Come imparare divertendosi durante le vacanze estive: i consigli degli educatori
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Il lungo periodo di chiusura estiva delle scuole – che in Italia dura molto di più rispetto a molti altri Paesi – rappresenta spesso e volentieri l'occasione per dimenticare gran parte di ciò che si è imparato durante l'anno.
Gli americani chiamano questa perdita di conoscenze Summer Loss Learning e da tempo è in corso un acceso dibattito tra educatori per capire come arginare il fenomeno.
Se però i tradizionali compiti delle vacanze fanno storcere il naso agli studenti (e anche a molti insegnanti), le divertenti esperienze estive possono trasformare anche l'estate in una vera palestra per l'apprendimento.
Ad esserne convinto sono Noel Candelaria, insegnante e segretario tesoriere della National Education Association degli Stati Uniti e Randi Weingarten, presidente della Federazione americana degli insegnanti, che nel corso di un'intervista al sito Today.com hanno condiviso alcuni consigli per aiutare i genitori a far sì che i propri figli non disperdano tutto il patrimonio di competenze accumulate durante i mesi di lezione.
L'importanza dell'approccio nell'apprendimento
L'estate è il momento ideale per fare una pausa dalla routine scolastica, quindi è importante che l'apprendimento estivo sia divertente.
Attività come costruire qualcosa (Candelaria cita un robot, ma va bene anche un modellino), fare esperimenti scientifici in giardino o partecipare ad una caccia al tesoro matematica possono trasformare le lezioni in esperienze entusiasmanti.
Questo approccio non solo mantiene vive le conoscenze, ma stimola anche la curiosità e la creatività dei bambini.
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Giochi interattivi per imparare divertendosi
L'insegnante e tesoriere consiglia di esplorare le risorse offerte dalla comunità. In Italia esistono diversi campus che organizzano programmi estivi che combinano apprendimento e divertimento, puntando soprattutto su giochi interattivi e progetti di gruppo che aiutano i bambini a socializzare e a mettere in pratica le competenze apprese durante l'anno scolastico.
La maggior parte di queste iniziative però sono private e non sono presenti su tutto il territorio, dunque questa strada è forse la più difficile da percorrere, a meno che non se ne abbia la possibilità.
Integrare l'apprendimento nella vita quotidiana
L'estate offre qualche chances in più di passare del tempo di qualità con i figli e anche semplici attività come cucinare tutti insieme o fare una passeggiata al parco possono trasformarsi in opportunità educative: preparare una ricetta può, ad esempio, tenere in allenamento i bambini con numeri e frazioni necessarie per seguire le giuste dosi, mentre le gite in mezzo alla natura aiutano a scoprire i segreti di piante e animali.
Rendere divertenti i compiti estivi
Molti studenti ricevono compiti estivi che spesso risultano noiosi e finiscono per essere rimandati fino agli ultimi giorni disponibili prima del ritorno in classe. Un genitore potrebbe dunque trasformare questi compiti in attività di famiglia per renderli più piacevoli.
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Come? Leggendo insieme il libro assegnato dall'insegnante, discutendo di trama e personaggi, o aiutando i piccoli nelle loro operazioni, contribuendo a rendere un po' più "leggera" l'atmosfera, con battute e piccole pause.
È un ottimo modo per far diventare i compiti meno gravosi e rafforzare le relazioni familiari.
Bilanciare apprendimento e riposo
E proprio il concetto di pausa è stato fermamente ribadito da Noel Candelaria. Il periodo estivo infatti serve soprattutto per vivere nuove esperienze e ricaricare le pile in vista delle prossime sfide.
"Quando i bambini riposano, i loro corpi crescono" ricorda Candelaria, ribadendo l'assoluta necessità di bilanciare l'apprendimento con tanti momenti di riposo.