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Come proteggere i bambini dalle punture di insetto: i consigli e i rimedi più efficaci

Le punture di insetti come api vespe, zanzareo zecche possono provocare fastidioso gonfiore, prurito e perfino pericolose reazioni allergiche. Tenere lontani questi animali è il modo migliore per proteggere i bambini, ma in caso di puntura esistono semplici rimedi che possono lenire i sintomi.
A cura di Niccolò De Rosa
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Proteggere i bambini dalle punture di insetto

Durante l'estate i bambini passano molto più tempo all'aria aperta e questo li espone maggiormente alle punture di insetti, fastidiosi inconvenienti estivi che provocano gonfiore, prurito e, possono anche scatenare reazioni allergiche.

Proteggere i più piccoli dalle punture d'insetti è dunque molto importante per garantire loro un'estate sicura e piacevole.

I sintomi della puntura da insetto

Come ricorda l'Ospedale Bambino Gesù, le punture d'insetto nella maggior parte dei casi causano gonfiore, prurito e arrossamento della pelle, con la formazione crosticina puntiforme nel punto di inoculazione.

I morsi velenosi (api, vespe, ragni e calabroni) provocano anche un'infiammazione intensa accompagnata da gonfiore, dolore e il rischio di reazione anafilattica, la conseguenza più pericolosa e potenzialmente fatale.

Nei bambini, i sintomi clinici più comuni sono dunque:

  • Orticaria.
  • Gonfiore caratterizzato dalla comparsa di rossore, eruzioni cutanee in rilievo (e a volte vesciche).
  • Prurito prolungato.

Quali sono le punture di insetto più frequenti e come riconoscerle

Gli insetti che possono pungere i bambini non sono quelli che volano, come zanzare, api e vespe, ma anche quelli che zampettano o strisciano per terra come i ragni, le processionarie e le cimici.

Naturalmente è molto più facile incontrare questi animali in campagna o nelle zone con molte piante, tuttavia anche le aree urbane offrono condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione di alcune specie, zanzare e cimici in primis.

Durante l'estate italiana, gli insetti più di questo tipo sono prevalentemente:

  • Zanzare: sono probabilmente gli insetti estivi più fastidiosi. I loro "morsi" possono causare prurito, gonfiore e, in alcuni casi, reazioni allergiche.
  • Api e Vespe: quesi insetti possono pungere se si sentono minacciati. Le loro punture possono essere dolorose e nei soggetti allergici causano reazioni anche gravi.
  • Zecche: si trovano spesso nei prati, nei boschi e nei luoghi frequentati da animali, come fattorie o pascoli. Le loro punture possono essere pericolose, poiché possono trasmettere patologie come la malattia di Lyme.
  • Pappataci: questi piccoli insetti volanti possono causare punture pruriginose e, in alcuni casi, trasmettere il virus della leishmaniosi.
  • Ragni: anche il morso dei ragni scatena reazioni cutanee. In Italia per fortuna non vivono molte specie velenose, ad eccezione del ragno violino, il cui morso può provocare necrosi dell'area colpita e la malmignatta, potenzialmente letale
  • Processionarie: il contatto questi vermicelli "pelosi può comportare la comparsa di dolorose bollicine e fastidiosi eritemi.
  • Cimici da letto: il morso di questi animaletti è indolore, tuttavia nelle ore successive provoca prurito e sfoghi cutanei.
processionaria
Due processionarie

Cosa fare in caso di puntura

In questi casi il rimedio varia in base alla specie responsabile del "morso".

Nel caso delle zanzare, ad esempio, è sufficiente lavare la zona del corpo interessata, fare qualche impacco di acqua fresca e, se il gonfiore è molto esteso, applicare una crema cortisonica, facendo in modo che il bambino non si gratti.

Diverso invece il discorso per gli insetti che iniettano veleno. In caso i puntura di api e vespe, il sito della Croce Rossa Italiana consiglia di rimuovere il pungiglione con una pinzetta afferrandolo dalla base, lavare la ferita con acqua e sapone e poi fasciarla, sottoponendola ad un impacco con ghiaccio. Se però il bambino mostra i segnali di una reazione allergica (estremo gonfiore su arti e viso, difficoltà respiratorie, rossore etc…) allora è bene chiamare i soccorsi.

Rimozione di una zecca
Rimozione di una zecca

Quando a mordere è una zecca, invece, l'Istituto Superiore della Sanità suggerisce di rimuovere l'intero animale (il quale si attacca per succhiare il sangue) con una pinzetta, afferrando la zecca il più vicino possibile alla pelle e torcendo delicatamente la presa, così da staccarla. Dopodiché si deve procedere lavando la ferita con acqua e sapone, praticare un impacco freddo e applicare prodotti cortisonici e antisettici.

Ad ogni modo, in caso di difficoltà respiratorie, sintomi cardiaci o gonfiore eccessivo su aree estese del corpo è necessario recarsi urgentemente al Pronto Soccorso per un intervento medico immediato.

Come prevenire le punture d'insetto

La prevenzione è la chiave per proteggere i bambini dalle punture d'insetto.

Le strategie più efficaci comprendono:

  • Repellenti per insetti: utilizzare repellenti per insetti o olio di eucalipto limone. Applicare il repellente seguendo le istruzioni del produttore, evitando mani, occhi e bocca.
  • Abbigliamento adeguato: vestire i bambini con abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi quando giocano all'aperto, soprattutto al tramonto e all'alba, quando le zanzare sono più attive.
  • Zanzariere: utilizzare zanzariere su finestre e porte, e intorno ai letti dei bambini, soprattutto nelle zone dove le zanzare sono più comuni.
  • Rimozione dell'acqua stagnante: eliminare l'acqua stagnante intorno alla casa evita che le zanzare depongano le loro uova.
  • Non lasciare in giro spazzatura o cibi avanzati: attirano gli insetti (come le vespe).
  • Controllo di finestre, giardini e intercapedini: ciò permette scoprire la formazione di favi o alveari.
  • Controllo degli animali domestici: controllare regolarmente gli animali domestici e portarli dal veterinario previene le per le zecche, così come l'utilizzo di prodotti specifici per tenere alla larga questi insetti fastidiosi.

Quando preoccuparsi per la puntura di un insetto

Le conseguenze più pericolose riguardano le reazioni allergiche o, in caso di puntura da parte di un animale considerato velenoso, la tossicità del veleno iniettato.

Quando un bambino manifesta una reazione allergica alla puntura, i sintomi più allarmanti sono:

  • Difficoltà respiratorie.
  • Gonfiore del viso o della bocca.
  • Orticaria diffusa.
  • Vertigini o svenimenti.

In caso di avvelenamento i segnali possono comprendono anche la produzione di pus da parte della ferita e l'insorgenza di sintomi come febbre, problemi respiratori o arresti cardiaci. In casi di comparsa di simili effetti, è essenziale chiamare subito i soccorsi.

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