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Come fanno i neonati ad immergersi in acqua senza bere o affogare

I neonati grazie a un riflesso che mettono in atto già nella pancia della mamma nel loro primo anno di vita possono fare immersioni in acqua senza il rischio di bere. A parlarci dell’importanza del primo approccio all’acqua dei bambini è stato il dottor Lorenzo Marugo.
Intervista a Lorenzo Marugo
Medico federale delle squadre nazionali di nuoto
A cura di Sophia Crotti
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neonato sott'acqua

Non di rado online si trovano video di bambini di pochi mesi che, accompagnati da un istruttore o dai loro genitori, si immergono in acqua, andando in apnea per qualche secondo.

Quella che ad un occhio inesperto potrebbe sembrare un’azione del tutto eccezionale o peggio una tortura per i più piccoli è invece, come ci spiega il dottor Lorenzo Marugo, ex nuotatore italiano e attuale medico sportivo della Federazione Italiana di Nuoto (FIN), una capacità che i bimbi acquisiscono nel pancione della loro mamma e che, se ben stimolata, mantengono per tutta la vita.

Ma da che età si può iscrivere un bimbo ad un corso in piscina e quali accortezze bisogna utilizzare ora che arriva l’estate? Ha risposto a tutte queste domande per Fanpage.it il dottor Marugo.

dottor Lorenzo Marugo (medico federale delle squadre nazionali di nuoto)
dottor Lorenzo Marugo (medico federale delle squadre nazionali di nuoto)

Da che età si bimbi possono fare la prima immersione in acqua? 

Diciamo che l'approccio del bambino all'acqua deve essere progressivo, se ci pensiamo la prima immersione in acqua del bambino è il suo primo bagnetto, che i genitori gli fanno una volta arrivato a casa dopo la nascita.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità colloca questa prima immersione già al giorno seguente la nascita, di certo il primo ingresso in acque non casalinghe deve avvenire solo una volta caduto il cordone ombelicale e cicatrizzata la ferita ombelicale.

A questo punto tutto dipende dall'igiene e dal tipo di ambiente della piscina o dell'impianto, se c’è una vaschetta solo per i neonati il bimbo può accedere già dal primo mese di vita. Il bimbo inizialmente entra in acqua con il genitore, per una forma di rassicurazione psicologica.

acquaticità neonati

Ad essere molto importante è anche la temperatura dell'acqua, perché la massa del neonato è molto più bassa rispetto a quella dell'adulto e il piccolo tende a scaldarsi o raffreddarsi molto rapidamente. Su alcuni siti si legge che questa deve essere di 37/38 gradi, ma non è vero, una temperatura del genere, che emula la temperatura corporea interna del neonato, per lui è caldissima.

Bisogna attenersi invece alla temperatura della pelle del bambino, che si aggira tra i 32 e i 33 gradi, ed è quella ideale per l'immersione del piccolo. Anche l'ambiente attorno al bimbo deve essere adeguatamente riscaldato, senza che le temperature però superino i 23-24 gradi.

Quali sono le attività che i bambini tra gli 0 e 3 anni fanno durante le loro prime lezioni?

All’inizio è solo una questione di ambientamento, si provano diverse posizioni, il bimbo viene fatto ruotare, oppure viene messo in posizione dorsale, quella che stimola in lui il riflesso di Moro che favorisce la respirazione del bimbo, l'apertura delle braccia, la distensione delle gambe che si divaricano e rilassano. Il tutto si fa con una lenta progressione.

Ma come mai online si vedono neonati che si immergono in apnea da piccolissimi?

La capacità dei neonati di andare sott'acqua senza bere o affogare, come fossero in apnea e poi di riemergere come se nulla fosse si deve al mantenimento del diving reflex, che è molto importante.

Il bimbo già nella pancia della mamma è immerso nel liquido amniotico e non respira, poiché il suo naso e la sua glottide sono chiusi, per un riflesso automatico, anche se i polmoni non sono ancora dilatati e si apriranno dopo la nascita.  Questo diving reflex, si mantiene anche una volta che il bimbo è nato per i suoi primi 6 mesi-1 anno di vita.

acquaticità neonati

Quindi se il bimbo viene immerso sotto la superficie dell'acqua solo dopo un anno o un anno e mezzo dalla nascita, avrà sicuramente perso il diving relfex e berrà l'acqua. Se l'immersione progressiva, invece, e avviene per tempo, il bimbo mantiene il riflesso e non berrà mai, anzi si spingerà sott'acqua e risalirà senza mai bere.

È vero che i neonati galleggiano?

Sì, i neonati galleggiano più degli adulti, perché hanno una maggior percentuale di grasso, che ha una minore densità rispetto a quella dell'acqua e le ossa non sono ancora calcificate, risultando più leggere.

A che età un bimbo impara a nuotare?

Non esiste un'età identica per tutti i bambini, è un dato molto variabile che dipende dall'acquaticità e caratteristiche intrinseche del bimbo.

bimbo in piscina

La cosa importante è che questa non sia mai una forzatura, quando l'istruttore vede che il bambino è in grado di fare determinate cose, allora gli da lo stimolo aggiuntivo per farle meglio, ma se il bimbo si rifiuta o ha una scarsa acquaticità il tutto può essere rimandato. L'importante è che il piccolo sappia galleggiare, gli stili natatori si imparano dopo anche in base alla maturazione psico-fisica del bambino.

Iniziare presto con i corsi di acquaticità aiuta i bambini a sconfiggere la paura dell'acqua?

Certo che sì, prima si inizia, meglio è, così il bimbo si adatta all'ambiente acquatico senza rendersene conto e non sviluppa la paura dell'acqua.

Da che età un bimbo può stare in acqua da solo?

La presenza dei genitori in acqua è davvero solo un elemento di rassicurazione psicologica per i bambini, quando poi il bambino si rivolge all'istruttore, seguendo ciò che gli propone senza più cercare i genitori, significa che può farne a meno. Ovviamente la presenza dell'istruttore deve essere costante, durante i primi approcci del bimbo all'acqua e fino al compimento del primo anno di vita il rapporto è 1:1, poi l'istruttore può seguire un gruppo ristretto di bambini.

Con l'arrivo della stagione estiva si alza il rischio annegamento nei bambini, si sente di dare qualche consiglio?

Se parliamo di acqua di mare l'ambiente è così vasto che il bimbo può fare il bagno ma deve sempre avere un adulto a fianco a lui, perché l'acqua non è limpida, ci sono onde e correnti e il bimbo ha bisogno di aiuto. È necessario che il piccolo sia sempre controllato.

mare bimba

Anche la durata del bagno è importante, un bebè di 6-8 mesi non sta in acqua più di 20 minuti, negli anni successivi potrà aumentare i tempi di immersione e quando sarà grande potrà stare in un impianto o in una vasca con acqua di 28-29 gradi. Poi un altro dato importante e da tenere presente nella stagione estiva è che l'acqua del mare, seppur torbida non è infettiva come le acque dolci, anche se limpide, bisogna fare attenzione anche per l'igiene dei bambini. 

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