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Condividere letto con i genitori non influisce sullo sviluppo psicologico dei bambini: uno studio lo conferma

Una nuova ricerca smentisce i contraccolpi psicologici del bed-sharing, non trovando alcuna associazione tra la pratica ed eventuali problemi emotivi e comportamentali durante l’infanzia. Attenzione però alla sicurezza: condividere il letto con un bimbo piccolo può essere molto rischioso.
A cura di Niccolò De Rosa
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bed-sharing e conseguenze psicologiche

Una recente ricerca condotta da un team dell'Università di Essex (Regno Unito) ha sfatato i timori legati alla condivisione del letto tra genitori e figli, dimostrando come dormire insieme ai propri bimbi non comporti effetti negativi rilevanti sul loro sviluppo psicologico.

Lo studio, che ha seguito circa 17.000 neonati britannici per un periodo di 11 anni, ha rilevato che i bambini che condividevano il letto con i genitori risultavano "felici e sani" tanto quanto quelli che dormivano da soli.

La fine di un falso mito

L'indagine, recentemente pubblicata sulla rivista Attachment and Human Development, si è basata sull'analisi dei dati del Millennium Cohort Study del Regno Unito, un vasto studio longitudinale che segue la vita di 16.599 bambini nati nel Regno Unito.

I genitori dei partecipanti hanno dunque risposto in merito alla condivisione del letto (il cosiddetto bed-sharing)quando i loro figli avevano 9 mesi, fornendo anche informazioni sul comportamento emotivo e comportamentale dei bambini (come depressione, ansia, aggressività e iperattività) attraverso alcune tappe di crescita individuate negli step attorno ai 3, 5, 7 e 11 anni di età.

I dati ottenuti hanno così fornito una risposta chiara, non trovando alcuna associazione tra la condivisione del letto a 9 mesi e problemi emotivi o comportamentali durante l'infanzia.

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Se sicura, la condivisione è innocua dal punto di vista psicologico

La dottoressa Ayten Bilgin, del Dipartimento di Psicologia, ha sottolineato che nonostante il dibattito in corso sui potenziali rischi e benefici a lungo termine della condivisione del letto, finora c'erano poche ricerche scientifiche sull'argomento.

"I genitori possono stare tranquilli" ha affermato la dottoressa Bilgin. "A patto che venga praticata in sicurezza, è improbabile che la condivisione del letto abbia un impatto negativo sul benessere psicologico dei bambini".

La dottoressa ha poi posto l'accento sul diffuso sentimento di colpa e vergogna percepito dai genitori che dormono insieme al loro bebè, ribadendo come tale scelta rientri semplicemente nel novero di una scelta genitoriale come tante altre.

Il pericolo SIDS

L'importante è però ricordarsi come condividere il letto con un bambino piccolo richieda la massima attenzione. Il Ministero della Salute, ad esempio, infatti afferma che il bed-sharing non rappresenta la scelta più sicura e che dormire insieme a bimbi di pochi mesi potrebbe aumentare il rischio di SIDS, la "sindrome della morte in culla" che rappresenta una delle più frequenti cause di decesso infantile.

In simili circostanze, infatti, il bimbo potrebbe inavvertitamente finire schiacciato dal corpo dell'adulto o trovarsi il volto premuto contro cuscini o materassi, non riuscendo dunque a respirare correttamente. Per questo il Ministero consiglia comunque di tenere il bambino sul proprio letto "solo mentre lo si allatta, spostandolo poi nella culla dopo la poppata e le coccole". Anche cuscini e coperte andrebbero aboliti per evitare soffocamenti.

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