatri suggeriscono di limitare il tempo trascorso sui social media e discutere criticamente delle immagini e dei messaggi veicolati dai media per aiutare i giovani a sviluppare una percezione più realistica del proprio corpo. Cherie Miller, psicoterapeuta e direttrice del Nourished Soul Center for Healing, consiglia ai genitori di discutere con i propri figli delle immagini che vedono, spiegando loro che i corpi perfetti sui social media sono spesso il risultato di allenamenti estremi e ritocchi digitali.

L'importanza del supporto psicologico

Se si sospetta che un ragazzo stia sviluppando un rapporto ossessivo con l'allenamento e l'alimentazione, tutti gli addetti ai lavori ricordano l'importanza di intervenire con tempestività. Rivolgersi a un professionista della salute mentale specializzato in disturbi dell'alimentazione e dell'immagine corporea può fare la differenza. Un approccio multidisciplinare che coinvolga psicologi, nutrizionisti e medici può aiutare i ragazzi a recuperare un rapporto equilibrato con il proprio corpo e con lo sport.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views