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Cosa sognano i neonati? La risposta della psicologa: “Durante il sonno i bimbi consolidano ciò che imparano da svegli”

Anche se rimangono svegli poche ore durante la giornata, i neonati sono dei grandi assimilatori d’informazioni e tutto ciò che sentono, vedono e percepiscono viene poi elaborato durante il sonno. Intervistata da Fanpage.it, la ricercatrice Valentina Silvestri ha spiegato cosa possiamo sapere del sogno dei neonati e che ruolo gioca l’attività onirica nello sviluppo dei più piccoli.
Intervista a Valentina Silvestri
Assegnista di ricerca presso il Bicocca Child & Baby Lab dell'Università degli Studi di Milano Bicocca
A cura di Niccolò De Rosa
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I neonati trascorrono gran parte della loro giornata a dormire – l'Istituto Superiore della Sanità afferma che un bebè in salute dovrebbe riposare dalle 14 alle 17 ore al giorno – ma il loro cervello è già in grado di sognare? I sogni, dopotutto, sono principalmente delle elaborazioni inconsce di ciò che l'individuo percepisce e sperimenta durante la veglia. Dunque cosa potrebbe mai sognare uno scricciolo di poche settimane che ha praticamente tutta la propria vita a poppare e a sonnecchiare?

Per approfondire la questione, Fanpage.it si è rivolto alla psicologa dello sviluppo Valentina Silvestri, assegnista di ricerca presso il Bicocca Child & Baby Lab dell'Università degli Studi di Milano Bicocca.

"Il nostro team si dedica principalmente allo studio dello sviluppo delle capacità percettive, cognitive e sociali nei bambini nei primi anni di vita", spiega Silvestri. "Il nostro compito è infatti comprendere come queste abilità emergano nelle prime fasi di vita e come si trasformano nel corso della crescita. E il sonno gioca comunque un ruolo rilevante in tale processo".

Dottoressa, i neonati possono sognare?

Siamo portati a pensare che i neonati abbiano poche abilità e il loro vissuto sia scarno di esperienze. In realtà, nel momento in cui sono svegli, i bimbi sono dei grandi elaboratori di informazioni – suoni, immagini, percezioni – e sanno fare molte più cose di quanto possiamo pensare: riconoscono il volto dei genitori, distinguono le voci e sanno perfino cogliere le espressioni del volto. Uno studio che abbiamo condotto in collaborazione con l’equipe dell’Unità di Neonatalogia della clinica Mangiagalli dell’Ospedale Maggiore Policlinico dei Milano ci ha ad esempio permesso di osservare come i neonati mostrino delle preferenze per delle specifiche emozioni veicolate dai volti, trovandosi più a loro agio di fronte a espressioni felici rispetto a quelle che trasmettevano paura.

Valentina Silvestri, docente e ricercatrice
Valentina Silvestri, docente e ricercatrice

Quali informazioni elaborano i bebè quando sognano?

Purtroppo non possiamo sapere con certezza quello che sognano i neonati, i quali non hanno le facoltà linguistiche per fornirci un resoconto. Quello che però sappiamo è che i bimbi trascorrono circa il 50% del loro sonno nella fase REM, che è la fase appunto di Rapid Eye Movement, che è quella che associata ai sogni negli adulti. Questo ci dice che in realtà la loro attività onirica è molto intensa e che, molto probabilmente, sognano le sensazioni le immagini che percepiscono durante la giornata.

Ma i neonati riescono a vedere e distinguere ciò che osservano?

È un dubbio molto comune. È vero, i bambini molto piccoli vedono sfocato, più o meno come una persona miope. Ciò però non impedisce loro di percepire e vedere ciò che sta loro di fronte. La vista dei bimbi fino a circa 60 centimetri è abbastanza buona e permette di individuare gli oggetti e riconoscere i tratti dei volti. Dopotutto è quella la distanza dal volto della mamma durante l'allattamento al seno: la Natura raramente agisce per caso.

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Quindi i neonati possono sognare?

Non solo. Gli studi ci dicono che nel riposo dei neonati, la fase REM occupa una percentuale più alta rispetto a quella dell'adulto. Ciò significa che i neonati possono sognare persino più degli adulti, tuttavia, è difficile dire se nei primi mesi i loro sogni abbiano una componente emotiva paragonabile a quella degli adulti o dei bambini più grandi, poiché il loro cervello è ancora in via di sviluppo.

Il sogno gioca un ruolo nello sviluppo dei bambini?

In questa fase della primissima infanzia è difficile scindere il sogno dal sonno. Durante la fase REM, infatti, nel cervello degli esseri umani si verifica una sorta di consolidamento della memoria. Ciò significa che dormire in maniera qualitativamente e quantitativamente maggiore – come fanno appunto i neonati – porta a un rafforzamento delle reti neurali e a un'integrazione dei ricordi e delle conoscenze. Ci sono tante evidenze che mostrano come il sonno abbia un ruolo nel sostenere proprio l'apprendimento e il processo di conservazione della memoria. Mai come nei neonati dunque, sognare fa rima con imparare.

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