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Cosa succede ai bambini nati all’estero tramite gestazione per altri una volta rientrati in Italia? La giurista

Abbiamo chiesto all’avvocata Camilla Fasciolo di spiegarci cosa accadrà a quei bambini che stanno nascendo attraverso la Gestazione Per Altri, iniziata dai loro genitori prima che questa diventasse reato universale. “Quel che ci rimane è un immenso vuoto normativo”.
A cura di Sophia Crotti
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immagine di repertorio
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Il recente caso di cronaca della coppia di due papà aretini, bloccati in California a seguito della nascita del loro bimbo, tramite gestazione per altri, torna a far parlare dell’ok del Senato, che l’ha resa reato universale. I due padri, essendo dunque cittadini italiani, rientrando in Italia rischierebbero una multa salata o addirittura un fermo, secondo quanto specificato dall’articolo 40, in alternativa di dover registrare il bambino come figlio di uno soltanto dei due papà. Data l’incertezza della situazione italiana la coppia ha deciso di rimanere in California, in attesa di conoscere il proprio destino.

La domanda che dunque sorge spontanea è cosa ne è dei bambini coinvolti, nati da GPA, iniziata quando la pratica ancora non era reato universale per lo stato italiano, se i loro genitori per averli tanto desiderati finiscono per essere sottoposti ad un arresto. Lo ha spiegato a Fanpage.it l’avvocata Camilla Fasciolo, membro del comitato scientifico dell'Associazione Mamme in PMA.

dott.ssa Camilla Fasciolo (Avvocata per l'associazione Mamme in PMA)
dott.ssa Camilla Fasciolo (Avvocata per l'associazione Mamme in PMA)

Avvocata, cosa succederà ai bambini nati attraverso Gestazione Per Altri, iniziata dai loro genitori prima che questa fosse dichiarata reato universale?

Nulla, perché è importante dire che una legge penale non è retroattiva se comporta un peggioramento della situazione, come in questo caso un incriminazione di un fatto che prima non era reato, e che dunque non può dunque coinvolgere anche le persone che avevano iniziato la pratica prima che divenisse reato universale. C’è però una grossa distinzione da fare, che parte dal luogo in cui è avvenuta la GPA, se la coppia e la gestante si trovano in uno Stato in cui la pratica è consentita e il loro bambino dunque nasce lì, verrà registrato regolarmente nell’atto di nascita come figlio della coppia che ha deciso che venisse al mondo all’estero. Diverso è il caso in cui si intenda formare l’atto di nascita in Italia o si intenda trascriverlo, qui si va a creare il reato, il primo è quello inerente alla pratica di gestazione per altri, illegale in Italia, e il secondo è quello di alterazione di stato, per cui viene dichiarato come proprio un figlio che per la legge non lo è, a meno che non si proceda con un’adozione.

Ma due genitori che fanno ricorso alla GPA rischiano davvero di essere arrestati? E in quel caso come viene gestito l'affido o l'adozione del figlio?

Al di là del clamore mediatico, si tratta in realtà di un reato di poco conto, si può aggirare attraverso lavori di pubblica utilità o una sospensione con messa alla prova, la pena non è così determinante. Per intenderci un arresto in flagranza, con tanto di manette, per la gestazione per altri è impensabile vista l'entità delle pene previste, per la disciplina italiana. E per quanto riguarda l'esito del bambino, non si prevede nulla perché a monte valgono i regimi precedenti, se è stato formato l'atto di nascita all'estero quel bambino è figlio della coppia, in Italia viene registrato come figlio di un unico genitore e per quanto riguarda l'altro si inizierà un iter adottivo o di step child adoption. È evidente che esiste un vuoto normativo, se l'intento era quello di annullare la gestazione per altri, doveva essere coordinato in maniera diversa, prevedendo un esito per questi bimbi.

E per le coppie che si apprestan, ora che la GPA è reato universale, a metterla in atto per avere dei figli in un Paese in cui è consentita, quali sono invece le pene al momento della registrazione del bambino?

Sicuramente non rischierebbero un arresto in flagranza, ma un processo che prevede alla fine un raggiro tramite lavori di pubblica utilità o con una messa alla prova. Alla fine non ha conseguenze drammatiche e drastiche. Oggi non esiste neanche un iter di affido o adozione per questi bimbi e invece bisognerebbe prevedere innanzitutto cosa fare nel caso in cui l'atto di nascita è stato rilasciato dal Paese in cui il bimbo è nato o nel caso in cui la coppia venga accusata di alterazione di stato, immaginare per esempio un percorso di adozione per la coppia, sia che il figlio non abbia i gameti dei genitori, sia che li abbia.

Nel caso specifico in cui la coppia sia composta da due padri come si procede?

Se uno dei due ha donato i suoi gameti per la nascita del figlio, risulterà in Italia come unico genitore, mentre l'altro può procedere con l'adozione in casi speciali, forte del fatto che il bimbo è in parte tutelato dalla genitorialità del compagno.

Insomma una legge che non tutela nessuno…

Io penso che ci siano moltissimi problemi legati a questa legge, primo fra tutti l'immenso vuoto normativo, che in ogni caso non fermerà il desiderio di genitorialità, di chi non potrebbe diventarlo se non effettuando la GPA. Credo sia stata una legge mossa solo dal sentimentalismo e non volta a tutelare né i bambini, né le famiglie. È un testo di legge che dimostra quanto nel nostro Paese si faccia molto in fretta a normale ma non si riesca mai a regolamentare.

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