Cos’è l’abacus finger theory: il metodo che permette ai bambini di contare velocemente
I social sono invasi da video di bambini che, seguendo il suono ritmico di una specie di segnale acustico, mentre fissano la lavagna interattiva sulla quale compaiono una serie di operazioni matematiche, riescono a risolvere in brevissimo tempo, semplicemente muovendo le dita.
Dai loro volti divertiti, appare evidente che la matematica diventi, in quelle circostanze, un vero e proprio gioco da ragazzi. Ma cosa sono quei stranissimi gesti che fanno i bambini e come possono in così breve tempo risolvere complesse operazioni matematiche? Si tratta di un metodo dal nome “teoria del dito dell’abaco”.
La teoria del dito dell’abaco
L’abacus finger theory, questo è il nome inglese del metodo che permette ai bambini di risolvere in breve tempo e senza utilizzare calcolatrici o carta e penna. Si tratta infatti di una metodologia di calcolo a mente, per la quale i bambini devono utilizzare le loro dita, poiché ciascuna di esse ha un diverso valore posizionale, esattamente come ogni perlina di un abaco ha un valore diverso a seconda della sua posizione.
La matematica può diventare molto divertente se la si pratica, fin da bambini, con il metodo dell’abaco. Grazie a questa metodologia, come spiega il sito inglese specializzato nella teoria, i piccoli possono arrivare a contare anche fino a 99, solo muovendo le dita di una mano.
I movimenti che i bimbi fanno con le mani, rappresentano gli stessi movimenti che farebbero le perline di un abaco Soroban, sotto le loro dita, se lo avessero davanti. Questo speciale abaco giapponese è infatti formato da una serie di colonne e da un'asta orizzontale al centro, in grado di permettere ai bambini di contare in maniera molto semplice, spostando le perline al suo interno.
Quindi una volta che gli alunni hanno imparato ad utilizzare questo tipo di abaco, potranno immaginarlo davanti a loro per eseguire calcoli anche complessi, moltiplicazioni, addizioni e sottrazioni a mente. Oppure si può direttamente insegnare loro il valore di ogni singolo dito, a seconda del movimento che compie quando fanno dei calcoli.
Il valore numerico di ogni dito dei bambini
Questo metodo attribuisce ad ogni movimento della mano dei piccoli e dunque ad ogni dito, un valore.
Una mano rappresenta le decine (la sinistra) e l’altra le unità (la destra), ma ogni movimento un particolare numero, come specifica il sito inglese specializzato in questo metodo da insegnare ai più piccoli:
- lo 0 è rappresentato da un pugno chiuso
- ogni dito, della mano destra tranne il pollice vale 1 quando è l’unico alzato
- l'anulare della mano destra che punta verso il basso rappresenta il 3
- il mignolo della mano destra verso il basso rappresenta il 4
- il pollice della mano destra rappresenta il 5
La mano sinistra invece ha un valore più alto per ciascun dito:
- l’indice vale 10
- il medio 20
- l’anulare 30
- il mignolo 40
- il pollice 50
Una volta imparati questi valori, semplicemente combinando la posizione di ogni singolo dito rapidamente e a seconda dell’operazione matematica che compare sulla lavagna interattiva, i bambini possono contare rapidamente e divertendosi.
I benefici del calcolo a mente per i bambini
La vera domanda ora è perché i bimbi dovrebbero contare a mente? Uno studio di agosto 2020, pubblicato sull’Athens Journal of Education, ha illustrato una serie di benefici che gli studenti delle scuole elementari hanno riscontrato imparando il calcolo mentale:
- Sono più a loro agio a provare ad esporre possibili soluzioni ai problemi matematici
- Si aiutano vicendevolmente con maggior piacere
- Diventano migliori comunicatori
- Hanno meno paura di dire che non hanno compreso alcuni passaggi
- Si sentono a loro agio nella competizione, che vivono come un modo per misurare serenamente le abilità acquisite
- Migliorano le loro capacità di risoluzione dei problemi (anche non matematici)
Anche uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine, ha riscontrato nei bimbi tra 8 e 13 anni che utilizzano le dita per contare a mente, migliori abilità matematiche, dettate dal fatto che quando si fa di conto e si muovono le dita, si attivano più aree neuronali.