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Chi sono i genitori “guscio d’uovo” e perché potresti esserlo anche tu

L’eggshell parenting è uno stile genitoriale in cui i genitori hanno reazioni emotive imprevedibili o instabili, costringendo i figli a “camminare sulle uova” per evitare conflitti o scatti d’ira. Questo crea un ambiente di tensione e ansia, dove i bambini sono costantemente preoccupati di come reagiranno i genitori, influenzando negativamente il loro benessere emotivo.
A cura di Niccolò De Rosa
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Genitore-guscio-uovo

Se di fronte a una marachella la vostra reazione più comune è iniziare a urlare e minacciare castighi a destra e a manca, allora anche voi, probabilmente, state esercitando la genitorialità "guscio d'uovo", uno stile parentale poco raccomandabile ma che, per fortuna, può essere corretto con un po' di volontà e lavoro.

Il termine eggshell parenting ("eggshell" è il guscio d'uovo) descrive infatti un approccio che porta i figli ad adottare un'estrema cautela e una sensibilità eccessiva nei confronti delle emozioni dei genitori – spesso imprevedibili e instabili – influenzando profondamente il proprio comportamento. In famiglie con questo tipo di dinamiche, i bambini vivono con la costante paura di provocare reazioni emotive imprevedibili nei genitori, costringendoli, appunto a "camminare sulle uova".

Chi sono i genitori "guscio d'uovo"?

Il concetto di eggshell parenting è stato diffuso dalla psicologa americana Kim Sage, la quale ha coniato questo termine per descrivere le pericolose dinamiche di potere all'interno della famiglia che creano un ambiente di ipervigilanza e stress emotivo nei figli, che spesso ne soffrono a lungo termine.

Se, ad esempio un bambino rompe accidentalmente un bicchiere, il genitore "guscio d'uovo" potrebbe subito erompere in un istintivo accesso d'ira, finendo poi per calmarsi qualche istante più tardi. Altrettanto frequente per chi adotta questo stile genitoriale è il fatto di mostrarsi benevolo e gioviale finché il piccolo segue alla lettera le richieste dell'adulto, adottando invece un atteggiamento freddo e distaccato quando il ragazzo disattende le aspettative.

Secondo la dottoressa Sage, i bambini cresciuti in simili situazioni si trovano spesso in un ambiente in cui l'instabilità emotiva dei genitori li costringe a essere sempre all'erta.

@drkimsage

Eggshell parenting and emotionally unpredictable, unsafe parenting often creates a lifetime of hypervigilance in us —and a deep belief that there’s no such thing as real safety in relationships.💔#eggshellparent #toxicparent #walkingoneggshells #emotionallyimmatureparents #narcissisticparent #drkimsage

♬ original sound – dr kim🦋psychologist

Per Sage, infatti, anche il genitore più amorevole, se abituato ad alternare momenti di insicurezza e instabilità, può portare il bambino a percepire il genitore come un riferimento incostante, inaffidabile, il che costruisce intorno al nucleo familiare un ambiente emotivamente pericoloso.

Un comportamento imprevedibile

Benché il concetto di eggshell parenting non nasca da uno studio scientifico accreditato, gli atteggiamenti e, soprattutto, le possibili conseguenze sui bambini causati dal profilo genitoriale definito dalla dottoressa Sage sembrano trovare riscontro nelle esperienze degli addetti ai lavori.

In un articolo comparso su Parents nel 2023, la terapeuta Anna Hindell ha concordato con l'identikit fornito dalla Sage, confermando come alla base di questo stile genitoriale ci sia l’imprevedibilità. I genitori con umori instabili o scatti d’ira creano infatti una situazione in cui i figli non sanno mai come reagirà l’adulto. Ciò può portare i bambini a sentirsi responsabili del benessere emotivo dei genitori, un'inversione di ruoli che ha conseguenze devastanti.

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Questo però non significa che le mamme e i papà "gusci d'uovo" siano cattive persone o genitori aguzzini. Nella maggior parte dei casi, infatti, questo atteggiamento rispecchia semplicemente la personalità del genitore, il quale si trova ad adottare comportamenti instabili in modo del tutto inconscio, spesso a causa di traumi che lui stesso si porta dietro dall'infanzia.

Le conseguenze sui figli

Le ripercussioni di crescere con genitori che presentano simili fragilità possono essere profonde e durature. Come suggerito dalla stessa Hindell, i bambini spesso sviluppano problemi come ansia, depressione o sbalzi d'umore e non di rado finiscono per incolpare sé stessi di tanta instabilità, alimentando il circolo d'insicurezze e timori che poi faranno sentire i propri effetti durante l'età adulta.

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Come interrompere il ciclo

Fortunatamente, anche per chi si è trovato ad essere un genitore "guscio d'uovo" o teme di adottare lo stesso stile genitoriale, c’è speranza. Lo psicologo e terapeuta Zishan Khan ha ad esempio posto l'accento sull'importanza di riconoscere i segnali di un comportamento scostante – caratterizzato da sbalzi d'umore frequenti o dalla tendenza a reagire in modo sproporzionato a situazioni di poco conto – e rendersi conto di avere bisogno di aiuto. Solo dopo questo fondamentale passaggio si può innescare un vero cambiamento.

I passi successivi prevedono infatti una progressiva risoluzione dei conflitti, aprendosi anche a conversazioni difficili ed emotivamente impattanti, e la ricerca di un aiuto professionale. Un terapeuta può essere di grande aiuto nel superare le ferite dell’infanzia e nell’evitare di replicare lo stesso stile genitoriale con i propri figli. Approcci come terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o la terapia interpersonale possono fornire strumenti utili per affrontare queste difficoltà e riportare serenità nei rapporti tra figli e genitori.

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