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Come si combatte la dispersione scolastica: la storia di successo di un dirigente scolastico americano

Il sovrintendente scolastico Alberto Carvalho sta attuando una piccola rivoluzione per colmare il gap educativo peggiorato dalla pandemia. Punti fondamentali del programma: frequenza, attività stimolanti e maggiore coinvolgimento delle famiglie.
A cura di Niccolò De Rosa
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Il sovrintendente americano che vuole riportare i ragazzi a scuola: il caso Los Angeles

Riportare i ragazzi a scuola per contrastare il degrado e costruire un futuro migliore attraverso programmi didattici innovativi, un nuovo calendario e una maggior partecipazione dei genitori nelle attività scolastiche dei figli.

È questa l'ambiziosa ricetta proposta da Alberto Carvalho, sovrintendente scolastico del distretto di Los Angeles, in California, che dal 2022 ha dato inizio ad una serrata campagna di rinnovamento delle scuole locali per colmare la voragine educativa formatasi dopo lo scoppio della pandemia, quando la chiusura degli istituti e i lunghi periodi di didattica a distanza hanno innescato un drammatico rallentamento nella crescita formativa di milioni di studenti in tutti gli Stati Uniti.

Stando a quanto riportato dalla Northwest Evaluation Association (NWEA), ad esempio, i progressi nell'apprendimento durante il 2022-23 sono stati parecchio inferiori rispetto alle tendenze pre-pandemiche. Gli esperti hanno infatti calcolato che i ragazzi hanno avuto bisogno di circa 4,1 mesi in più per recuperare il ritardo nella lettura e di 4,5 mesi in più per recuperare terreno in matematica.

Una situazione che, come prevedibile, riguarda soprattutto gli studenti provenienti dai contesti sociali più complicati.

Per questo Alberto Carvalho, forte di un'esperienza pluridecennale come supervisore delle scuole pubbliche di Miami, ha deciso d'intervenire con un piano strutturato e ‘aggressivo' per invertire la tendenza.

La visione del sovrintendente

Carvalho, portoghese naturalizzato americano, si è infatti dato subito da fare per cambiare le cose, tanto che a soli due anni dal suo insediamento i numeri del distretto di Los Angeles hanno già cominciato a macinare risultati (fonte: New York Times), segnando una forte ripresa nei punteggi medi ottenuti dagli studenti.

Ma quali sono i metodi scelti da Carvalho per tentare questo ‘miracolo' educativo? Il magazine statunitense Today.it si è interessato alla sua storia, individuando quattro principali strategie – sia comunicative, che programmatiche – alla base dell'operato del sovrintendente.

Aumentare la frequenza scolastica

L'abbandono scolastico nasce anche da una mancanza di presenza ‘fisica' all'interno delle classi. Chi non entra in aula non impara come gli altri, dunque presidi, consulenti e assistenti sociali hanno iniziato ad andare casa per casa per incontrare le famiglie degli allievi che avevano smesso di frequentare per riallacciare il legame con l'istituto scolastico.

Ciò ha permesso di riportare i livelli di presenza oltre la soglia del 90%, come prima della pandemia.

Nuovi orari e nuove attività

I vecchi modelli scolastici spesso non sono più adatti a soddisfare le esigenze di ragazzi e famiglie moderne.

Oltre a potenziare i servizi di pre-scuola e dopo-scuola, Carvalho ha dunque voluto mettere mano alla stessa offerta didattica, affiancando alle materie tradizionali anche attività formative extracurriculari più stimolanti e creative, come laboratori di teatro, corsi d'Arte ed escursioni di gruppo.

In questo modo i ragazzi si sono sentiti maggiormente coinvolti dal mondo scuola e hanno partecipato in modo più attivo alla vita dell'istituto, ottenendo voti migliori e non disertando più i corsi di recupero estivi.

Lotta alla discriminazione

Nel complesso tessuto sociale statunitense, la componente razziale rimane ancora un fattore di cui tenere conto quando si parla di disuguaglianze ed emarginazione.

Secondo le statistiche infatti, la maggioranza degli studenti in difficoltà appartiene alla comunità latina e afromericana. A questi si aggiungono poi ragazzi con disabilità e figli di famiglie con situazioni difficili (povertà, malattie, problemi con la legge etc…).

Il dipartimento di Carvalho ha dunque destinato un ingente fetta dei fondi statali per avviare programmi di sostegno mirati come il Black Student Achievement Plan (BSAP), che concertando con istituzioni e associazioni locali promuove lo studio e attività ricreative all'interno della comunità di colore per superare la segregazione.

Rapporto con i genitori

Le famiglie sono gli attori principali della crescita di un ragazzo e di una ragazza, dunque è necessario renderle sempre più partecipi del cammino formativo dei figli.

Alberto Carvalho ha così istituito una piattaforma virtuale per organizzare lezioni destinate ai genitori, in modo da mostrare loro il funzionamento dell'attività didattica, e aiutarli a comprendere e promuovere i progressi e le esigenze dei ragazzi.

Trasparenza

A questi quattro pilastri Carvalho affianca anche un quinto elemento: la consapevolezza che non tutti potranno essere salvati e che la strada verso un miglioramento effettivo per la comunità sarà ancora lungo e tortuoso. Puntare al cielo però aiuta ad arrivare più in alto possibile, anche se non lo si raggiunge.

Un modello replicabile anche in Italia? Forse non nell'attuazione pratica – il sistema scolastico e la gestione delle risorse sono profondamente differenti, così come la società cui si rivolgono – tuttavia i principi che stanno ispirando il cambiamento potrebbero suggerire più di una riflessione sul destino delle nuove generazioni.

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