Cosa fare se il bambino non dorme? Le possibili cause e i consigli dall’esperta

Il sonno dei bambini è un tema che preoccupa molti genitori. Difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti e sonno irregolare possono influenzare non solo il benessere del piccolo, ma anche l’equilibrio familiare. Le cause possono essere molteplici: abitudini errate, fattori ambientali o disturbi specifici che necessitano di un’attenzione particolare.
"La maggior parte dei bambini regolarizza il proprio ciclo di sonno/veglia intorno ai 18 mesi, tuttavia non è raro che ci siano bambini che invece sembrano non dormire mai o piangono tutta la notte" spiega a Fanpage.it la dottoressa Luana Nosetti, Professore associato presso l’Università degli Studi dell'Insubria e responsabile dei Corsi di Formazione Teorico-Pratici sui Disturbi Respiratori del sonno della SIMRI, la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili che in occasione della Giornata Mondiale del Sonno del 14 marzo ha anche pubblicato un decalogo per sfatare i 10 falsi miti del sonno dei bambini. "In questi casi però è bene capire ci sono dei problemi fisici che lo provocano e se invece bisogna rivedere qualcosa nell'ambiente e nelle abitudini pre-nanna".
Le possibili cause dietro ai problemi del sonno
I disturbi del sonno dei bambini piccoli possono essere determinati da molti fattori. Alcune condizioni fisiche, ad esempio, impediscono al bimbo di riposare correttamente a causa del dolore o del fastidio, come durante il periodo della dentizione.
"Molto spesso il bambino si sveglia ripetutamente se non mangia abbastanza, se ha delle coliche (fenomeni molto comuni durante lo svezzamento), se soffre di disturbi dolorosi, come il mal d'orecchi, o problemi di digestione, come il reflusso " afferma Nosetti. "In questi casi è bene sottoporre l'attenzione al pediatra, soprattutto se il problema si protrae nel tempo".

Anche l'ambiente in cui dorme il bimbo può però giocare un ruolo. Se infatti la stanza risulta troppo calda (o troppo fredda) o è esposta a eccessive fonti di luci e suoni, il lattante o il bambino potrebbe incontrare grosse difficoltà nel mantenere un riposo sereno.
Perché è importante che il bambino dorma correttamente?
Il sonno è un momento fondamentale per la vita dei bambini. Non solo perché un bimbo riposato sarà più attivo e meno irritabile durante il giorno, ma soprattutto perché il riposo notturno influisce in modo significativo sul suo sviluppo.
"Un sonno irregolare o insufficiente può essere un la causa di alcuni problemi di l'attenzione, concentrazione e memoria, tutti elementi che, una volta raggiunta l'età giusta, finiscono irrimediabilmente anche per impattare sul rendimento scolastico. Non solo: dormire poco e male influenza direttamente anche lo sviluppo, poiché l'ormone della crescita viene prodotto in modo pulsante nelle ore notturne. Pertanto, se non ci si riposa abbastanza, ne può risentire l'accrescimento e il rafforzamento del sistema immunitario".
I consigli per aiutare il sonno dei bambini
Secondo Nosetti – in assenza di patologie o condizioni fisiche tali da impattare negativamente sul sonno – ci sono diversi accorgimenti che un genitore potrebbe adottare per aiutare il figlio a dormire meglio e più a lungo.
Il primo suggerimento riguarda l'adozione di un rituale della nanna rodato e immutabile. "Il sonno diventa migliore se noi abbiamo dei rituali, a partire dagli orari di addormentamento" ricorda l'esperta. "Non si può andare a letto un giorno alle 20, un giorno alle 22.00 e il giorno dopo ancora alle 21.30. Occorre stabilire un orario e mantenerlo con un certo rigore, così da trasformarlo in un'abitudine". Fatto ciò, mamme e papà possono arricchire il rituale con una serie di azioni volte a mettere agio il proprio piccolo, come il bagnetto, la pulizia dei denti, la vestizione con il pigiamino o, se il bambino è abbastanza grande, la lettura condivisa della favola della buonanotte.

Il secondo consiglio si concentra invece sulla rimozione dei possibili ostacoli a un riposo sereno. Evitare cene troppo ricche e pesanti può, ad esempio, ridurre il rischio che il bambino si alzi durante la notte a causa di una digestione difficoltosa. Importante poi anche assicurarsi che la cameretta offra le condizioni migliori per un sonno ristoratore. "La stanza dove dorme il piccolo deve essere uno spazio dove non ci sono tanti rumori, un locale che non sia troppo illuminato e con una temperatura che si aggiri intorno dai 18 ai 22 gradi".
Infine, conclude Nosetti, è molto importante che una volta giunta l'ora di andare a letto, nella stanza dei bambini non vi siano schermi o dispositivi digitali che, oltre a produrre suoni e luci nemiche del sonno, possono sovrastimolare i piccoli nei momenti immediatamente precedenti all'addormentamento.