Come proteggere bambini e neonati dal sole: i consigli per l’estate
L’estate è alle porte e con lei arrivano anche giornate torride caratterizzate da sole cocente e caldo afoso, dai quali è bene proteggere i bambini, che devono essere esposti ai raggi con moderazione.
La luce del sole, come spiega il Manuale MSD, non è certo da demonizzare, poiché ha innumerevoli benefici sul corpo di grandi e piccini: stimola la produzione di vitamina D, permette di mantenere controllate alcune malattie croniche della pelle come la psoriasi e in generale provoca un senso di benessere al corpo.
Tuttavia, un’esposizione precoce e prolungata dei bambini al sole, soprattutto durante le ore di caldo estremo (tra le 11 e le 18) può causare loro malessere e danni più gravi, come specifica il sito dell’NHS, dalla disidratazione, al colpo di calore, a scottature o malattie tumorali dovute ai raggi UV.
Per proteggere i bimbi da questi pericoli, il Ministero della Salute ha pubblicato un opuscolo con tutti i consigli da seguire per permettere ai bimbi un’esposizione sicura ai raggi solari.
Perché è importante proteggere bambini e neonati dal sole
Esporre i bimbi al sole quando sono in città, in spiaggia o in montagna ha per il loro corpo diversi benefici, ma è importante che siano protetti dai rischi che i raggi solari portano con sé.
Tra i benefici che il sole ha sul corpo dei bambini vi sono:
- l’aumento della produzione di vitamina D: come spiega l'associazione di medici “The Skin Cancer Foundation”, i raggi UVB del sole reagiscono con una proteina che si trova nella pelle, la 7DCH, riuscendo a trasformarla in D3, ossia la vitamina D. Questa vitamina, come spiega il Ministero della Salute è importantissima per i bambini, fin da quando sono lattanti, poiché è l’artefice del corretto sviluppo osseo, e va assunta in casi particolari, o durante le stagioni che vedono i bimbi meno esposti al sole.
- migliora la psoriasi: come spiega l’MSD Manuals, per i soggetti affetti da questa malattia cronica della pelle un’esposizione moderata al sole può ridurre la sintomatologia, migliorando lo stato delle caratteristiche macchie.
- dona uno stato di benessere generale: come spiega l’MSD Manuals, il sole favorisce la produzione di serotonina, che permette a grandi e piccini di essere più sereni e sentire meno lo stress e incide positivamente sull'alternanza sonno-veglia, garantendo maggior riposo e dunque più serenità.
Nonostante il sole faccia bene al corpo dei bambini, è molto importante proteggerli dai rischi che comporta una prolungata esposizione ai raggi UV. Innanzitutto, come specifica il Ministero della Salute, i bimbi sotto ai 6 mesi di vita, ossia i lattanti, non devono mai essere esposti in maniera diretta al sole, per tutti gli altri bimbi bisogna fare attenzione a:
- Colpo di calore e ipertermia: si manifesta attraverso nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale e febbre alta. Se il bimbo manifesta questi sintomi perché è stato troppo al sole o in un locale scarsamente arieggiato bisogna contattare il medico.
- Disidratazione: se il bimbo è stato a lungo sotto il sole senza idratarsi a sufficienza, o se ci sono dei problemi nell’allattamento potrebbe manifestare, come spiega il Manuale MSD, stanchezza, spossatezza, labbra secche, mancanza di lacrime, fossetta e occhi infossati, forte sete, riduzione dell’urina. Anche in questo caso è importantissimo rivolgersi d’urgenza al medico curante.
- Scottature: un’esposizione prolungata al sole e senza l’adeguata protezione SPF, per i bambini si traduce in eritemi solari o scottature della pelle più o meno gravi, che possono avere ripercussioni pericolose sulla pelle dei bambini, tra cui, come specifica il sito di “The Skin Cancer Foundation” il cancro della pelle.
- Danni agli occhi: foto-congiuntivite, occhi secchi, pterigio, sono tutte problematiche degli occhi che si possono manifestare nell’immediato o in età adulta nei bambini che si espongono al sole senza indossare cappellini con visiera o occhiali da sole, come specifica il Ministero della Salute.
Evitare che il sole faccia male ai bambini si può, seguendo gli appositi consigli specificati dal Ministero della Salute, valutando l'intensità del sole e lo stato di salute dei piccoli.
Scegliere la crema solare adatta ai bambini
La crema solare è importantissima per proteggere i bambini da scottature e dagli effetti dei raggi Ultravioletti, perché la loro pelle è molto delicata. Per questo è importante massaggiare uniformemente sulla pelle dei bambini una protezione con SPF 50+.
La crema va messa al bimbo prima di uscire di casa e spalmata ogni due ore, oppure ogni volta che il bimbo finisce il suo bagno al mare o in piscina. Quando si distribuisce la crema sul viso dei bambini bisogna fare attenzione a proteggere anche le sue orecchie e le labbra.
Evitare le ore più calde della giornata
Se il bimbo ha meno di 6 mesi, non può essere esposto al sole in maniera diretta, è molto importante poi controllare ripetutamente la loro temperatura, far fare delle docce tiepide e aprire il pannolino ripetutamente.
Dopo i 6 mesi è importante non esporre direttamente il bimbo al sole tra le 11 e le 18. In generale il Ministero della Salute consiglia di tenere i bimbi sotto l’ombrellone durante le ore più calde dei mesi estivi.
Proteggere i più piccoli con cappellino e occhiali da sole
Cappellini e vestiti leggeri, in fibra naturale, che lascino ampie zone di pelle scoperta, permettono al bimbo di proteggere la sua testa e il suo corpo dall'esposizione diretta dal sole ma anche di non sudare troppo.
In ultimo gli occhiali da sole che abbiano corretta protezione UV, permettono agli occhi del bimbo di evitare i danni causati dal sole.
Assicurarsi che i bimbi siano ben idratati
Per assicurarsi che i bimbi siano idratati è importante convincerli a bere un bicchiere d’acqua più volte durante la giornata, prediligendo sempre l’acqua non fredda, a succhi o a bibite gassate. Inoltre se il bimbo ha la febbre bisogna curarsi che beva di più, lo stesso vale se il bimbo deve fare sport sotto al sole: bisogna assicurarsi che beva molto prima e durante la performance sportiva.
Per fornire la corretta idratazione al bimbo, si può proporre a lui anche una dieta di pietanze leggere e ricche d’acqua come frutta e verdura (ricche anche di importantissimi sali minerali).
A causare la disidratazione, però, non è solo il caldo torrido o il fatto che il bimbo non beva abbastanza acqua, concorrono anche le intossicazioni alimentari o la gastroenterite che causano vomito e diarrea. Queste si verificano più spesso durante l’estate perché è più alto, a causa del caldo, il rischio di contaminazione delle pietanze.
Arieggiare gli ambienti
Non solo il sole ma anche il caldo può causare colpi di calore o disidratazione nei bambini, per questo è importante farli stare sempre in ambienti adeguatamente arieggiati, aprendo le finestre la mattina presto e di notte e oscurando le finestre nel pomeriggio.