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Cosa significa essere “genitori consapevoli”? Ecco i pro e i contro di questo modello genitoriale per gli psicologi

La genitorialità consapevole è una tra gli stili genitoriali esistenti. Secondo gli psicologi è molto utile a ragionare su se stessi e ad insegnare ai bambini a regolare ed esprimere le proprie emozioni. Tuttavia essere genitori consapevoli può essere molto frustrante.
A cura di Sophia Crotti
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genitorialità consapevole

Non esiste un modo giusto di essere genitori, ognuno lo è a modo proprio, nel tentativo di dare il meglio per il proprio bambino, tuttavia gli psicologi hanno individuato diversi stili genitoriali, i quali permettono ai genitori di riconoscersi nell’uno o nell’altro modello e di migliorarsi, se lo desiderano, adattandosi così anche alle caratteristiche del proprio bambino.

Tra i tanti stili esiste anche la genitorialità consapevole, molto complessa da mettere in atto, ma in grado di gestire le proprie emozioni per comprendere quelle dei bimbi.

Che cos'è la genitorialità consapevole

Come spiega uno studio scientifico pubblicato nel 2019 sulla rivista Research gate, la genitorialità consapevole altro non è che uno stile genitoriale molto complesso, ma che se messo in pratica dovrebbe consentire ai genitori di comprendere e gestire le proprie emozioni in modo da essere d’esempio per i propri figli e cambiare in meglio così anche il loro approccio agli eventi della vita. 

Come spiega alle pagine di Parents la psicologa clinica Shefali Tsabary, che ha scritto un intero saggio su questo modello genitoriale, la genitorialità consapevole invita i genitori a riflettere sulle proprie azioni, a modellare il proprio ego, in modo che i bambini abbiano un modello da seguire e nel quale rispecchiarsi.  “È uno stile genitoriale molto complesso, perché induce a ragionare e a diventare consapevoli del proprio ego”.

Tra le caratteristiche, espresse dalla psicologa vi sono:

  • consapevolezza del modo in cui si è stati cresciuti e di come questo influisca sul proprio essere genitori
  • consapevolezza di come sia andata la propria giornata e di come questa possa influire sul proprio modo di porsi
  • lavoro costante sulla propria salute mentale
  • capacità di individuare i propri errori e di valutarli come punti dai quali partire per migliorarsi
  • capacità di ascoltare in maniera attiva i propri figli: comprendendo anche il loro linguaggio non verbale

Tuttavia, genitori consapevoli si diventa, non si nasce, come afferma il dottor Constance Walsh, professore di psicologia familiare al Pacific Oasks College, alle pagine di Parents: “Per apportare cambiamenti alla genitorialità, dobbiamo essere consapevoli del motivo per cui siamo genitori, del modo in cui lo siamo e di come vogliamo cambiare il nostro stile genitoriale, il tutto si ottiene con una profonda auto-riflessione”.

genitorialità consapevole

I pro e i contro della genitorialità consapevole

Seppur gli aspetti positivi della genitorialità consapevole superino quelli negativi, è giusto essere consapevoli anche dei contro, per capire se questo modello genitoriale fa al caso proprio. Il dottor Walsh alle pagine di Parents annovera tra i lati positivi della genitorialità consapevole:

  • maggior connessione con il proprio bambino, dovuto ad una maggiore fiducia gli uni negli altri
  • riduzione dei conflitti: un genitore che è in grado di analizzare le proprie reazioni riuscirà a modularle in estrema sincerità, se si è stanchi o arrabbiati lo si riconosce, se ne parla al bambino allontanandosi e prendendosi una pausa se se ne ha bisogno.
  • rende i bambini molto più creativi: perché i genitori sono in grado di comprendere le loro propensioni nel profondo, come spiega uno studio del 2024 pubblicato sulla rivista scientifica MDPI.
  • i genitori sono più empatici e di conseguenza anche i figli che tendono ad imitare gli adulti di riferimentosi è più consapevoli del proprio stile genitoriale.

Tra i contro, invece, vi sono il fatto che tutta questa consapevolezza e continua riflessione su che figli si è stati e che genitori si è, ha dei benefici ma è molto complessa, e talvolta frustrante. Inoltre, ogni giornata e ogni contesto è a sé e tutto l’impegno messo in atto, potrebbe non bastare.

Tra gli aspetti ancora una volta positivi di questo modello genitoriale, però, specifica il dottor Walsh c’è la possibilità di essere sinceri, di chiedere scusa ai figli, di arrabbiarsi e poi dare loro una spiegazione della propria rabbia, solo così si sta insegnando loro cosa sono le emozioni, come si possono autoregolare e quanto sia importante, in generale, esprimerle.

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