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Cosa vedono i bambini appena nati e in quanto tempo la loro vista migliora secondo gli esperti

I bimbi appena nati non sono perfettamente in grado di vedere ciò che li circonda, anche i volti dei suoi genitori nel primo mese di vita appaiono sfocati, a poco a poco la vista migliorerà.
A cura di Sophia Crotti
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cosa vedono i neonati

I neonati a pochi giorni dalla nascita vedono delle figure lontane e sfocate, un po' come fossero miopi e pian piano, crescendo, iniziano a mettere a fuoco gli oggetti di grandi dimensioni, molto colorati e che si trovano non troppo distanti da loro.

Questo è quanto evidenzia l'Associazione americana di Oftalmologia che a seconda dell'età del lattante ha spiegato cosa può e cosa non può vedere.

Cosa vede un neonato dalla nascita al primo anno di vita?

Appena nato un bambino è molto sensibile alla luce, questo perché le sue pupille sono molto piccole, e riesce a vedere solo oggetti e persone che si trovano vicine a loro, ad una distanza di circa 20-25 centimetri.

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Proprio per questo sorridono mentre i genitori li sollevano avvicinandoli al loro volto, perché solo lì riescono a vederli distintamente. Distinguono le forme e gli oggetti in movimento, ma la loro vista migliora con il passare dei mesi. Ecco come i piccoli riescono a vedere la realtà che li circonda e incuriosisce molto, man mano che crescono:

  • dalla nascita ai 2 mesi: inizialmente i bimbi sono molto sensibili alla luce, poiché le loro pupille sono molto piccole ed è limitata la quantità di luce che riescono a vedere. Già a due settimane dalla nascita riescono a distinguere distintamente luci e ombre. Al compimento del primo mese di vita riescono a vedere bene solo gli oggetti o i volti che si trovano molto vicini a loro, ma sono incuriositi dagli oggetti di grosse dimensioni molto colorati e distanti.
  • dai 2 ai 4 mesi: gli occhi dei bambini nei loro primi due mesi di vita possono presentare un leggero strabismo, potrebbero incrociarsi o indirizzarsi verso l'esterno. Verso i 3 mesi questa tendenza dovrebbe rientrare, e i due occhi dovrebbero riuscire a lavorare insieme, mettendo a fuoco gli oggetti e permettendo loro anche di seguirne gli spostamenti. Attorno ai 4 mesi i bimbi dovrebbero aver raggiunto la giusta coordinazione oculo-manuale, in grado di far afferrare loro gli oggetti.
  • dai 5 agli 8 mesi: i bimbi iniziano a percepire la profondità, se fino a questo momento, infatti, è stato complesso per loro capire quanto fosse distante un oggetto, ora diventa più semplice. Distinguono meglio i colori e riescono a riconoscere i genitori anche se si trovano più lontani da loro. La loro coordinazione oculo-manuale migliora sempre di più.
  • dai 9 mesi all'anno di vita: i bimbi in questa fase sono perfettamente in grado di valutare le distanze, questo permette loro di riuscire a stringere gli oggetti anche fra due dita.

Come stimolare la vista del proprio bambino

Come specifica la dottoressa Sitter, optometrista di Olds, alle pagine del sito Today's parents è importante stuzzicare la vista del neonato, con giocattoli "intelligenti" o mettendosi in gioco:

  • utilizzare dei giocattoli che attraggano la loro attenzione: strumenti a sonagli da muovere vicino allo sguardo del bambino e poi sempre più lontano, peluche che abbiano colori molto contrastanti tra loro, proiettori di luci che si muovono sul soffitto, aiutano i bimbi a sviluppare la vista.
  • interagire con il bambino: smorfie, gridolini e facce buffe sono l'ideale per stimolare la curiosità e la vista del bebè, fin dai suoi primi giorni di vita.
  • prenotare una visita specialistica: il pediatra svolgerà sempre una visita oculistica al bebè, ma se si pensa che la sua vista stia faticando a svilupparsi, si può richiedere l'intervento di uno specialista.
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