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“Ci sono tre errori che possono aumentare la rivalità tra fratelli”: i consigli di una mamma ai genitori

Esistono degli errori che possono commettere i genitori e che involontariamente fomentano le rivalità tra fratelli, li ha messi in luce in un video su TikTok la mamma e coach genitoriale Tia Slightham.
A cura di Sophia Crotti
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fratelli litigano

Che lo si voglia ammettere o no, secondo la scienza, il figlio preferito di mamma e papà esiste eccome. Indagando questa tendenza con la psicologa Emanuela Confalonieri, la docente aveva spiegato Fanpage.it che si tratta di un'affinità del tutto umana, a volte maggiore nei confronti del figlio "più simile a sé", ma non certo di una differenza in termini di amore. Tuttavia, Tia Slightham, una mamma e coach genitoriale, in un video pubblicato sulla sua pagina TikTok ha spiegato quali tre atteggiamenti dei genitori possono involontariamente aumentare la rivalità tra i figli.

Non etichettare i bambini per i loro atteggiamenti

Tia Slightham ha proposto nel suo video su TikTok, per aiutare i genitori a non creare disparità e ulteriori conflittualità tra i figli, innanzitutto di non etichettarli.

"Non chiamateli "lenti", quando la mattina non riescono a tollerare la vostra fretta, nemmeno "schizzinosi" quando non mangiano o "troppo timidi" quando si nascondono tra le vostre gambe in mezzo alla gente" ha spiegato la donna.

Secondo lei, infatti, questi appellativi inevitabilmente mettono a paragone tra loro i fratelli, che li riutilizzano nei litigi, e fanno sentire i bambini sbagliati, quando stanno solamente cercando di essere loro stessi.

Non metterti in mezzo ai loro litigi

Il secondo consiglio è quello di non prendere mai le parti dell'uno o dell'altro, figlio quando i due litigano, soprattutto se ciò accade in assenza del genitore. "Non essere un giudice ingiusto, che prende parti pur non avendo visto quanto accaduto". Se si interviene per sedare una lite rabbiosa che sta avendo anche conseguenze fisiche, secondo la donna sarebbe essenziale fare in modo che le azioni di tutti i bimbi abbiano le stesse conseguenze.

Sii un giudice giusto

Capita a volte di farsi trascinare, come genitori, nelle lite dei propri figli, in questo caso, secondo Slightham ciò che conta è essere sempre giusti nei rimproveri e nelle conseguenze delle azioni. "Dovete essere facilitatori dei conflitti, non certo giudici ingiusti" spiega la donna che fa un esempio collegandosi alla cronaca giudiziaria. "Immaginati di essere ad un processo e che decidano che tu debba essere punito con l'ergastolo, ingiustamente, come ti sentiresti?" spiega la donna. Secondo lei, la rabbia provata in quell'istante sarebbe la stessa che provano i figli nell'essere rimproverati con una misura spropositata rispetto a ciò che hanno fatto. Piuttosto che dare una pena ingiusta ai figli, o indagare per capire chi è il colpevole, secondo Slightham, sarebbe meglio aiutarli a risolvere i loro problemi. "Sedetevi accanto a loro chiedetegli cosa li ha fatti arrabbiare tanto e cercate di trovare insieme una soluzione al problema" ha concluso. La cosa importante è che i bambini ragionino sul loro stato d'animo e imparino ad affrontare la situazione senza rabbia o violenza.

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