Come proteggere i bambini dal caldo: i consigli per evitare colpi di calore e combattere l’afa
Con l'avanzare dell'estate, le alte temperature, il caldo e l'afa possono diventare un problema significativo per i neonati e i bambini. I più piccoli infatti non hanno ancora sviluppato un sistema di regolazione della temperatura corporea adeguato, il che li rende particolarmente vulnerabili ai colpi di calore.
Per questo è fondamentale che i genitori adottino alcune precauzioni, come mantenere i bambini ben idratati e assicurarsi che trascorrano il tempo in ambienti areati e freschi, per fare in modo che l'arsura estiva non metta a repentaglio la salute dei figli.
Come prevenire il colpo di caldo nei neonati e nei bambini
Il colpo di calore si verifica quando il corpo non riesce più regolare la propria temperatura a causa del caldo eccessivo. Se non trattata in modo tempestivo, tale condizione può comportare danni cerebrali e perfino il decesso.
Come ricorda la Società Italiana di Pediatria, in estate è dunque fondamentale applicare alcune misure semplici ma molto efficaci per prevenire i colpi di calori nei bambini e nei neonati.
Innanzitutto, è essenziale evitare l'esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, generalmente tra le 10 e le 16.30. Vestire i bambini con abiti leggeri, preferibilmente di cotone e di colore chiaro, aiuta poi a mantenere la pelle fresca e traspirante.
Occorre inoltre offrire frequentemente acqua – anche se il bimbo non ha sete – o altri liquidi appropriati per mantenere un'adeguata idratazione, evitando però le bibite gassate e zuccherate, che non sono salutari.
Utilizzare un cappellino leggero e proteggere la pelle con creme solari ad alta protezione sono altre misure indispensabili per godersi l'estate senza conseguenze per la salute.
Come capire se i bambini hanno caldo
Riconoscere i segni che indicano che un bambino ha troppo caldo è importante per poter intervenire tempestivamente portandolo in un luogo più fresco e riparato.
I sintomi comuni includono:
- Pelle arrossata o calda al tatto
- Nausea
- Febbre
- Sonnolenza
- Sudorazione
Quando però il caldo degenera e si verifica un colpo di calore, a tali segnali di disagio si aggiungono anche nausea, febbre e perdita di conoscenza.
Attenzione poi al sudore, comunemente considerato come l'effetto fisico più evidente quando si prova molto caldo: durante un colpo di calore, infatti, la pelle si secca e la sudorazione può ridursi drasticamente o addirittura scomparire.
Per scongiurare le situazioni più pericolose, il Ministero della Salute ricorda infine di non lasciare mai i bimbi da soli in luoghi chiusi e poco protetti dal caldo, come l'abitacolo di un'automobile: il rivestimento in lamiera è infatti un potente conduttore e l'ambiente esposto ai raggi solari si surriscalda anche nelle giornate in cui la temperatura esterna non supera i 22-23°.
Cosa fare se il bambino è sottoposto a temperature elevate
Se un bambino è esposto a temperature elevate, è necessario agire rapidamente per evitare conseguenze spiacevoli. Spostarlo immediatamente in un luogo fresco e ombreggiato è naturalmente la prima cosa da fare non appena compaiono i primi segnali di disagio. Fatto ciò, è bene che il piccolo beva dell'acqua e, se possibile, si bagni la pelle con acqua fresca, in modo da raffreddare il corpo.
In caso di un sospetto colpo di carole, la SIP consiglia anche di far sdraiare il bambino all'ombra e praticare un massaggio delicato sulle parti del corpo dolenti. Se i sintomi persistono o peggiorano, diventa però obbligatorio consultare immediatamente un medico.
I consigli per combattere l'afa
L'afa opprimente può rendere le giornate estive particolarmente sgradevoli, ma ci sono diversi modi per rendere più confortevole la vita dei bambini. Utilizzare ventilatori o condizionatori d'aria per mantenere una temperatura interna accettabile è un buon punto di partenza, anche se non bisogna abusarne.
In casa è poi molto utile creare correnti d'aria aprendo finestre e porte nelle ore più fresche della giornata in modo da rinfrescare gli ambienti.
Molto indicato anche fare bagnetti freschi frequenti e utilizzare tessuti leggeri e traspiranti sia per abbigliamento che per la biancheria da letto, così da evitare notti insonni e fradice di sudore.
Per quanto tempo i neonati e i bambini possono essere esposti al sole
La durata dell'esposizione al sole per neonati e bambini deve essere limitata e attentamente monitorata. Per i neonati sotto i sei mesi, è meglio evitare l'esposizione diretta al sole.
Per i bambini più grandi, invece, è consigliabile limitare il tempo al sole a brevi periodi, indossando cappellino e abbigliamento adeguato. Il Ministero della Salute raccomanda anche di evitare la pratica di giochi e attività fisica nelle ore centrali della giornata (11-18) e, quando ci si trova al mare o in piscina, di utilizzare sempre una crema solare a protezione 50, la quale deve essere applicata ogni due/tre ore e dopo ogni bagno.