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Cosa causa trascorrere troppo tempo sugli schermi prima dei 6 anni? Uno studio lo rivela

Un nuovo studio illustra cosa può accadere i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni che rimangono quotidianamente più di un’ora al giorno davanti ai device tecnologici. Dai problemi del sonno all’iperattività, ciò che conta è dare delle regole ai piccoli.
A cura di Sophia Crotti
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bimbo sul cellulare

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Early Child Development and Care ha riscontrato nuovi effetti dell’uso prolungato e precoce dei device tecnologici nei bambini.

I ricercatori hanno analizzato la risposta a dei questionari sottoposti a 571 mamme di bambini di età prescolare, per indagare la connessione tra tempo dei piccoli trascorso davanti agli schermi, le loro abitudini del sonno e i loro problemi comportamentali.

La ricerca su bambini, disturbi del sonno e iperattività

Sono stati presi in esame, grazie alla collaborazione delle loro mamme, gli atteggiamenti e le abitudini di quasi 600 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, che frequentavano l’asilo pubblico in 7 diverse zone di Shangai, in Cina.

Per prima cosa le mamme hanno dovuto indicare quanto tempo i propri bambini trascorrevano quotidianamente sugli schermi dei loro vari dispositivi, per un’intera settimana, di cui i ricercatori hanno fatto una media ponderata. In secondo luogo le donne hanno dovuto segnalare eventuali problemi comportamentali dei loro piccoli, valutando da 0 a 5 la tendenza dei bimbi a manifestare iperattività, come irrequietezza, iperattività o incapacità di rimanere in silenzio e concentrati.

Hanno anche segnalato eventuali sintomi psicosomatici dei bambini, come mal di testa, mal di pancia o malessere generali, in ultimo segnalare se i piccoli nel corso della settimana avevano avuto problemi con i coetanei.

L’ultima parte del questionario, invece, era volta ad indagare la qualità del sonno dei bambini, segnalando se erano in grado di rispettare la routine del sonno, andando a letto sempre alla stessa ora, se erano in grado di addormentarsi entro 20 minuti dalla messa a letto, se manifestavano disturbi del sonno, risvegli o difficoltà a dormire tutta la notte da soli nella loro cameretta. In ultimo se tendevano ad essere molto stanchi durante il giorno.

I risultati della ricerca

Dai questionari delle mamme è risultato evidente quanto la qualità del sonno dei più piccoli incidesse fortemente sui loro problemi di attenzione o iperattività. Il punto, secondo i ricercatori, è che tra le tante azioni che gli schermi hanno sui bimbi così piccoli vi è anche un peggioramento della qualità del sonno. “L’eccessivo uso dei dispositivi digitali in età prescolare lascia nei cervelli dei bimbi uno stato di eccitazione, avendo come conseguenza la scarsa qualità e durata del sonno” ha spiegato la dottoressa Yan Li della Shanghai Normal University, autrice dello studio.

La ricercatrice spiega infatti che la luce blu dei device, la sovrastimolazione di giochi e filmati aumentano i livelli di eccitazione in corpo e mente dei bambini che poi non riescono ad addormentarsi, se hanno trascorso molto tempo sugli schermi.

bimba sugli schermi

I device, inoltre, soprattutto per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, se utilizzati per un tempo superiore a 60 minuti, secondo i risultati dello studio, portano con più frequenza a problemi di attenzione, iperattività, e sintomi emotivi. “Tutti gli stimoli visivi e uditivi del device riducono di conseguenza la capacità dei bimbi di concentrarsi su una qualsiasi attività meno stimolante, con conseguenti problemi di concentrazione”.

Tempo che secondo Yan Li  i bimbi dovrebbero invece sfruttare in attività più positive per il loro sviluppo e benessere mentale.

Tuttavia gli schermi non vanno banditi ma regolati quando si parla di bambini, curandosi che li utilizzino per un tempo limitato, evitando di riscontrare disturbi del sonno o dello sviluppo.

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