Chiacchiere al parco giochi tra genitori, i 6 consigli per renderle piacevoli
Si chiamano small talk e sono quelle chiacchiere di circostanza che si fanno con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè, con uno sconosciuto sui mezzi di trasporto o con altri genitori al parco giochi, quando si rimane seduti su una panchina attendendo il turno del proprio bambino per salire sull’altalena.
Jessica St. Clair, attrice statunitense e Casey Wilson, esperta di comunicazione, come riporta il notiziario Today.com, hanno deciso, da quando sono diventate mamme, di mettere a servizio della genitorialità le loro abilità comunicative, dando consigli ai genitori per quelle che loro chiamano “le chiacchiere da parco giochi”, in modo che sia più semplice per mamme e papà iniziare delle conversazioni che poi permettano loro di condividere le gioie e i dolori della genitorialità.
Casey Wilson, intervistata durante la trasmissione delle giornaliste Hoda Kotb e Jenna Bush Hager per Today.com, ha deciso di condividere con tutti i genitori connessi i trucchi per rendere costruttive e semplici le chiacchiere al parco giochi.
I trucchi per le chiacchiere al parco tra genitori
Non tutti amano chiacchierare con gli sconosciuti, ma ci sono circostanze, come accompagnare i figli al parco giochi, in cui non si può proprio scampare a brevi conversazioni con gli altri genitori.
Per questo Casey Wilson, esperta di conversazioni, ha condiviso dei trucchi da mettere in atto: "Anche se le persone vogliono principalmente essere ascoltate e parlare di se stesse, è importante rendere le chiacchiere tra genitori positive, perché possono davvero migliorare la nostra vita"
Un’attitudine positiva
La cosa più importante, spiega la scrittrice ed esperta di comunicazione, è vivere le chiacchiere con gli altri genitori in maniera serena, pensando a quelle brevi conversazioni come a dei punti di partenza, e non certo a degli ostacoli. “Interagire con delle persone in carne ed ossa e non solo online aumenta la dopamina nel nostro corpo, facendoci stare meglio” ha spiegato Wilson.
Partire dal tempo atmosferico
Il primo argomento utile per iniziare la conversazione con un altro genitore al parco è il tempo atmosferico. Non serve, infatti, essere esperti meteorologi per constatare se il giorno prima ha fatto troppo caldo o troppo freddo, per questo è l'argomento giusto per far partire la conversazione. “Potrebbe non sembrare un argomento avvincente, ma è perfetto per iniziare” spiega l’esperta a Today.com.
Non curarsi troppo delle gaffe
Soprattutto quando si parla di genitorialità la gaffe è dietro l’angolo, facendo domande scomode o parlando di metodi educativi non condivisi si rischia di cadere in errore.
La dottoressa Wilson lo sa bene, ma invita i genitori che si cimentano in brevi chiacchiere da parco giochi, a non vivere queste conversazioni con ansia da prestazione. “Per superare questa forma di ansia, vi basti pensare che la gente è molto più interessata a quel pezzettino di prezzemolo che avete tra i denti che non ai vostri errori di comunicazione”.
Fare complimenti
I complimenti sono ottimi per iniziare una conversazione positiva con la persona con la quale stiamo conversando, ma non tutti i complimenti funzionano allo stesso modo: “So che vorreste fare un complimento vero e genuino, ma cercate di indovinare su cosa l’altro vuole ricevere complimenti” spiega Wilson. Un nuovo taglio di capelli, un vestito alla moda, lo smalto alle unghie, una nuova camicia, possono essere tutti oggetti di complimenti, anche se in realtà non piacciono.
Spiegare chiaramente quanto tempo si ha a disposizione per chiacchierare
Una delle cose più brutte è abbandonare la conversazione sul più bello, anche se può accadere, ma secondo la dottoressa Wilson da all’interlocutore l’idea che non interessi ciò che sta dicendo, per questo è importante comunicare prima quanto tempo si avrà a disposizione.
“Può sembrare maleducato dire “scusa ho poco tempo”, ma almeno l’altro non sarà troppo triste quando abbandoneremo la conversazione”.
Nascondere il kit del "super genitore"
Se c’è una cosa che secondo l’esperta Wilson fa sentire davvero a disagio i genitori, sono gli altri genitori che hanno una risposta e una soluzione a tutto, per tanto suggerisce: "Dobbiamo farci vedere come siamo, anche un vero disastro, perché è questo che permette agli altri di sentirsi molto più a loro agio". La dottoressa dunque consiglia di mettere via il kit di pronto soccorso con il quale usciamo di casa e di limitarsi a tirare fuori fazzoletti e cerotti se un altro bimbo cade e si sbuccia il ginocchio.