Cosa sono le voglie in gravidanza e cosa succede se non si assecondano, il parere dell’esperta
Qualche giorno fa la modella statunitense Hailey Bieber ha postato una storia su Instagram in cui rivelava ai suoi fan una strana voglia che da quando è incinta l’attanaglia, quella di mangiare insalata di uova su letto di sottaceti, il tutto insaporito con una salsa piccante. Tante sono le donne che durante la gravidanza iniziano ad apprezzare strane combinazioni di cibo e a detestare cibi che prima amavano, abbiamo chiesto il perché alla dottoressa Anna Franca Cavaliere, Direttore UOC Ostetricia e Ginecologia Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola, che ci ha spiegato il perché delle voglie in gravidanza, sfatando anche tutti i falsi miti ad esse connessi.
Cosa si intende per le “voglie” in gravidanza?
Le voglie in gravidanza sono dei desideri improvvisi e a volte insoliti, rispetto ai gusti tipici della singola donna e che destano per tanto meraviglia, sia per la rapidità con cui insorgono, che per le caratteristiche con le quali si evolvono. Per esempio alcune gestanti, che non avevano l’abitudine di mangiare salato al mattino o non avevano l’interesse per alcuni snack, sviluppano un improvviso desiderio di mangiare quel cibo o quel prodotto.
E perché in gravidanza la donna sviluppa questi strani ed improvvisi desideri di cibo?
Questa è una cosa che ha sempre incuriosito anche l’ostetricia, che si è interrogata a lungo sulle motivazioni. Innanzitutto vi è una componente psicologica, perché per tutti noi il cibo rappresenta un elemento di rassicurazione o compensazione, dunque questo improvviso desiderio di cibo è un’espressione comunicativa del nostro corpo. Un ruolo molto importante è giocato anche dalle modificazioni ormonali della gravidanza, perché gli ormoni cambiano sia il gusto che l’olfatto. Alcune gestanti, per esempio, dicono di provare nausea anche solo a sentire odore di cibo o il profumo del caffè e smettono di assumere quella sostanza perché l’odore non è più gradevole, secondo loro. Il tutto ritorna nella norma quando l’effetto ormonale della gravidanza smette di modificare olfatto e gusto.
In ultimo c'è anche una spiegazione legata alla modificazione fisiologica del corpo della donna in gravidanza, che tende ad avere una quota liquida a livello del sangue e dei tessuti aumentata. Il sangue della donna in gravidanza è più diluito, per permettere una più facile circolazione. Perché questo avvenga è necessario che la donna introduca nella sua dieta più liquidi, questo spiegherebbe la motivazione per cui il corpo della mamma inizi a necessitare di più cibi salati durante la gravidanza: per farla bere di più.
Quali sono i falsi miti legati all’alimentazione in gravidanza?
Il primo è che la donna in gravidanza debba mangiare per due. Non è vero, la donna deve aumentare l'apporto calorico circa del 20%, anche se tutto di pende dal suo peso di partenza. Nel primo trimestre il numero di calorie quotidiane dovrebbe essere di 150-200 kcal, nel terzo trimestre l’aumento di calorie necessario è un po’ superiore, e attorno alle 300-350 kcal verso la fine della gravidanza.
Poi un tempo si diceva che le macchie di colore marrone scuro o di colore rosso sui bambini, fossero la manifestazione di una serie di voglie insoddisfatte alla fragola o al cioccolato della mamma. Anche questa è una falsa credenza, perché in realtà si tratta di angiomi o anomalie della pigmentazione della pelle o di nei, che non hanno nulla a che fare con le voglie insoddisfatte della donna in gravidanza.
La donna deve assecondare le voglie o deve cercare di seguire una dieta equilibrata?
Le voglie non vanno né contrastate completamente, né assecondate se rappresentano un fattore di rischio, per esempio ci sono alcuni alimenti come il pesce crudo che proprio non si possono mangiare in gravidanza, o gli insaccati di carne cruda se la gestante non è protetta per la toxo-plasmosi, o le uova crude che la espongono al rischio di salmonella.