Come capire se si hanno preferenze tra figli? Il parere della psicologa sui favoritismi dei genitori
Il primo genito, l'unica figlia femmina della famiglia, il più coscienzioso, il bambino meno estroverso. Sono le caratteristiche che secondo uno studio, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista scientifica Psychological Bulletin, portano i genitori a definire il figlio che le incarna il loro preferito.
Il pedagogista Luca Frusciello aveva spiegato a Fanpage.it che sarebbe meglio evitare il termine "preferenze" quando si parla di figli dal momento che l'unica cosa che può accadere è che un genitore si senta più affine all'uno che all'altro figlio, senza però porli in una classifica di preferenze. Ma se, nonostante le premesse, un figlio si presentasse da un genitore recriminando le preferenze che nel comportamento lui mette in atto con il proprio fratello o la propria sorella, come bisognerebbe agire?
Lo abbiamo chiesto alla professoressa Emanuela Confalonieri, docente di psicologia dello sviluppo, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la quale ci ha spiegato quanto sia importante interrogarsi dinnanzi alle domande dei propri figli, cercando di capire quali atteggiamenti stanno involontariamente facendo delle preferenze tra loro.
Perché i genitori hanno "involontariamente" un figlio preferito
Non esiste esattamente il figlio preferito dai genitori, secondo la professoressa Emanuela Confalonieri, ma esiste il figlio con il quale ci si sente maggiormente in sintonia: "Parlare di figlio preferito confonde mamme e papà, bisogna ricordare invece che i figli, prima ancora di essere tali sono persone con delle proprie abilità, interessi e propensioni, con i quali un genitore può sentirsi più o meno in linea".
Secondo la docente, di conseguenza, i genitori si predisporrebbero in maniera differente nei confronti dei figli, essendo più portati per esempio, a trascorrere del tempo in montagna con il figlio più appassionato di camminate o di sci, o del tempo in un museo, con il figlio più appassionato di storia. "Sentirsi più a proprio agio con uno dei propri figli in determinate situazioni, è un sentimento del tutto umano, che non c'entra nulla con il volere bene, perché i genitori amano tutti i loro figli allo stesso modo, non fanno alcuna preferenza in questo senso" ha specificato Confalonieri.
Quando i genitori fanno favoritismi tra figli
Esiste la possibilità che un genitori inizi a pensare di star facendo delle preferenze tra figli e le motivazioni, secondo la professoressa Confalonieri sarebbero principalmente due: "Se un genitore inizia a sentirsi in colpa, perché trascorre più tempo con un figlio o si sente più in linea con questo che con il fratello, è semplicemente perché si è convinto che questo si traduca nel volere bene in maniera diversa ai due, ma non è così" specifica la professoressa. In realtà, secondo la docente, non si tratta di preferenze o di classifiche basate sull'affetto ma di meccanismi che si instaurano normalmente tra tutti gli esseri umani.
Una seconda alternativa potrebbe iniziare proprio dai figli, può accadere, infatti, che un bimbo non comprenda queste dinamiche sociali e si senta dunque la pecora nera della famiglia, guardando al fratello o alla sorella come al preferito di mamma e papà: "La percezione dei figli dei comportamenti dei genitori è molto importante, poniamo il caso in cui un bambino si senta sempre rimproverato, a differenza del fratello che per temperamento ha semplicemente un carattere più "gestibile", potrebbe recriminare ai genitori una preferenza". In questo caso secondo la docente è importante non minimizzare e cercare di mettere in atto il seguente atteggiamento:
- Mettersi in ascolto: indagare a fondo cercando di capire cosa porta il bambino a dire che la mamma o il papà amano di più il fratello.
- Domandare al bambino quali atteggiamenti del genitore lo portino a pensare che fa delle preferenze tra figli
- Dare delle spiegazioni: "Mai minimizzare l'accaduto con un semplice: ma non è vero, io voglio bene ad entrambi" spiega la docente, che invita i genitori a dare spiegazioni chiare in base all'età del proprio figlio.
Come rimediare alle preferenze per il figlio prediletto
Secondo la docente, una volta compreso cosa porti i propri figli a pensare che i genitori facciano delle preferenze, è importante ragionare, in quanto adulti, sui propri atteggiamenti: "Un genitore sa bene di fare più volentieri certe attività che altre, con un figlio rispetto che un altro, per tanto è necessario non polarizzare questa tendenza, dosandola e impegnandosi anche a fare con i propri bambini quelle attività che si fanno meno volentieri".
È proprio il tempo e il carisma che il genitore mette in atto quando è con i propri figli a poter dare ai piccoli l'idea che preferisca l'uno o l'altro, per tanto, appurato che questa tendenza non c'entra con l'amore che si prova per loro, se i bimbi soffrono le attenzioni maggiori rivolte all'uno o all'altro, o il genitore inizia a sentirsi in colpa pensando di mettere in atto delle preferenze è necessario che faccia qualcosa. Potrebbe, per esempio, impegnarsi anche a correre in mezzo ad un campo, improvvisando una partita a calcio con il proprio figlio più sportivo, nonostante l'attività fisica sia qualcosa che non annovera tra le proprie attività preferite. "Solo così si riuscirà nell'intento principale: esserci per tutti i figli, allo stesso modo" ha concluso Confalonieri.