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Cosa dare da mangiare a un bambino con l’influenza? “La dieta in bianco è stata a lungo un falso mito”

Un bimbo che sta male deve per forza mangiare in bianco o solo frutta e verdura? Le dietiste Banci e Rosselli hanno stilato il menù perfetto per un bimbo influenzato, sfatando qualche falso mito.
Intervista a dottoresse Elena Banci e Elena Rosselli
Dietiste dell'unità professionale dietetica dell'Azienda Ospedaliera Meyer IRRCS
A cura di Sophia Crotti
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bimbo non ha voglia di mangiare

Appurato che l'abbassamento delle temperature porta con sé malanni nei bambini, tra cui febbre, mal di gola e anche gastroenteriti, abbiamo chiesto alle dottoresse Elena Banci ed Elena Rosselli, dietiste dell'unità professionale dietetica dell'Azienda Ospedaliera Meyer IRRCS, di spiegarci quale può essere il menù perfetto per un bimbo raffreddato o influenzato.

Le due hanno anche smentito qualche falso mito, parlando della dieta in bianco, ormai ampiamente superata e dei latticini che non sono uno spauracchio nemmeno per i piccoli con la gastroenterite. "La cosa importante è non forzare i bambini a mangiare più del dovuto, se quando stanno male vogliono latte e biscotti per cena possiamo darglielo, l'importante è che non diventi l'abitudine".

dietiste Meyer
da sx dottoresse Elena Rosselli ed Elena Banci (Dietiste presso l'Ospedale Meyer IRRCS)

La dieta in bianco è davvero la soluzione per un bambino ammalato?

Noi abbiamo revisionato le linee guida per sfatare i falsi miti, la dieta in bianco è usata da tantissimo tempo, i pediatri americani la chiamano B.R.A.T., un acronimo che racchiude i 4 alimenti fondamentali della dieta in bianco, le banane, che essendo ricche di potassio aiutano a ripristinare le perdite dovute a vomito, diarrea e disidratazione; il riso che è ricco di carboidrati complessi, quindi altamente digeribile; le mele che avendo molta pectina, dovrebbero avere lo stesso effetto di un compattante fecale in caso di diarrea e il toast, che sta per pane tostato e al pari del riso, con grande contenuto di carboidrati complessi, risulta altamente digeribile.

Rivedendo le linee guida abbiamo visto che l’AAP non raccomanda più questa dieta e nemmeno noi lo facciamo, è incompleta di proteine e grassi che non dovrebbero mai essere eliminati dalla dieta dei bambini.

Qual è quindi quell'elemento che non può mancare quando un bambino sta male?

Noi consigliamo sia in caso di diarrea, vomito o febbre di assicurarsi che il bambino si idrati, con delle soluzioni reidratanti orali, composte da sodio e glucosio, che disciolti in abbondante acqua aiutano il bimbo a riassumere i liquidi persi. Si tratta di medicinali da banco che non necessitano di ricetta medica per essere acquistati e possono essere richiesti al momento del bisogno per aiutare il bambino a ripristinare le perdite intestinali.

E se il bimbo ha un virus intestinale è vero che per un po'non deve mangiare?

No, in caso di diarrea le linee guida dicono che l’alimentazione deve essere ripresa entro 4-6 ore dall'offerta della soluzione reidratante orale e che un altro falso mito è quello del lattosio. Si pensa che vada eliminato per forza dalla dieta se il bambino sta avendo problemi intestinali, non è così le linee guida dicono che latte e latticini vanno eliminati se la diarrea è protratta oltre i 14 giorni, dunque parliamo di un bimbo che sta così male da dover accedere al pronto soccorso.

bimbo influenza

Pastina, minestra, passato di verdure, tè caldo, sono validi quando il bambino ha febbre o influenza?

Sono tutte pietanze calde che si associano allo stato di malattia del bambino, ma ci tengo a dire che non vi è alcuna associazione tra la temperatura del cibo e lo stato di salute del bambino, ovviamente il buon senso dice di evitare di dare a un bimbo che sta male da trangugiare una bibita troppo fredda.

Quando il bambino ha l’influenza è probabilmente abbattuto e ha poco appetito, quindi è bene proporre dei liquidi a lui, come il latte di mamma al seno o in formula se è piccolo, altrimenti molta acqua. Sconsigliamo il te, che se offerto ai bambini comunque deve essere privo di teina, perché troppo ricco di zuccheri semplici, che non fanno bene ai bambini. Lo stesso discorso vale per i succhi di frutta, che è meglio evitare e sostituire con una spremuta d’arancia. Per quanto riguarda il passato di verdura, è da evitare per un bambino con gastroenterite, meglio dare lui una pasta semplice, con olio e parmigiano, piuttosto che verdure ricche di fibre che promuovono il transito gastro-intestinale.

E se il bambino non mangia o mangia meno, cosa deve fare il genitore?

È fondamentale non forzare il bambino a mangiare, non cedere alla tentazione di farlo mangiare per forza ma assecondare le sue richieste, se mangia volentieri la pastina in brodo tanto meglio, se preferisce la pasta asciutta gli si può dare quella, se vuole latte e biscotti bisogna dargli quelli, per un periodo che sia limitato ovviamente.

Anche perché i bambini hanno capacità di regolazione di fame e sazietà perfetta, secondo il loro fabbisogno, perché se ci si sa ascoltare si assumono anche gli alimenti adeguati al momento. Esattamente come gli adulti.

Se ogni volta che il bambino sta male gli si da sempre lo stesso piatto, assocerà quel cibo alla malattia?

No, anzi il contrario, perché se è lui che chiede quella pietanza specifica significa che vuole proprio quel cibo e inizia a sentirsi meglio, il problema invece c'è se sono io genitore che propongo al bambino un piatto che lui non ha mai mangiato o che non gradisce solo per false credenze, in quel caso sì.

Che menù suggerireste per un bambino che sta vivendo un brutto mal di gola, uno dei malanni autunnali più diffusi?

Suggerisco per il mal di gola cibi freschi e morbidi come lo yogurt, il latte per colazione, a pranzo magari una pastina piccola più semplice da inghiottire con uova e parmigiano e un buon gelato per merenda.

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