Cosa sono i Giochi Olimpici Giovanili, dove lo sport è fratellanza, amicizia e salute
Girano sul web immagini di baby atleti, bimbi che hanno da poco imparato a camminare e che goffamente, vestiti come i più grandi atleti olimpici si cimentano con addosso il pannolino in gare di corsa, si muovono sulla pedana della ginnastica ritmica o sollevano finti pesi. In realtà, si tratta di una pubblicità realizzata ad hoc dal comitato olimpico con l’obiettivo di avvicinare i giovanissimi e le loro famiglie allo sport.
Ma oltre al divertente spot, dal 2010 esistono dei giochi olimpici proprio dedicati ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni e il cui obiettivo non è solamente vederli primeggiare mentre si cimentano nei loro sport preferiti, ma aiutarli ad interiorizzare valori importanti, che lo sport e la competizione leale possono trasmettere.
Atleti anche fuori dal campo
Era il 2010 quando a Singapore si sono tenuti i primi Giochi Olimpici Giovanili (GOG), per scelta del Comitato Olimpico, che si era riunito nel 2007. Gli atleti in gara, selezionati dal Comitato Olimpico di ciascun Paese, hanno avuto la possibilità oltre che di disputare gare delle loro discipline olimpiche preferite, anche di partecipare a 50 attività educative, tra vere e proprie lezioni frontali e workshop. Non a caso lo slogan della prima edizione fu “Tracciare il cammino”, quello che questi ragazzi hanno intrapreso per diventare esempio di dedizione e vita sana.
I Giochi Olimpici Giovanili sono nati infatti con l’obiettivo di permettere alle nuove generazioni di interiorizzare i valori olimpici, ragionare sui benefici dello sport a livello fisico e mentale e su concetti come il rispetto dell’avversario, l’importanza di competere in maniera leale, e la pericolosità del doping.
Ad oggi i Giochi Olimpici Giovanili che nel 2026 arriveranno alla loro quarta edizione, si disputano in estate e in inverno, e con i loro programmi si concentrano molto anche sul benessere dell’atleta, mettendo al centro quella vita fatta di sacrificio e lavoro sotto pressione, che può portare i giovanissimi a sottovalutare l’importanza della loro salute mentale.
Inoltre viene promosso lo sport a squadre miste, proprio per sottolineare quanto sia importante nella vita dei ragazzi la parità tra sessi, la fratellanza e l'unione per ottenere dei buoni risultati. Ogni anno ci sono delle novità per quanto riguarda gli sport olimpici che fanno parte del programma dell’edizione giovanile, infatti se nella scorsa edizione erano 32 gli sport in programma, nel 2026 saranno 35, tra queste c’è la braking, baseball a 5, basket 3×3, ciclismo BMX freestyle, rugby a 7, golf. Anche nei giochi invernali ci sono diverse discipline che non fanno ancora parte degli sport olimpici.
Gli slogan volti a motivare i ragazzi non solo nello sport
Negli anni in cui sono state disputate le gare tra giovanissimi atleti, si sono alternati diversi slogan volti a dare insegnamenti utili alla vita di tutti i ragazzi, come specifica la sezione del sito ufficiale delle Olimpiadi:
- Giochi Olimpici Giovanili Nachino 2014: “Condividere i Giochi, Condividere i Nostri Sogni”, per la prima volta sono stati introdotti diversi sporta a squadre miste, con l’obiettivo di sensibilizzare gli atleti sull’importanza dell’amicizia e la parità di genere.
- Giochi Olimpici Giovanili Buenos Aires 2018: lo slogan era “Feel the future” e il suo obiettivo era quello di dimostrare che partendo proprio dai più piccoli si potesse immaginare un futuro in cui tra persone vi fosse passione, convivialità e legame nella diversità.
- Giochi Olimpici Giovanili Losanna 2020: “Iniziare ora” lo slogan per ricordare ai ragazzi di non tardare nell’inseguimento dei loro sogni, durante le gare si è cercato di impattare il meno possibile sull’ambiente favorendo lo spostamento di atleti con mezzi pubblici
Nel 2026 i giochi si disputeranno a Dakar, erano previsti nel 2022, ma sono stati posticipati per problemi organizzativi legati al covid. Saranno così il primo evento olimpico in assoluto disputato in territorio africano, volto a dare sfarzo e a supportare economicamente una nuova parte del mondo.