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Come crescere figli felici con le piccole gioie della quotidianità: i consigli degli psicologi

Molti genitori confondo il benessere dei figli con il successo in campo scolastico e lavorativo. Secondo gli esperti, però, dedicare attenzione alle piccole cose e ai momenti passati insieme risulta ben più importante per la crescita di ragazzi sereni e capaci di affrontare le difficoltà.
A cura di Niccolò De Rosa
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Consigli per crescere bambini felici.

Molti genitori pensano che tutto ciò che desiderano per i propri figli sia la loro felicità. Ma cosa significa davvero essere felici? Spesso, tale condizione viene confusa con il successo scolastico, l'ingresso in una buona università o l'avvio di una carriera gratificante. Tuttavia, questi traguardi, sebbene possano generare momenti di gioia, non sono le uniche vie per raggiungere un benessere duraturo. Anzi, molto spesso l'ansia di ammantare di perfezione qualsiasi aspetto della vita dei figli rischia di rivelarsi la strada più veloce per compromettere la loro serenità.

Secondo un gruppo di esperti intervistati dall'HuffPost americano, infatti, la chiave per la felicità dei più giovani non risiede solamente nella loro realizzazione in termini di risultati e obiettivi, ma anche (o forse, soprattutto) nella capacità di affrontare le difficoltà e rafforzare la propria personalità.

Il paradosso della protezione

Molti genitori tendono a interpretare l'infelicità dei figli come un segnale di pericolo e intervengono per alleviarne immediatamente il disagio. Eppure, per lo psicologo Doug Bolton, educatore e autore di un saggio dedicato alla resilienza nei ragazzi, questo atteggiamento rischia di privare i bambini della possibilità di imparare a gestire le emozioni negative.

Secondo Bolton, infatti, è solo sperimentando esperienze di difficoltà e delusione che un ragazzo può sviluppare i giusti "anticorpi" per superare gli ostacoli e costruirsi un impianto emotivo in grado di reggere alle sfide della vita.

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Il peso del successo e l'amore "condizionato"

Un altro ostacolo alla felicità dei bambini può essere poi l'eccessiva enfasi posta dai genitori sulla necessità d'inseguire il successo. La pressione per ottenere buoni voti o primeggiare nello sport – un atteggiamento tipico di quelle mamme e papà che rientrano nella definizione di "genitori tigre" – può far sentire i ragazzi amati e considerati solo in funzione dei loro risultati.

Bolton sottolinea come questa tendenza, ben più frequente di quanto si possa pensare, appare come il frutto naturale di una società che punta a valorizzare gli individui in base ai loro successi misurabili, come i "like" sui social media o le vittorie nelle competizioni. Tuttavia, questa impostazione rischia di generare ansia e insicurezza, minando la costruzione di un'autostima solida e duratura.

Dalla felicità al benessere

Proprio per evitare simili inconvenienti, Bolton suggerisce di concentrarsi sul concetto di benessere, piuttosto che trattare la felicità come un obiettivo da raggiungere. Ciò include non solo la capacità di godere dei momenti felici  ma anche la forza di affrontare quelli difficili. Per costruire questo equilibrio, i genitori possono aiutare i propri figli a sviluppare abitudini quotidiane che favoriscano la resilienza e il senso di connessione sociale tra familiari.

Le abitudini per coltivare la serenità dei figli

La presenza di relazioni significative è un fattore protettivo fondamentale per la salute mentale dei bambini. La psicologa Ariana Hoet, specialista di salute mentale dei bambini, sottolinea che i piccoli con forti legami sociali (amicizie, rapporto con i genitori e nonni ecc…) sperimentano emozioni più positive e sono meno esposti a isolamento sociale e disturbi psicologici. Possono bastare semplici interazioni quotidiane, come cene in famiglia o momenti di gioco con gli amici, per fare la differenza.

In primis, gli esperti ricordano come stabilire traguardi realistici possa aiutare i bambini a dare un senso di scopo alla loro vita. Non si tratta solo di risultati scolastici o sportivi, ma anche di obiettivi personali, come imparare una nuova abilità (suonare uno strumento, dipingere, affinare la conoscenza di una lingua straniera) o realizzare un progetto creativo.

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Svolgere attività gratificanti "a tempo perso", come dedicarsi un hobby condiviso, fare una passeggiata o organizzare un'uscita al cinema, sono poi autentici toccasana per contrastare stati d'animo negativi e incoraggiare i bambini a dedicarsi ogni giorno ad attività che regalino loro piacere e soddisfazione.

Parallelamente, Hoet e Bolton consigliano ai genitori di prestare molta attenzione agli stati d'animo dei piccoli. Ciò non deve tradursi però in un opprimente atteggiamento di protezione, ma piuttosto in una vicinanza fisica ed emotiva per stimolare i figli a prendersi cura della propria mente (magari ricorrendo ogni tanto a tecniche di meditazione o attività di mindfulness per calmare i nervi) e riconoscere gli aspetti positivi che la vita offre ogni giorno. Scrivere una sorta di "diario della gratitudine" o condividere a tavola i momenti positivi della giornata sono, ad esempio, pratiche semplici ma efficaci per sviluppare un atteggiamento più ottimista.

Gli psicologi sottolineano infine come stimolare bambini e ragazzi a compiere atti di gentilezza verso gli altri non solo contribuisca ad aiutare il prossimo, ma rafforza anche il senso di autostima e di appartenenza. Molti studi hanno infatti dimostrato come la generosità possa ridurre i sintomi di ansia e depressione. Attività come aiutare un vicino o partecipare a iniziative di volontariato possono diventare una fonte di soddisfazione personale.

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