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Cosa fare se il bimbo si sente male in vacanza? I suggerimenti per i genitori, dell’esperto

Una valigia con i farmaci necessari e l’elenco dei numeri di telefono da contattare in caso di emergenza, oltre alle accortezze legate allo specifico luogo dove di trascorreranno le vacanze, sono gli unici elementi fondamentali per una vacanza sicura con i bambini.
Intervista a Dott. Roberto Caputo
Vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
A cura di Sophia Crotti
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bimbi malati

Prima di partire con un bambino in valigia non vanno inseriti solo vestiti e creme solari ma anche i farmaci di cui il piccolo ha bisogno se soffre di una malattia cronica e l'elenco di contatti da poter chiamare nel caso in cui il bimbo si sentisse male proprio mentre è in vacanza.

Abbiamo chiesto al dottor Roberto Caputo, vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), di spiegarci quali accortezze un genitore dovrebbe seguire prima di partire con un bimbo per una vacanza dentro e fuori l'Europa.

Dottore
Dott. Roberto Caputo (Vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP))

Se il bimbo ha la febbre si può comunque andare in vacanza?

Sarebbe meglio informare il pediatra e far visitare il bambino, anche perché la febbre è un sintomo comune a tantissime malattie, il piccolo va visitato e in base alle sue condizioni si può valutare se farlo partire oppure no. Se il bimbo ha meno di un anno di vita, per esempio, e presenta una febbre importante e continua è il caso di procrastinare la partenza per tenere monitorata la situazione per almeno 3 giorni e valutarne l’evoluzione clinica. È importante anche, quando si viaggia con bambini piccoli, fare assicurazioni tramite le agenzie turistiche, che lo coprano in caso di malattie contagiose, che quando i bimbi si trovano in contesti come grest, colonie e associazioni sono più esposti ad un maggiore contatto tra minori e alla diffusione di patologie respiratorie o gastroenteriti, colpi di calori, piccoli traumatismi legati alle attività sportive.

Come ci si può orientare su scegliere chi chiamare se il bimbo si dovesse sentire male una volta in vacanza?

Tutto dipende dalla patologia che si pensa il bimbo stia avendo, se il bimbo cade e subisce un traumatismo, bisogna valutare la situazione per qualche ora e se necessario portarlo al pronto soccorso. In ogni caso bisogna aver ben chiari i numeri delle emergenze del luogo in cui ci si trova, come il 112 o il 116117 è il numero unico valido a livello europeo, da comporre in caso di cure non urgenti, o il numero del centro antiveleni. È possibile anche trovare online l’elenco dei medici di medicina generale e i pediatri del posto, l’accesso però alla medicina territoriale non avviene con le modalità della medicina di emergenza, bisogna prendere appuntamento perché entrambi i contratti prevedono l’inserimento di visite occasionali in studio o a domicilio del paziente, che vengono rimborsate dall’azienda di riferimento, quindi è importante conservare la ricevuta per avere il rimborso.

ventolin

Se si esce dai confini europei è importante fare al bimbo, prima del viaggio, un'assicurazione sanitaria che lo copra.

Se si va in un villaggio turistico bisogna informarsi prima di partire riguardo il servizio di assistenza turistica nel villaggio, dove verranno date le informazioni specifiche come l'ospedale più vicino e il tipo di assistenza.

E se il bimbo dovesse avere una patologia cronica quali accortezze bisogna avere?

Nel caso di bambini con patologia cronica, il viaggio va organizzato anche con il centro di riferimento, bisogna organizzarsi con lo staff medico e scegliere dove andare in vacanza anche in base a dove si trovano le strutture ospedaliere che possano prendere in carico il bambino. Un’altra cosa importante è il bagaglio dei bambini con patologie croniche come l’asma, per esempio, lì non devono mai mancare i farmaci per curarla. Non basta la ricetta del pediatra di riferimento, dal momento che fuori regione non è valida e dunque bisognerebbe contattare la guardia medica, farsi fare un nuovo certificato, ritardando così le cure immediate necessarie al bimbo.

Ci sono altre accortezze che i genitori devono seguire per i bimbi prima delle vacanze?

Certo, per esempio esistono delle località che prevedono che i bambini, come gli adulti, seguano una profilassi vaccinale. In questo caso bisogna informarsi e recarsi nell’ambulatorio del viaggiatore che indica quali vaccini vanno fatti, a seconda della zona che si raggiunge, e a questo punto il pediatra le prescrive.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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