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Come parlare di sesso con i propri figli quando si scopre che hanno avuto il loro primo rapporto sessuale

Parlare di sesso con i figli non è mai semplice, nemmeno quando si scopre che hanno avuto i loro primi rapporti sessuali. Abbiamo chiesto ad un sessuologo come affrontare l’argomento con i propri figli adolescenti.
Intervista a Stefano Eleuteri
Psicoterapeuta e Sessuologo presso l'Istituto di sessuologia clinica
A cura di Sophia Crotti
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parlare di sesso con i figli

Arriva un momento nella vita in cui quell'argomento che spesso si tende ad accantonare in famiglia, inizia a preoccupare i genitori: la vita sessuale dei propri figli.

Come ci ha spiegato il dottor Stefano Eleuteri psicoterapeuta e sessuologo presso l'Istituto di sessuologia clinica, seppur sia molto complesso parlare con i figli di sesso, a causa dei tabù imposti dalla società, dalla scuola che non fornisce sempre lezioni di educazione sessuale e dall'imbarazzo, bisogna trovare degli escamotage per parlarne ai ragazzi fin dalla tenera età.

«Sono proprio i silenzi che causano i più grandi problemi, portano i ragazzi molto piccoli ad approcciarsi al sesso senza le giuste precauzioni, in maniera irrazionale e preferendo non raccontare a nessuno le loro perplessità».

sessuologo
dottor Stefano Eleuteri (Psicoterapeuta e Sessuologo presso l'Istituto di sessuologia clinica)

Cosa fare quando si scopre che il proprio figlio adolescente ha rapporti sessuali?

Se parliamo di ragazzi dai 14 anni in su, che quindi frequentano le scuole superiori, il genitore dovrebbe aspettarselo, quindi in questo caso la reazione dovrebbe essere di normalizzazione.

Poi dipende anche di cosa si è accorto il genitore, spesso può accadere che trovi in giro dei preservativi e da lì si potrebbe strutturare una chiacchierata per parlare della sessualità e dei suoi rischi, trattando l’importanza dei metodi contraccettivi, sia per quanto riguarda le gravidanze indesiderate che per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili.

educazione sessuale figli

A volte però capita che i genitori scoprano l’attività sessuale del figlio attraverso le loro chat online, magari con degli adulti. Parliamo di una situazione molto problematica, per la quale è importante spiegare cosa comporta la differenza di età o la difficoltà della negoziazione della sessualità con una persona adulta.

Molti ragazzi non sanno per esempio quanto conti la differenza d’età nei rapporti sessuali, anche a livello legale. In Italia le persone sopra i 14 anni possono fare sesso con chiunque, questa è l’età del consenso legale, se capita loro invece di provare attrazione per persone con le quali hanno rapporti più stretti, come un insegnante o un allenatore il limite si alza a 16 anni, perché è difficile attivare una relazione consensuale con una persona con la quale abbiamo già un altro tipo di rapporto.

E se al genitore non piace proprio il partner del figlio?

Innanzitutto bisogna capire perché il partner non piace al genitore, se questo sentimento nasce dal fatto che la persona in questione è pericolosa allora si può agire per il bene del figlio.

Per prima cosa in adolescenza vietare o negare qualcosa ai ragazzi a priori non è efficace, è molto meglio ragionare insieme sui rischi che il genitore ha individuato nel partner del figlio. Per esempio potrebbe preoccupare il genitore lo stile di vita del ragazzo, oppure l’età o alcuni atteggiamenti pericolosi messi in atto. A questo punto si possono elencare le perplessità cercando di capire cosa ne pensa il ragazzo, facendolo sempre sentire supportato, però, anche perché altrimenti il ragazzo  rimane in quella relazione che al genitore non piace, solo per dargli fastidio.

Se il genitore ha il dubbio che il figlio abbia iniziato ad avere dei rapporti sessuali, è lecito spulciare i suoi account social o i suoi diari?

Questa è una cosa molto controversa, sarebbe vietato violare la privacy di una persona, ma il genitore deve tutelare il minore, almeno fino al compimento dei 18 anni.

educazione sessuale figli

Io però consiglio di prevenire queste situazioni e di non mentire ai ragazzi, per esempio si può consegnare il cellulare ad un ragazzo anche piccolo, dando dei limiti di utilizzo e spiegando che il genitore di tanto in tanto supervisionerà le sue attività. In modo anche che il ragazzo sappia che se combina dei guai online, la responsabilità sarà sua e del genitore.

Una volta scoperto che il figlio ha dei rapporti sessuali, come si può rendere il meno imbarazzante possibile la chiacchierata genitori-figli che ne segue?

Anche in questo caso secondo me sarebbe bene agire in ottica preventiva, quindi approcciando l’argomento prima che il ragazzo viva la sua prima esperienza sessuale, facendosi aiutare da libri o filmati, da visionare insieme. Se il genitore si sente molto in imbarazzo o in difficoltà può fare un breve discorso al ragazzo e regalargli un libro che parla di educazione sessuale.

Se l’imbarazzo è troppo per il genitore, è meglio che non intervenga proprio?

No, bisogna farsi forza e cercare di parlare con il ragazzo, parlare aiuta, il silenzio no, anzi porta all’impossibilità di gestire la situazione.

sessualità adolescenti

Un suggerimento che mi sento di dare, se si pensa di non avere le competenze, se si è troppo imbarazzati per parlare di sesso con i propri figli, è quello di proporre loro una visita dal ginecologo o dall’andrologo e di anticipare telefonicamente all’esperto i propri dubbi.

Perché c’è sempre questo imbarazzo fra genitori e figli nel parlare di sessualità? Non c’è il rischio che poi il figlio viva la sessualità come qualcosa di spaventoso?

L’imbarazzo dipende molto dalla cultura, permeata di religione nel nostro Paese. Non parlare di sesso ai figli, però, comporta numerosi problemi, considerando poi che nel nostro Paese non si fa nemmeno educazione sessuale a scuola. Sono proprio i tabù a esporre i ragazzi che non hanno mai parlato di sesso, né a scuola, né in famiglia, ai rischi maggiori: non usano le protezioni, fanno sesso in maniera irrazionale, se hanno dubbi si chiudono e non ne parlano.

Esiste un’età per la quale il ragazzo è troppo piccolo per sentire parlare di sesso?

In realtà no, le linee guida internazionali pubblicate dall’UNESCO nel 2019, sottolineano l’importanza di fare un’educazione sessuale ed affettiva a partire dagli 0 anni dei bambini.

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Tutto va affrontato nel modo giusto, in alcuni casi può essere troppo presto per parlare di sessualità online o di penetrazione, ma non significa che bisogna proprio evitare di parlarne, ciò che accade è che se i genitori da subito ne parlano con il bambino, anche l’adolescente vivrà il sesso come qualcosa di naturale e inibirà il tabù, parlando proprio con il genitore, chiedendo a lui informazioni.

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